Gli esseri umani possono generare un terremoto? La risposta dei geologi è sorprendente
Gli esseri umani possono generare terremoti, anche di magnitudo superiore a 6.0. Questi eventi sismici hanno però delle caratteristiche diverse. Gli umani sono capaci anche di generare altri eventi sismici, in diverse occasioni. Ecco come.

I terremoti sono uno dei fenomeni naturali più temuti, per la capacità che hanno di generare gravi danni alle costruzioni umane, a partire dalle case. Sono temuti anche per la capacità che hanno di generare onde di tsunami sulle coste.
Questi eventi naturali sono molto studiati, e sappiamo ormai molto su di loro, anche se purtroppo ancora non siamo capaci di prevedere il momento ed il luogo esatto in cui un sisma si verificherà.
I terremoti naturali sono generati da rotture della crosta terrestre che avvengono lungo fratture chiamate faglie. Il punto in cui avviene la rottura in profondità è l'ipocentro, e la sua proiezione in superficie è l'epicentro. La rottura libera energia elastica, che si manifesta sotto forma di onde sismiche: sono queste quelle che creano danni alle strutture umane.
Le faglie, lungo le quali avviene la rottura che genera il terremoto, possono avere estensioni di chilometri e la rottura che avviene libera energia che si propaga in tutte le direzioni, sotto forma di onde sismiche. Il punto in cui avviene la rottura è l'ipocentro.
Gli umani possono generare terremoti?
Da quando gli esseri umani sono stati capaci di creare bombe potentissime, si è visto che anche le grandi esplosioni sotterranee, distruggendo le rocce in profondità, possono generare delle onde sismiche rilevabili a enormi distanze.
Questi terremoti indotti da esplosioni non sono però equiparabili con quelli naturali: vengono rilevati da strumenti, ma non hanno le stesse conseguenze sul territorio.
La guerra fredda e le esplosioni nucleari sotterranee
Tra gli anni '50 e '60 del XX secolo le massime potenze mondiali, cioè l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti d'America, ma anche nazioni come la Francia o il Regno Unito, condussero centinaia di esperimenti nucleari nell'atmosfera o sotto l'acqua.
Per questo, nel 1963, venne firmato a Mosca il trattato sulla messa al bando parziale degli esperimenti nucleari nell'atmosfera, nello spazio cosmico e negli spazi subacquei (conosciuto in inglese come "Partial Test Ban Treaty").
Uno degli effetti di quel trattato fu che le esplosioni nucleari, da quel momento, vennero realizzate nella maggior parte in ambiente sotterraneo, per limitare la dispersione di materiale radioattivo, anche se comunque esplosioni in ambiente aperto continuarono anche in seguito, ad opera di Gran Bretagna, Francia e Cina.
Come distinguere i test nucleari sotterranei dai terremoti
Con lo spostamento degli esperimenti nucleari sottoterra, si scoprì che le esplosioni generavo onde sismiche. Le grandi potenze mondiali della seconda metà del XX secolo dovettero affinare i metodi per individuare le esplosioni e tenere così sotto controllo le potenze avversarie. Sapere che il nemico aveva compiuto un esperimento, era infatti essenziale per i sistemi militari.
Si realizzarono quindi numerosi studi per distinguere i terremoti naturali da queste esplosioni. In un terremoto naturale le onde sismiche partono dalla zona di rottura della faglia, che è irregolare ed avviene lungo una linea di frattura, mentre un'esplosione nucleare sotterranea vaporizza le rocce intorno a un punto ben concreto.

Una delle differenze maggiori sta proprio nella diffusione delle onde sismiche. Nel caso di un'esplosione le onde si irraggiano con una simmetria sferica, mentre nel caso di un terremoto causato da rottura lungo una faglia si propagano in modo più irregolare.
Ci sono poi altre differenze, come l'assenza (o presenza ridotta) delle onde S e superficiali (ed è una differenza importantissima se pensiamo agli effetti sul territorio), la diversa profondità dell'ipocentro (i terremoti avvengono nella maggior parte dei casi a chilometri di profondità, mentre le esplosioni sono più superficiali), la forma d'onda.
Il terremoto "umano" di magnitudo 6,9 nelle isole Aleutine
I più grandi test termonucleari sotterranei condotti dagli Stati Uniti sono stati realizzati all'estremità occidentale delle Isole Aleutine. Il più grande di questi è stato un test da cinque megatoni (nome in codice Cannikin) avvenuto il 6 novembre 1971 con un rilascio di energia equivalente a un terremoto di magnitudo 6,9. Non innescò nessun terremoto nelle isole Aleutine sismicamente attive, secondo quanto riporta il Servizio Geologico americano, l'USGS.
Onde sismiche generate da esplosioni minori
Fin qui abbiamo parlato delle esplosioni nucleari, ma anche altre bombe sono in grado di generare onde sismiche. Anche in questo caso, sono rilevate soltanto dagli strumenti, dai sismografi, e non hanno conseguenze sul territorio come i terremoti naturali più potenti. Quando è iniziata la guerra in Ucraina, il 24 febbraio del 2022, i sismografi di Kiev hanno rilevato delle onde sismiche, come si vede nel tweet qui sotto.
Wrapping my head around what is happening in Ukraine is proving difficult so I turned to seismic data for a wake up call. Ground motion data from GSN station IU.KIEV show early morning events. This hits home. I cannot imagine what people are going through over there right now. pic.twitter.com/IQjd1XJthp
— Dr. Kasey Aderhold (@KaseyAderhold) February 24, 2022
Ma anche in Italia sono state più volte registrate onde sismiche a seguito del brillamento di ordigni bellici.
L'ultimo caso risale a pochi giorni fa, al 9 febbraio 2025, quando è stato fatto brillare un ordigno, trovato nell'area portuale di Ancona, risalente alla seconda guerra mondiale. La bomba è stata trasportata in mare al largo, a distanza di sicurezza dalla costa, e poi fatta detonare.
Alle 12:34 locali, la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha registrato un piccolo evento sismico, rilevato sulle tracce dei segnali di quattro stazioni installate intorno al promontorio del Monte Conero.
Nell'estate del 1999, la NATO eseguì una ‘bonifica’ della parte centrale del Mar Adriatico a seguito dello sganciamento in mare di bombe di grossa potenza, avvenuto durante il periodo di guerra nella Repubblica di Serbia della primavera di quell'anno.
Durante la bonifica la rete sismica nazionale italiana rilevò numerosi eventi sismici, anche di notevole energia, come indicato in un rapporto dell'INGV del 2002.
I "microterremoti" causati dai tifosi di calcio negli stadi
Per concludere questa rassegna di terremoti generati dagli umani ci sono poi i "microterremoti" che vengono rilevati dai sismografi quando si svolgono partite di calcio importanti. Più volte, a seguito di momenti particolari (ad esempio la vittoria di una squadra in un torneo importante), sismografi situati nei pressi di stadi di calcio hanno rilevato veri e propri micro-eventi sismici, generati dal salto in simultanea di decine di migliaia di tifosi.
Si tratta di onde sismiche lievissime, che solo gli apparecchi usati dai sismologi rilevano, ma pur sempre classificabili come tremori del suolo.
Per approfondire
Rapporto dell'INGV su eventi sismici particolari - https://istituto.ingv.it/images/collane-editoriali/rapporti%20tecnici/rapporti-tecnici-2002/rapporto5.pdf
Esplosione in mare al largo di Ancona registrata dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale, 9 febbraio 2025 - https://ingvterremoti.com/2025/02/11/esplosione-in-mare-al-largo-di-ancona-registrata-dalle-stazioni-della-rete-sismica-nazionale-9-febbraio-2025/
Can nuclear explosions cause earthquakes? USGS - https://www.usgs.gov/faqs/can-nuclear-explosions-cause-earthquakes