Estate 2023 in arrivo: che differenza c'è tra equinozio e solstizio?
In che giorno inizia la stagione del caldo e delle lunghe giornate estive? Sia gli equinozi che i solstizi avvengono due volte l'anno per scandire i cicli stagionali. Cosa succederà nel mese di giugno?
“Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera” è il titolo di un imperdibile film coreano (2003) che compatta il trascendente con l'eterno. Un cerchio che ritorna, ma che non si ripete. Un'opera d'arte come lo è anche il mutare dei cicli stagionali.
Primavere e autunni, equinozi. Estati e inverni, solstizi. Di cosa si tratta? Una domanda che cerca una risposta ad ogni cambio di stagione, in questo caso, prima del passaggio all'estate 2023 che nell'emisfero boreale sarà mercoledì 21 giugno, mentre l'inverno farà lo stesso nella metà meridionale del mondo.
Solstizi e equinozi
Il solstizio (che sta per "sole fermo" in latino) si verifica due volte l'anno, giugno e dicembre, e segna l'inizio sia dell'estate che dell'inverno. Ciò avviene quando il Sole è più vicino (o più lontano) da uno degli emisferi terrestri.
L'equinozio ("notte uguale" in latino) si verifica quando il Sole si trova sulla linea dell'Equatore, a marzo ed a settembre. Per lo stesso motivo il giorno e la notte hanno la stessa durata in entrambi gli emisferi, dando luogo sia all'autunno che alla primavera.
Perché si verificano
Le stagioni dell'anno sono determinate dall'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto al piano su cui il nostro pianeta ruota attorno al Sole. Sebbene ce ne siano altri, la vita sulla Terra è governata da due movimenti principali: Rotazione e Rivoluzione.
La rotazione è il movimento che la Terra compie su se stessa in un asse immaginario che la traccia da polo a polo. Questo movimento, che va da Ovest verso Est, dura 24 ore, dando origine al giorno e alla notte.
La rivoluzione permette alla Terra di ruotare attorno al Sole, un giro che dura 365 giorni, 5 ore e 47 minuti; circa un anno. “L'eclittica è il piano in cui si muove il nostro pianeta attorno al Sole. Qui veniamo al punto, perché l'asse di rotazione della Terra è inclinato di 23,5° rispetto all'eclittica. Quindi la Terra è leggermente inclinata.
Questa inclinazione fa sì che un emisfero del pianeta punti verso il Sole e l'altro verso l'altra estremità, verso l'esterno, spiega Constanza Yovaniniz, astronoma del Planetario dell'Università di Santiago del Cile (Usach).