Cosa sono i "fiumi atmosferici", gli imponenti flussi di vapore acqueo che possono causare eventi alluvionali in Italia
Con il termine “fiume atmosferico” si intende un flusso di umidità, alle medie e basse quote della troposfera, che trasferisce enormi quantitativi di vapore acqueo, dalle latitudini tropicali fino all’Europa e al Nord America.
Con il termine “fiume atmosferico”, in inglese “atmospheric river”, si intende un flusso di umidità, alle medie e basse quote della troposfera, che trasferisce enormi quantitativi di vapore acqueo, dalle latitudini tropicali fino all’Europa e al Nord America.
Questi corridoi di vapore acqueo, spesso, possono superare lunghezze di oltre 2000 km e larghezze di oltre 800 km, con flussi d’acqua, sotto forma di vapore acqueo, pari a quasi il doppio della portata media del più grande fiume terrestre, il Rio delle Amazzoni.
I più grandi flussi di acqua dolce della Terra
In pochissimi sanno che i più grandi flussi d’acqua dolce del pianeta non scorrono, come si pensa, sulla terraferma, bensì in atmosfera e sono infatti chiamati fiumi atmosferici (Atmospheric Rivers), in cui si concentra buona parte del vapore acqueo che sale dalle latitudini tropicali.
Il trasporto di questi grossi flussi di vapore acqueo avviene attraverso flussi meridionali, attivi nella bassa troposfera, fra 1 e 3 km di altezza, che generalmente tendono a scorrere sul ramo ascendente di una saccatura o di un ciclone extratropicale delle medie latitudini.
Il collegamento con il “warm conveyor belt” dei cicloni extratropicali
Sovente i fiumi atmosferici si muovono davanti il fronte freddo di una ampia circolazione depressionaria, tendendo pian piano a salire di quota man mano che salgono di latitudine.
I fiumi atmosferici portano allo sviluppo del cosiddetto “warm conveyor belt”, visto che si tratta di un flusso d’aria calda che si origina esternamente al sistema frontale, a partire dai livelli più bassi della troposfera, e s’inserisce nel settore caldo, davanti il fronte freddo avanzante, favorendo la nascita di un esteso corpo nuvoloso associato al flusso caldo e umido.
In pratica il “warm conveyor belt” non è altro che il processo finale indotto da un fiume atmosferico che man mano che sale di latitudine si solleva di altezza, originando i grossi sistemi nuvolosi che caratterizzano la parte prefrontale di una circolazione depressionaria extratropicale.
Cosa sappiamo oggi sui fiumi atmosferici?
Recenti studi hanno dimostrato come la maggior parte degli eventi alluvionali, occorsi sia in Europa che nel Nord America, siano da attribuire a questi cosiddetti “atmospheric rivers”, veri e propri fiumi che trasportano un ingente quantitativo di vapore acqueo lungo il lato ascendente (pre-frontale) dei cicloni extratropicali.
Questi corridoi di aria molto umida, spesso molto stretti e nascosti all’interno del “warm conveyor belt” dei singoli cicloni extratropicali, sono responsabili delle precipitazioni estreme e delle inondazioni che ciclicamente colpiscono l’Europa e gli Stati Uniti centrali e occidentali.
Inoltre si è visto come questi fiumi atmosferici svolgono anche un ruolo essenziale per l’approvvigionamento idrico in queste aree. In California, solo per fare un esempio, contribuiscono ad apportare oltre il 50% delle precipitazioni annue.
E per questo sono determinanti per l’equilibrio del ciclo idrologico, contribuendo in maniera fondamentale al rifornimento d’acqua di alcune aree del mondo, inclusa l’Europa e tutti i Paesi che si affacciano sull’area del Mediterraneo.
Gli eventi meteo estremi collegati ai fiumi atmosferici
Come anticipato prima i fiumi atmosferici hanno un ruolo molto importante per l’approvvigionamento idrico di vaste aree continentali, come è il caso delle coste occidentali del Nord America o l’Europa.
Quando, per ragioni orografiche (presenza di rilievi), o dinamiche (dentro il warm conveyor belt di un ciclone extratropicale), questi flussi di vapore vengono costretti ad ascendere verso l’alto, i “fiumi atmosferici” possono determinare precipitazioni anche di carattere alluvionale.
Molti eventi alluvionali che di recente hanno colpito l’Italia, la Spagna, l’Europa centro-orientale o il Sud della Francia, sono collegati al passaggio di questi fiumi di vapore.