I più grandi Osservatori Astronomici del mondo: alla scoperta di Gemini
L’Osservatorio Astronomico Internazionale Gemini deve il suo nome alla coppia di telescopi gemelli che esso gestisce. Si tratta di gemelli separati, infatti, uno è posizionato in Cile e l’altro alle Hawaii. Scopriamo il perché di questa scelta.
In questa serie di articoli dedicati ai maggiori Osservatori Astronomici del mondo, dopo aver presentato nel precedente articolo l’ESO, ossia l’Osservatorio Europeo Australe, oggi parliamo di Gemini, altro importante osservatorio internazionale.
Perché chiamarlo Gemini
In inglese significa gemelli ed è proprio questa la caratteristica di questo osservatorio. Esso gestisce il funzionamento di due telescopi gemelli con specchio primario da 8.1 metri. Si tratta di telescopi con strumentazione ottimizzata per effettuare osservazioni nel visibile e nel vicino infrarosso.
L’osservatorio è internazionale in quanto è gestito in collaborazione da 6 paesi: Stati Uniti, Canada, Cile, Brasile, Argentina e Corea.
L'osservatorio Gemini ha una peculiarità che lo distingue dagli altri Osservatori astronomici.
Un osservatorio in prossimità dell’equatore avrà accesso a parte del cielo boreale e del cielo australe, ma sempre e solo un emisfero potrà vedere.
Il punto di forza dell’Osservatorio Gemini è quello di possedere due telescopi gemelli di cui uno posizionato a latitudini Nord, esattamente alle Hawaii, ed uno a latitudini Sud, esattamente in Cile.
In questo modo, gli astronomi che usano questo osservatorio hanno accesso a tutte le stelle sia boreali sia australi.
I due telescopi gemelli
Il telescopio Gemini Sud si trova al cerro Pachon sulle Ande cilene ad un’altezza di 2737 metri sul livello del mare. Vicini di casa sono il telescopio SOAR e il Cerro Tololo Inter-American Observatory.
Il telescopio Gemini Nord (dedicato a Frederick C. Gillet, astronomo pioniere dell'astronomia infrarossa) si trova a Mauna Kea alle Hawaii ad un’altezza di 4214 metri. Si tratta si uno dei migliori siti osservativi al mondo.
L’utilizzo di questi telescopi è riservato agli astronomi degli stati membri e possono essere operati anche in remoto, cioè da control rooms in località molto più facilmente raggiungibili, La Serena (Cile) e Hilo (Hawaii).
I telescopi sono entrambi dotati di strumentazione di altissimo livello, tra cui citiamo spettrografi multi-oggetto (cioè riescono ad ottenere spettri di molte stelle contemporaneamente) e di un Gemini Planet Imager per la ricerca e caratterizzazione di esopianeti.
Grazie all’elevazione del Gemini Sud, il ridotto spessore atmosferico e la conseguente ridotta presenza di vapor d’acqua, permettono l’osservazione nelle bande infrarosse. Queste hanno il grande vantaggio di essere molto sensibili all’emissione di radiazione da parte di oggetti molto lontani nell’Universo, come anche di giovani stelle e pianeti ancora immersi nelle polveri da cui si sono formati.
Alcune delle scoperte di Gemini
Sono numerose le scoperte fatte grazie alle osservazioni effettuate dai telescopi Gemini.
Tra queste citiamo la scoperta del primo sistema planetario multiplo attorno alla stella HR8799; la scoperta del buco nero più vicino alla Terra; l’osservazione di un pianeta mentre viene divorato dalla sua stella madre; un evento di formazione stellare a seguito della collisione tra due galassie; …
Il sito web ufficiale dell'Osservatorio Gemini è https://www.gemini.edu/