Foliage, ecco perché in autunno le foglie cambiano colore
Ogni anno i boschi di tutto il mondo ci regalano uno spettacolo incredibile: il foliage. Le foglie cambiano colore, da verdi diventano rosse passando per le infinite sfumature tra questi colori. Ma perché questo avviene?
Il 23 settembre siamo entrati ufficialmente nell’autunno e come ben sappiamo questa è la stagione in cui le foglie cambiano colore: da verdi diventano inizialmente gialle, poi arancioni, rosse, marroni e infine si staccano dagli alberi e cadono a terra. Questo fenomeno ha ormai preso diffusamente il nome di foliage, un termine inglese che letteralmente significa “fogliame”. Vediamo ora come mai questo accada e perché proprio in autunno.
La chiave per capire, è la fotosintesi
La spiegazione risiede nel modo in cui gli alberi si nutrono, ovvero nella fotosintesi, il processo chimico attraverso il quale le piante, sfruttando l’energia della luce del Sole, trasformano anidride carbonica e acqua in glucosio, ovvero zucchero. Il glucosio è fondamentale per la sussistenza dell’albero in quanto è proprio il nutrimento che utilizza per crescere. Questa reazione produce anche un altro elemento: l’ossigeno, che per la pianta è un elemento di scarto, ma è fondamentale per la vita di tutte le specie sulla Terra.
Questa trasformazione energetica avviene tramite la clorofilla, motivo per cui il nome completo è fotosintesi clorofilliana. La clorofilla è un pigmento verde che si trova soprattutto nelle foglie delle piante, è in grado di catturare l’energia del sole e convertirla in energia chimica. Quindi siccome la pianta ha bisogno della luce solare per produrre clorofilla, quest’ultima viene prodotta soprattutto durante le stagioni calde e assolate.
Per questo motivo durante l’autunno, con la progressiva riduzione delle ore di luce, le foglie cominciano a produrre sempre meno clorofilla ed iniziano ad emergere altri pigmenti, sempre presenti sulle foglie degli alberi, che tuttavia durante la primavera e l’estate risultano mascherati dall’abbondante quantità di clorofilla.
Il carotene
Tra questi c’è il carotene, di colore arancione, che ha sì un ruolo secondario nella fotosintesi, ma che non ha bisogno di luce per essere prodotto. Quindi man mano che diminuisce la quantità di clorofilla le foglie mutano di colore e diventano dapprima gialle e poi arancioni.
Tuttavia con l’avvicinarsi della stagione fredda l’albero per sopravvivere all’inverno attiva un meccanismo di risparmio energetico, ovvero limita al massimo il consumo di energia rallentando il metabolismo, lo fa interrompendo il passaggio degli zuccheri dalle foglie ai rami.
In questo modo lo zucchero contenuto ed intrappolato nelle foglie si trasforma in antociano, un pigmento rosso-violaceo, caratteristico appunto delle foglie in autunno.
In ultimo la pianta entra in una sorta di letargo e le foglie ormai morte cadono a terra fornendo comunque un ulteriore aiuto per l’albero. Infatti in questo modo in caso di forti cali di temperatura le foglie sono in grado di proteggere le radici da eventuali gelate.
Ed ecco spiegato perché durante questa stagione possiamo ammirare una così spettacolare varietà di colori sui nostri alberi.