Ecco l'elenco dei nuovi animali scoperti nel 2022 in tutto il mondo
Anche quest’anno la comunità scientifica ha individuato migliaia di nuove specie di animali, mai osservate prima sul nostro pianeta. Alcune di queste non erano mai state osservate prima.
Anche quest’anno la comunità scientifica ha individuato migliaia di nuove specie di animali, mai osservate prima sul nostro pianeta. Alcune di queste non si conoscevano prima, solo perché nessun membro del mondo accademico ha fatto degli studi specifici.
Fra le nuove specie censite troviamo diverse lucertole, una nuova lumaca di mare, un nuovo pesciolino iridescente e un nuovo gufo. Ora andiamo a vedere insieme le specie più interessanti appena censite.
Bavayia jourdani
Il nome scientifico è Bavaya jourdani. Si tratta di una delle 28 specie di geco appena aggiunte al genere Bavaya da parte di Aaron Bauer, scienziato dalla California Academy of Sciences.
Questi gechi vivono solo nelle foreste pluviali di montagna della Nuova Caledonia, il cui corpo è coperto di macchie bianche e marroni. Secondo gli esperti, le specie di questo genere hanno infatti subito un processo evolutivo chiamato radiazione non adattativa, caratterizzato da una diversificazione genetica e dal contemporaneo mantenimento di tratti fisici molto simili.
Goniobranchus fabulus
Gli scienziati della California Academy of Sciences hanno scoperto, quest’anno, ben 14 nuove specie di nudibranchi, un ordine di molluschi il cui nome significa “con le branchie nude” e che spesso sono indicati genericamente (e non del tutto propriamente) come “lumache di mare”.
La specie nell’immagine è stata individuata dallo zoologo Terry Gosliner, uno dei maggiori esperti di nudibranchi al mondo. Goniobranchus fabulus vuol dire “piccolo fagiolo”, e a dispetto del nome, con i suoi 1,5 centimetri di lunghezza, è la più grande tra le nuove specie.
Cirrhilabrus finifenmaa
È davvero un pesce dai colori mozzafiato quello avvistato a marzo scorso al largo dell’arcipelago delle Maldive, nell’oceano Indiano. Le sue squame sono iridescenti e gli hanno fatto guadagnare il nome di labro fatato velato di rosa: appartiene alla famiglia dei labridi e vive negli anfratti delle barriere coralline, tra i 40 e i 70 metri di profondità.
Lo ha scoperto un gruppo di ricerca guidato dagli scienziati del Maldives Marine Research Institute di Malé insieme ai colleghi dello Australian Museum Research Institute e di altri istituti di ricerca.
Otus bikegila
L’Otus bikegila è una nuova specie di gufo mai rilevata finora in tutto il pianeta. A differenza di tutte le altre specie di gufi conosciute, l’Otus bikegila ha un richiamo molto caratteristico, una breve nota ripetuta più volte e simile a un richiamo per insetti.
Spesso gli esemplari di questa specie si esibiscono in duetti canori, soprattutto al calar della sera. Questa specie vive nelle foreste pluviali dell’isola Príncipe, che fa parte della Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe.
Tlalocohyla celeste
Da settembre scorso il Costa Rica ha ufficialmente una nuova specie anfibia, la rana dell’albero della valle del tapiro, o più tecnicamente Tlalocohyla celeste. La sua storia è cominciata nel 2018, quando il naturalista Donald Varela-Soto si è incuriosito sentendo un verso che non gli sembrava di riconoscere tra quelli noti.
Dopo diverse notti di avvistamento, si è effettivamente imbattuto in questa nuova specie, che è stata però ignorata fino a quest’anno. Finalmente, un team di scienziati della Costa Rica Wildlife Foundation ha deciso di approfondire la questione, certificando che si tratta effettivamente di una nuova specie, mai censita o studiata prima.
Paruroctonus soda e Paruroctonus conclusus
Non una, ma due nuove specie di scorpioni: a scoprirle due studenti della California Academy of Sciences, Harper Forbes e Prakrit Jain. Le due nuove specie fanno parte del gruppo degli scorpioni che vivono solo sulle spiagge o nei letti asciutti dei laghi della California centrale e meridionale. Si crede che ciascuna delle due specie viva solo e soltanto nelle zone in cui è stata avvistata.
Victoria boliviana
Onoriamo anche il regno vegetale: Victoria boliviana, diventata specie a sé nel luglio scorso, è la ninfea più grande del mondo, le cui foglie possono arrivare a misurare fino a tre metri di larghezza.
Fino alla dimostrazione che si tratta di una nuova specie, dovuta agli studi dell’équipe di Lucy Smith dei Royal Botanics Garden, si pensava fosse una variante di Victoria amazonica, ma non è così. Possiede alcune caratteristiche peculiari (la distribuzione delle foglie e la forma dei semi, per esempio) che la rendono diversa da tutte le altre.
Thomasomys burneoi
Una nuova specie di topo è stata osservata in Ecuador, sulle Ande. Ha una lunghezza compresa tra 16 e 18 centimetri, il che la rende la più grande tra le 18 che vivono in quella zona andina.
Il suo nome celebra la memoria di Santiago F. Burneo, celebre zoologo andino, e ne riconosce “l’insegnamento e il supporto alla comunità scientifica dell’Ecuador e degli Stati Uniti d’America”.
Burmagomphus chaukulensis
Questa specie è stata avvistata per la prima volta nei pressi di un ruscello vicino al villaggio di Chaukul (da cui prende il nome), nello stato di Maharastra, in India. Hemant Ogale, il naturalista che l’ha fotografata, non è riuscito a riconoscerla, e così ha sottoposto lo scatto a diversi suoi colleghi.
Approfondendo la questione è venuto fuori che si trattava di una specie mai vista, che differiva dalle altre per forma e colore dei genitali: una nuova libellula.
Lamarckdromia beagle
Si tratta di una nuova specie di granchio avvistata per la prima volta su una spiaggia australiana nel luglio scorso. A rinvenirla una famiglia che l’ha consegnata al Western Australian Museum per l’identificazione: impossibile non notare la caratteristica “spugna” che in realtà è propria di almeno altri 40 generi simili, che popolano gli oceani tropicali e temperati, usata sia per mimetizzarsi che per difendersi.
Una volta individuata una spugna adatta, come racconta il sito Reef Builders, il granchio la taglia per adattarla al meglio al suo carapace e infine la “indossa” in modo permanente, trattenendola con le zampe posteriore. Il nome di questa nuova specie è un omaggio alla Hms Beagle, la famosissima nave su cui viaggiò Charles Darwin.