Equinozio d'autunno, una spiegazione: perché si alternano le stagioni?
Il 23 settembre 2022 entriamo nella stagione autunnale, con l'equinozio d'autunno. Cosa succede quel giorno? Quante ore di luce ci sono, e perché c'entra l'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita?
Ormai ci siamo: il 23 settembre del 2022, nell'emisfero settentrionale, entriamo definitivamente nella stagione autunnale, con l'equinozio d'autunno, mentre in quello meridionale inizierà la primavera. Gli equinozi, insieme ai solstizi, sono momenti particolari della rivoluzione della Terra intorno al Sole, dove per "moto di rivoluzione" si indica il movimento che il nostro pianeta compie intorno al Sole nei 365 giorni che noi chiamiamo "anno".
Nel momento dell'equinozio, i raggi solari arrivano perpendicolari rispetto all'asse di rotazione del pianeta, incidendo sull'equatore con un angolo di 90°. Bisogna ricordare che l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano dell'orbita terrestre di 66° 33’ (cioè di 23°27' rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita).
Nel corso del moto di rivoluzione che dura 365 giorni, la Terra risulta esposta in modo diverso ai raggi solari proprio per via di questa inclinazione: questo determina l'alternarsi delle stagioni.
Nel giorno dell'equinozio, la durata del dì e della notte è uguale. Il termine "equinozio" viene infatti dal latino aequus "uguale" e nox "notte", cioè la notte è uguale al giorno. Affinché sia vera questa definizione, dobbiamo considerare le ore in cui il Sole si trova sopra l'orizzonte (dì) e quelle in cui si trova sotto (notte), escludendo quindi le ore di crepuscolo.
Giornate di 12 ore in tutto il pianeta, ma le ore di luce si riducono
Nel corso del mese di settembre le giornate si fanno sempre più corte nell'emisfero settentrionale della Terra, e la riduzione delle ore di luce si fa sempre più evidente. La mattina il Sole sorge più tardi, la sera tramonta sempre prima. Un altro fenomeno evidente è quello dell'altezza del Sole che si riduce sempre più, rispetto ai mesi estivi.
Il motivo di tutto questo è che ci stiamo avvicinando sempre più al solstizio d'inverno, che quest'anno si avrà il 21 dicembre. Ci aspettano mesi di graduale riduzione delle giornate. Fino al 23 settembre, giorno dell'equinozio, abbiamo più ore di Sole rispetto alle ore notturne, ma nelle settimane dopo l'equinozio le ore notturne prevarranno su quelle diurne, fino appunto al solstizio.
Cosa succede nel giorno dell'equinozio?
Come spiegavamo prima, nel giorno dell'equinozio d'autunno (e lo stesso accade in quello di primavera) i raggi solari incidono perpendicolarmente all'asse di rotazione della Terra e all'equatore. Nel momento dell'equinozio, se guardassimo la Terra dallo spazio vedremmo che il circolo di illuminazione, quella linea immaginaria che separa la metà del pianeta illuminata dai raggi solari da quella dove è notte, passa attraverso i Poli, dividendo in due il globo con una linea che ci appare perfettamente verticale rispetto al piano dell'orbita. La linea che separa il dì e la notte, nel momento degli equinozi, taglia in modo perpendicolare tutti i paralleli geografici, compreso l'equatore.
Quante ore di luce solare nel mondo e in Italia
Nel corso del mese di settembre le ore di luce diminuiscono sensibilmente e lo faranno fino al giorno del solstizio d'inverno, a dicembre. In concomitanza con l'equinozio d'autunno (e di primavera nell’emisfero sud), le ore di luce in tutto il mondo sono circa 12, e quelle delle notte altrettante.
Dobbiamo però specificare che ci riferiamo, con "ore di luce", alle ore in cui il Sole si trova sopra l'orizzonte. Vicino ai Poli, infatti, in questo periodo le ore di crepuscolo sono moltissime: al Polo nord si prepara infatti la lunga notte polare, mentre al Polo Sud si prepara la lunga stagione in cui non fa notte mai.
In Italia, come nel resto del mondo, le ore che passano tra l'alba e il tramonto sono circa 12 intorno all'equinozio d'autunno. Nei mesi prossimi si ridurranno sempre più.