Stromboli, Semeru, Mauna Loa: le eruzioni delle ultime ore sono collegate?
Dalle Hawaii all'Indonesia, fino alle Isole Eolie in Italia, in queste ore diversi vulcani sono entrati in eruzione in contemporanea. Il Mauna Loa è tornato a eruttare dopo 38 anni, mentre ieri c'è stata un'esplosione dello Stromboli. I fenomeni sono collegati? C'entra l'attività solare o il cambiamento climatico? Ecco un po' di curiosità.
Nelle ultime ore ben tre diverse eruzioni vulcaniche stanno facendo notizia sui giornali di tutto il mondo. Nella giornata di ieri il vulcano Semeru, situato nell'est dell'isola di Giava (Indonesia), è esploso causando l'evacuazione di decine di persone che vivono nelle vicinanze. La violenta eruzione del Semeru ha generato dei grossi flussi piroclastici, che per fortuna non hanno causato vittime.
Poche ore dopo, all'altro capo del mondo, in Italia, nell'arcipelago delle Isole Eolie, il vulcano Stromboli è tornato a far parlare di sé con una violenta esplosione che ha generato dei flussi piroclastici particolarmente intensi. Uno di questi, finendo in mare, ha generato uno tsunami di 1,5 metri che per fortuna non ha avuto conseguenze sulle zone abitate dell'isola. A Stromboli le eruzioni sono praticamente continue da almeno duemila anni, ma l'evento di ieri è stato più violento.
Queste due eruzioni si sono verificate a pochi giorni dal risveglio del Mauna Loa, il vulcano attivo più grande del mondo, situato alle Hawaii, che "dormiva" da 38 anni. L'enorme vulcano a scudo si trova in eruzione in questi giorni, ed ha causato anche l'interruzione delle rilevazioni di concentrazione di CO2 nell'osservatorio dell'agenzia statunitense NOOA, la National Oceanic and Atmospheric Administration.
Cosa sta succedendo? Le eruzioni sono collegate?
Di fronte a questa attività vulcanica la domanda che molti si sono fatti è: le eruzioni sono collegate? C'è qualcosa che le sta scatenando contemporaneamente? La risposta dei geologi, gli scienziati che studiano la Terra, è no.
I fenomeni di queste ore non sono collegati tra loro. Il fatto che queste eruzioni stiano avvenendo insieme è del tutto casuale. Inoltre, sono vulcani molto lontani tra di loro, alimentati da strutture completamente diverse.
Su scala più piccola, inoltre, non sono collegati tra loro neanche l'eruzione dello Stromboli e il terremoto verificatosi ieri mattina presso le Isole Eolie, a qualche decina di chilometri dal vulcano.
Inoltre, lo Stromboli è un vulcano attivo da almeno duemila anni, con eruzioni continue che portarono a definirlo, nell’antichità, "il faro del Mediterraneo". Ogni tanto si verificano episodi più forti, che possono generare piccoli tsunami come era accaduto già nel 2002, o anche pochi mesi fa, ma non sono eventi eccezionali.
Il Semeru è attivo da anni, dal 2014 (ma sono state decine le eruzioni nel XX secolo) e semplicemente l'eruzione delle ultime ore è stata particolarmente spettacolare e temibile, visto che i flussi piroclastici sono fenomeni che non danno scampo agli esseri umani. Per questo è stata riportata dai giornali di tutto il mondo.
C'entra l'attività solare?
In queste ore sono circolate diverse curiose teorie, amplificate come sempre dalle reti sociali. Secondo una di queste, le eruzioni delle ultime ore sarebbero da collegare all'attività solare particolarmente intensa di questo periodo. Tuttavia, l'attività solare non ha nessuna relazione con il vulcanismo, e queste "teorie" non sono altro che "geo-bufale" senza nessun fondamento, che vengono amplificate dal web.
I vulcani si riattivano per il cambiamento climatico?
Un'altra geo-bufala si sta diffondendo in queste ore, stavolta alimentata dalla non comprensione di un approfondito studio scientifico. Lo studio, pubblicato su Nature, ipotizza che circa 5 milioni di anni fa, nel corso del Messiniano, la riattivazione di vulcani sia stata collegata all'essiccamento del Mediterraneo, in un periodo di grandi cambiamenti climatici. Sulle reti sociali e su alcuni media, però, il messaggio che è passato è che il cambiamento climatico fa riattivare i vulcani.
Lo studio non dice questo, ed anche in questo caso ci troviamo quindi di fronte a una fake news. No, le emissioni di CO2 in aumento e il cambiamento climatico prodotto dalle nostre attività non fanno riattivare i vulcani.
In questo momento ci sono almeno cinquanta eruzioni in corso sulla Terra
Tornando alle eruzioni di queste ore, c'è anche un altro dato importante che va aggiunto: in questo momento le eruzioni che stanno avvenendo nel pianeta non sono soltanto queste tre!
Ci sono almeno cinquanta vulcani in attività in questo momento sul pianeta Terra, e probabilmente ci sono anche diversi vulcani sottomarini in eruzione che non possiamo vedere.
Per motivi mediatici, soltanto il Mauna Loa, il Semeru e lo Stromboli "hanno fatto notizia" come si dice in gergo giornalistico per dire che sono finite su TV, radio e giornali.
Altre eruzioni in corso non hanno avuto questa "fortuna". Per fare un esempio, il 27 novembre una piccola nuova eruzione dell'Etna, di cui abbiamo parlato qui, non ha ricevuto grande attenzione, nonostante la spettacolarità delle colate laviche che scorrevano sulla neve. Eventi del genere sono in corso in decine di altre parti del pianeta senza che finiscano sui media.
I motivi per cui trattiamo in modo diverso le eruzioni possono essere diversi. Innanzitutto la loro spettacolarità. Ci sono eruzioni meno spettacolari, più "modeste", o che generano meno stupore in noi umani quando le osserviamo. C'è poi il fattore geografico. Alcuni dei vulcani in attività si trovano in aree remote della Terra, dove ci sono climi estremi, dove non abita nessuno e dove non c'è nessuno che possa filmarli.