I più grandi Osservatori Astronomici del mondo: l'Osservatorio interamericano di Cerro Tololo

A cavallo tra due montagne cilene, il cerro Tololo e il cerro Pachòn, si susseguono le cupole dei telescopi dell’Osservatorio Interamericano, 40 telescopi in totale, tra cui i più grandi con specchio di 4 metri.

cerro Tololo
Parte dell'Osservatorio Interamericano di cerro Tololo nell'immagine di Wallace Immen.

Nel nostro viaggio virtuale tra i maggiori osservatori astronomici al mondo, per la seconda volta facciamo tappa sulle Ande cilene. A circa 100 km di distanza in linea d’aria, a sud dell'Osservatorio di La Silla (dell’European Astronomical Observatory), sorge l’Osservatorio Interamericano di cerro Tololo.

Anche in questo caso, l’eccezionalità del sito per l’osservazione astronomica notturna ha attirato l’attenzione non solo degli Stati Uniti, ma di numerose altre organizzazioni internazionali, che hanno posizionato nello stesso sito un proprio telescopio. Ad oggi se ne contano ben 40.

Il sito di cerro Tololo

L'Osservatorio interamericano di cerro Tololo (abbreviato con la sigla CTIO), ha sede sul cerro Tololo, nelle Ande cilene, ad un'altitudine di circa 2200 metri a nord di Santiago del Cile.

L’Osservatorio Interamericano fa parte di NOIRLab (National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory).

Il NOIRLab lo si può considerare come una sorta di “Laboratorio” nel quale sono in corso 5 diversi programmi (il Cerro Tololo Inter-American Observatory (CTIO); il Community Science and Data Center (CSDC); l’ International Gemini Observatory, il Kitt Peak National Observatory (KPNO), di cui abbiamo scritto in precedenti articoli ed il Vera C. Rubin Observatory).

La missione del NOIRLab si sintetizza nel “consentire e condividere scoperte rivoluzionarie nel campo dell'astronomia e dell'astrofisica con osservatori terrestri all'avanguardia, dati e servizi per una comunità diversificata e inclusiva".

La famiglia dei telescopi

Il CTIO gestisce il telescopio Víctor M. Blanco (dedicato all'omonimo astronomo portoricano), con specchio primario da 4 metri. Il telescopio Victor Blanco è collocato sul Cerro Tololo.

Uno dei suoi strumenti più importanti è la Dark Energy Camera (DECam). E’ uno strumento per l'imaging costruito per effettuare la Dark Energy Survey (DES), un progetto condotto dall'Energy Office of Science degli Stati Uniti per studiare la dinamica dell'evoluzione dell'Universo.

SOAR
Il telescopio SOAR sulla cima del Cerro Pachòn in Cile. Credit: CTIO/NOIRLab/NSF/AURA/D. Munizaga


Sul vicino cerro Pachón (a 10 km distanza dal cerro Tololo verso sud-est) si trova un secondo telescopio, il Southern Astrophysical Research Telescope (SOAR), con specchio primario da 4.1 metri. Questo telescopio è gestito in seno ad una collaborazione tra Ministério da Ciência, Tecnologia, Inovações e Comunicações Brazil, l'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill e la Michigan State University.

A soli 400 metri di distanza, sulla stessa montagna, si trova il telescopio Gemini Sud di cui abbiamo scritto in un precedente articolo.

A questi due più grandi si aggiungono altri due telescopi da 1,5 metri e 0,9 metri (posizionati sul Cerro Tololo) e gestiti dal consorzio SMARTS con il supporto del CTIO.

SMARTS
I 4 telescopi del consorzio SMART al cerro Tololo. Credit: SMARTS

L'uso dei telescopi SMARTS è aperto a tutti, ma a pagamento. Chiunque abbia necessità di effettuare osservazioni del cielo australe e trovi nei 4 telescopi i necessari requisiti (dimensione del telescopio, strumentazione,...) può acquistare "tempo telescopio" ad un costo che va da poche centinaia a migliaia di dollari l'ora.


Ma i telescopi citati non sono gli unici. Cerro Tololo ospita altri 11 tra osservatori e progetti di ricerca, per un totale circa 40 telescopi, fornendo una piattaforma per l’accesso all’emisfero meridionale per la ricerca scientifica statunitense e mondiale. Questi telescopi minori sono classificati come "inquilini" poichè di proprietà di altre istituzioni che hanno ottenuto il permesso di installarli in un sito dalle qualità osservative eccezionali.

MEarth sud
La batteria di telescopi MEarth Sud ospiti del CTIO. Credit: CTIO/NOIRLab/NSF/AURA

Tra questi vi sono telescopi dedicati alla ricerca di esopianeti con la tecnica dei transiti, come il telescopio MEarth Sud (consistente in una batteria di 8 telescopi da 0.4 metri), o il telescopio ASAS-SN (consistente in due di 24 telescopi dstribuiti su tutto il globo) per la ricerca si supernovae, o i 4 dei 13 telescopi robotici di Las Cumbres.