El Capitan è il nuovo supercomputer più veloce al mondo: ha superato anche il suo predecessore Frontiers
Abbiamo un nuovo record tra i supercomputer, ora il più veloce al mondo è El Capitan, un supercomputer exascale in grado di ridurre i tempi di calcolo in maniera impressionante.
In California, al Lawrence Livermore National Laboratory, si trova il supercomputer più veloce al mondo, El Capitan.
Un supercomputer, detto anche supercalcolatore, è un sistema di elaborazione in grado di svolgere calcoli complessi suddividendoli in processi più piccoli, eseguiti simultaneamente su più nodi server interconnessi da una rete veloce.
El Capitan è un supercomputer exascale, ossia in grado di eseguire almeno un calcolo exaFLOP in virgola mobile al secondo, dove il termine “in virgola mobile” sta ad indicare in analisi numerica il metodo di rappresentazione approssimata dei numeri reali e di elaborazione dei dati usato dai processori per compiere operazioni matematiche.
Qualche informazione informatica
L’exaFLOP è quindi l’unità di misura della potenza di calcolo dei supercomputer ed è un multiplo del FLOP (Floating point Operations Per Second), ossia appunto il numero di operazioni in virgola mobile eseguite in un secondo.
Un supercomputer exascale è quindi in grado di elaborare 10¹⁸ operazioni in virgola mobile al secondo, ovvero un miliardo di miliardi di calcoli al secondo.
Per la precisione El Capitan ha una capacità di elaborazione di picco di ben 2,7 exaFLOP ed è in grado di eseguire 1,742 quintilioni di calcoli al secondo, 20 volte maggiore rispetto al precedente sistema di calcolo del laboratorio californiano, Sierra.
L’annuncio del nuovo record è arrivato di recente e si è raggiunto un risultato così straordinario grazie alla collaborazione tra il National Nuclear Security Administration (NNSA), il Lawrence Livermore National Lab, la Hewlett Packard Enterprise (HPE) e la società informatica AMD.
Grazie a questo livello di potenza computazionale sarà possibile risolvere insiemi di problemi, che precedentemente avrebbero richiesto settimane o persino mesi, in poche ore o giorni.
Proprio in virtù della sua elevata capacità di calcolo, equivalente a effettuare un calcolo ogni secondo per 54 miliardi di anni, El Capitan sarà il primo computer exascale della NNSA destinato a supportare i test di gestione dell’arsenale nucleare americano. L’hardware è infatti adatto per applicazioni di intelligenza artificiale dedicate alla modellazione e simulazione sia in ambito scientifico che di sicurezza nazionale.
Grazie a El Capitan gli Stati Uniti saranno in grado di effettuare simulazioni e analisi predittive riguardo all’affidabilità e all’efficienza del loro arsenale nucleare senza la necessità di riprendere test nucleari sotterranei.
El Capitan sarà fondamentale in svariati ambiti
In particolare risultano straordinarie le sue capacità di modellazione in 3D ad alta risoluzione, con un livello di precisione che fino a poco tempo fa era semplicemente una utopia. Queste capacità predittive più accurate saranno fondamentali per supportare al meglio il processo decisionale nell’ambito della sicurezza nazionale.
Insomma, sembrerebbe che lo strabiliante supercomputer El Capitan sarà utilizzato prevalentemente per la gestione dell’arsenale nucleare ma non è proprio così. Infatti Rob Neely, il direttore del programma di simulazione avanzata e calcolo del Lawrence Livermore, nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che El Capitan sarà applicato anche in altri ambiti supervisionati dai laboratori nazionali, come la scienza dei materiali, la modellazione climatica, la biologia computazionale e altro ancora.