Gli astronomi confermano: è stato scoperto un pianeta attorno alla stella singola più vicina alla Terra

La stella singola a noi più vicina, la stella di Barnard, ha un pianeta. E’ di ieri la conferma ufficiale da parte degli astronomi. Questo appena scoperto è di fatto “l’esopianeta più vicino alla Terra” attorno ad una stella singola.

Barnard b
Rappresentazione artistica del pianeta Barnard b (in primo piano) con la sua stella madre Barnard nello sfondo). Credit: ESO/M. Kornmesser

Potrebbe ben confondersi nella folla degli esopianeti confermati, occupa infatti il posto 5760 in ordine di conferma. Tuttavia, quest’ultimo esopianeta, la cui conferma è stata ufficializzata proprio giorno 1 Ottobre, si differenzia da tutti gli altri: è in assoluto il più vicino alla Terra attorno ad una stella singola.

Le stelle tendono a nascere non sole (o singole) ma in sistemi multipli, cioè sistemi di due o più stelle che gravitazionalmente legate orbitano attorno ad un comune centro di massa.

La stella che ospita questo esopianeta neo-confermato è stella di Barnard, così chiamata in onore al suo scopritore Edward Emerson Barnard.

Questa è la stella singola più vicina alla Terra (dopo il Sole naturalmente). Ancor più vicino si trova un sistema stellare triplo, la cui stella più brillante è alpha Centauri e che, anch'esso, ospita esopianeti.

La stella di Barnard

La stella di Barnard è la stella singola più vicina al Sole, ad appena 6 anni luce di distanza. Ha guadagnato l’attenzione dell’astronomo Barnard a motivo del suo rapido movimento in cielo rispetto alle stelle più lontane.

Essa ha un moto proprio rispetto al Sole di circa 1 grado ogni 60 anni. Si pensi che per le stelle è un moto veramente rapido. Si calcola che entro l’anno 11.800 avrà dimezzato la sua distanza dal Sole, verso cui si sta dirigendo.

Questa stella appartiene alla categoria delle stelle nane rosse.

Barnard
Questa immagine, ritagliata da un'immagine a grande campo, è la composizione di tre diverse fotografie prese a distanza di tempo l'una dall'altra. Al centro si nota la stella di Barnard che si è spostata rispetto alle altre stelle, e marcata con i colori rosso, giallo e blu nelle tre diverse posizioni. Credit: ESO/Digitized Sky Survey 2 Acknowledgement: Davide De Martin E — Red Dots

Ha dimensioni relativamente piccole, meno della metà del raggio del Sole (che è una nana gialla) e una temperatura superficiale anch’essa molto più bassa rispetto al Sole. Così debole è la sua luminosità da essere invisibile ad occhio nudo.

Il pianeta Barnard b

Già da decenni si sospettava la presenza non di uno ma addirittura due pianeti attorno a questa stella che, con la reciproca attrazione gravitazionale, ne perturbavano il movimento.

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Rappresentazione in scala del Sistema Solare e delle stelle ad esso più vicine. Credit: IEEC/Science-Wave – Guillem Ramisa

Tuttavia, questi non avevano ricevuto conferma da altri metodi di ricerca dei pianeti.

Quando viene scoperto un pianeta con un certo metodo, questo viene classificato come “candidato” pianeta. Diventa “confermato” se un metodo diverso ne conferma appunto l’esistenza.

La conferma dell'esistenza di un esopianeta è avvenuta da parte di un team guidato dall’astronomo Jonay González Hernández, dell’Instituto de Astrofísica de Canarias (Spagna) grazie a 5 anni di osservazioni effettuate con il telescopio Very Large Telescope (VLT) situato al cerro Paranal e gestito dall’European Southern Observatory (ESO).

Il pianeta, chiamato per convenzione Barnard b, orbita attorno alla sua stella con un periodo di circa 3 giorni e si trova ad una distanza dalla sua stella di circa 1/20 rispetto alla distanza Mercurio-Sole.

Esso ha una massa inferiore a quella della Terra (circa uguale a metà della massa di Venere) ma è troppo vicino alla sua stella madre. Con una temperatura superficiale di 125 gradi centigradi (a motivo della sua estrema vicinanza alla stella) non è in grado di trattenere acqua allo stato liquido sulla sua superficie. Esso è al di fuori della fascia di abitabilità.

Il pianeta Barnard b, sebbene molto interessante essendo di tipo terrestre, è fuori dalla fascia di abitabilità.

Ma vediamo come si è arrivati a questa scoperta.

Come è stato scoperto

La scoperta è avvenuta utilizzando il metodo delle velocità radiali, cioè le oscillazioni periodiche che le righe spettrali della stella subiscono a causa del movimento radiale (avanti e indietro) rispetto al comune centro di massa col pianeta. Lo strumento utilizzato, montato al VLT, è lo spettrografo ESPRESSO.

Oltre Barnard b gli astronomi hanno trovato altri 3 pianeti attorno a questa stella i quali, tuttavia, al momento rimangono “candidati” in attesa di conferma.

La scoperta di Barnarb b e precedentemente dei pianeti Proxima b e d attorno alla stella Proxima Centauri, mostra come i dintorni del Sole siano pieni di esopianeti, afferma Alejandro Suárez Mascareño, anche lui ricercatore presso l'Instituto de Astrofísica de Canarias e co-autore dello studio.

Riferimenti alla ricerca:

A sub-Earth-mass planet orbiting Barnard’s star”, Gonzalez Hernandez et al. 2024, Astronomy & Astrophysics (in stampa) https://www.aanda.org/10.1051/0004-6361/202451311)