Ecco come la Madden Julian Oscillation potrebbe influenzare l'inverno in Europa

La “MJO” è in grado di influenzare in maniera più o meno indiretta l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale.

inverno Europa
La “MJO” è in grado di influenzare in maniera più o meno indiretta l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale.

Con il termine Madden Julian Oscillation si fa riferimento a un’oscillazione interstagionale tropicale ad 1-2 onde emisferiche, della durata, generalmente, di 30-60 giorni. È più vigorosa nella stagione invernale, specialmente nell’emisfero orientale, con un massimo d’intensità tra l’oceano Indiano centro-orientale e l’Indonesia.

Questo indice teleconnettivo è molto importante per la circolazione generale dell’atmosfera. In genere nelle aree in cui la Madden Julian Oscillation determina un incremento dell’attività convettiva, si sviluppano intensi e frequenti clusters temporaleschi a ridosso della fascia equatoriale o sub-equatoriale, mentre al contempo, in risposta all’attività convettiva molto intensa, si generano delle cellule anticicloniche nell’alta troposfera tropicale a nord e a sud dell’area di forte convenzione, con risentimenti importanti sulla circolazione emisferica.

Come fa questo indice a influenzare la stagione invernale?

Gran parte dei grandi eventi piovosi che colpiscono il settore nord-orientale del Pacifico e la costa occidentale di Canada e Stati Uniti sono collegati agli spostamenti della “Madden–Julian oscillation“ lungo il Pacifico equatoriale occidentale. Queste sarebbero le tipiche anomalie climatiche invernali che precedono le forti precipitazioni nel nord-ovest del Pacifico.

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Tale pattern climatico è all’origine dei campi anticiclonici che durante la stagione invernale invadono il Mediterraneo, mentre le avvezioni fredde di matrice artica si propagano sull’est europeo e la Russia.

Nei 8-10 giorni che precedono le forti precipitazioni sul Pacifico nord-orientale forti piogge tropicali, associate alla “MJO”, si spostano verso est dall’oceano Indiano orientale al Pacifico tropicale occidentale.

In questa fase un flusso di masse d’aria molto umide e temperate si estende dal Pacifico tropicale occidentale verso il tratto di oceano a ridosso delle Hawaii. Al contempo un forte anticiclone di blocco si localizza con i propri massimi barici poco a sud del golfo dell’Alaska, con un fortissimo “getto polare” che borda il suo fianco settentrionale.

La “MJO” è in grado di influenzare in maniera più o meno indiretta l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale.

Ad appena 5 giorni dall’arrivo delle forti precipitazioni pesanti piogge e temporali tropicali si spostano verso est, verso la linea di cambiamento data, cominciando ad indebolirsi.

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La “MJO” è in grado di influenzare indirettamente l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale.

Il flusso umido e temperato tropicale che raggiunge le isole Hawaii si estende ulteriormente verso nord-est, favorendo un indebolimento del robusto anticiclone di blocco che si sposta verso ovest. In mezzo al Pacifico centro-orientale il ramo principale della “Jet Stream” si divide in due, formando un “delta” che erode progressivamente il margine più meridionale dell’anticiclone di blocco.

Le influenze del tempo in Europa

La “MJO” è in grado di influenzare indirettamente l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale.

Quando il fenomeno della Madden–Julian oscillation si va a localizzare fra il Pacifico orientale e i mari antistanti l‘America centrale, alle medie latitudini dell’Oceano Atlantico viene favorito lo sviluppo di promontori anticicloni troposferici per l’azione di intensi forcing dinamici, tramite vigorose pulsazioni anticicloniche dinamiche ad onda lunga, che dall’America centrale e dall’Atlantico tropicale occidentale si elevano fino all‘Atlantico settentrionale.

Questo indice è in grado di influenzare in maniera più o meno indiretta l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale, favorendo anche importanti cambi di circolazione.

La formazione di questi estesi anticicloni di blocco, lungo i meridiani, oltre a stoppare l’impetuoso flusso perturbato zonale che esce dal nord America, impostano un tipo di circolazione più meridiana.

Quando la “MJO” tende a migrare verso levante, spesso, si viene a sviluppare un promontorio anticiclonico fra l’Africa nord-occidentale, il Mediterraneo centro-occidentale e l’Europa occidentale.

Tale pattern climatico è all’origine dei campi anticiclonici che durante la stagione invernale invadono il Mediterraneo, mentre le avvezioni fredde di matrice artica si propagano sull’est europeo e la Russia.