Google sarà a capo della nuova rivoluzione tecnologica
È dovuto arrivare Google para aiutarci ad applicare il “Big Data” e “L' Internet delle cose” in modo efficace al mondo meteorologico. Nel 2019 vedremo i primi risultati.
Sono passati solo 98 anni da quando Richardson pubblicò il suo famoso articolo “Weather prediction by numerical process” in cui spiegava come in quel momento era impossibile realizzare previsioni meteorologiche. A quell'epoca ci sarebbero volute 64000 persone lavorando a turni per arrivare a una soluzione prima che si verificasse l'evoluzione reale dell'atmosfera. Com'è cambiata la situazione in poco tempo! E, ancora più importante, a che velocità vertiginosa continuiamo ad evolvere!
Se nella prima metà del XX secolo si fecero molti passi in avanti nella meteorologia dal punto di vista teorico, la seconda metà del secolo fu il momento chiave dell'evoluzione tecnologica, soprattutto con l'arrivo dei computer. E ora, in questi prime anni del XXI secolo, bisogna approfittare dell'enorme quantità di dati che stiamo generando. Ma come possiamo farlo in modo facile ed efficace?
Google ci offrirà un motore di ricerca dati
Ci sono stati già dei tentativi di sfruttare al massimo dati/informazione con fini meteorologici -come ad esempio Ericcson e il suo progetto “Micro Weather” per usare le reti mobile come se fossero un radar meteorologico - ma è stato Google chi si è veramente messo a lavoro.
Si tratta di DeepMind, una compagnia d'intelligenza artificiale, parte di Alphabet, che a sua volta appartiene a Google. Prendendo come punto di partenza che qualsiasi cosa suscettibile di essere predetta mediante algoritmi possa migliorare la sua affidabilità mediante l'assunzione di dati, DeepMind si occuperà di reindirizzare al luogo adeguato qualunque dei suoi clienti per far si che ottengano l'informazione di cui hanno bisogno dai server di altre compagnie. Riassumendo, ci offriranno un motore di ricerca dati.
Un mondo pieno di possibilità di miglioramento
In questo senso, si prende come esempio l'utilizzo di dati di rendimento di una rete elettrica per migliorare le previsioni meteorologiche, esistendo un'elevata connessione tra la frequenza con cui l'elettricità si muove tra i cavi e la temperatura dell'aria. Interessante...Ma ci sono altri mille dati da poter sfruttare!
Dobbiamo quindi stare molto attenti e prepararci al lancio di questo strumento annunciato per il 2019.