È un “nettuniano” il primo esopianeta ad essere confermato nel 2025: si chiama HD86728b
È lui il “primo nato” del 2025, l’esopianeta HD86728b, un pianeta di tipo “Nettuniano”. Orbita attorno ad una stella molto simile al Sole, anche se più vecchia. Con lui sale a 5811 il numero di esopianeti confermati.
A inizio anno c'è l'usanza di parlare del primo bimbo nato subito dopo la mezzanotte del 31 Dicembre. Noi, nella rubrica di scienze, prendiamo in prestito questa usanza per parlare del primo pianeta ad essere confermato nel nuovo anno.
Premettiamo subito, a scanso di equivoci, che se servono dai minuti alle ore per la nascita di un bimbo, per la "conferma" di un esopianeta serve molto più tempo, anche diversi anni, come nel caso dell'esopianeta HD86728b. Per questo esopianeta, scoperto nel 2021, sono serviti anni di osservazioni per confermarne l'effettiva natura di esopianeta, comunicata nei primi giorni del Gennaio 2025.
HD86728b è classificato come esopianeta di tipo "Nettuniano", in quanto tra i pianeti del Sistema Solare esso assomiglia di più al nostro Nettuno. Ma prima di parlare di questo esopianeta, rivediamo brevemente le caratteristiche del pianeta Nettuno.
Le caratteristiche del pianeta Nettuno
Immaginando un viaggio verso Nettuno, a mano a mano che ci si avvicina al pianeta ciò che colpisce è il suo colore bluastro. Questo deriva dalla presenza di metano che insieme ad idrogeno ed elio costituiscono la sua spessa atmosfera.
Ma prima di raggiungere la sua atmosfera noteremo la presenza di ben 16 lune che orbitano attorno al pianeta di cui Tritone è la più grande. Ma non solo lune, scopriremo anche l’esistenza di 5 sottili anelli e di 4 archi di anelli (cioè anelli incompleti). Si ritiene che questi anelli siano giovani, quindi formatisi recentemente e che la loro esistenza sia transitoria, destinati a breve a scomparire.
Lune ed anelli risultano immersi nella magnetosfera nettuniana, generata dal suo campo magnetico il cui asse, a differenza della Terra, è disallineato di circa 47 gradi rispetto all’asse di rotazione.
Una volta superate le lune e gli anelli si entra nella spessa atmosfera di Nettuno. Qui si sperimenteranno i venti più intensi di tutto il sistema solare. Nell’atmosfera di Nettuno, infatti, soffiano venti fino ai 2000 km/h, venti che generano e spostano interi sistemi di perturbazioni (come la grande macchia scura) e trascinano a grande velocità sistemi nuvolosi, non di vapore acqueo ma di metano ghiacciato.
A differenza della Terra, su Nettuno non esiste uno stacco netto tra atmosfera e superficie. Scendendo verso gli strati atmosferici più bassi la densità via via aumenta fino a diventare un fluido vero e proprio di gas ghiacciati, principalmente acqua, metano ed ammoniaca.
Questo inviluppo fluido rappresenta circa l’80% della massa del pianeta e circonda un nucleo roccioso che rappresenta il 20% della rimanente massa.
Nettuno ha una rotazione rapidissima, compie una rotazione attorno a se stesso in 16 ore; invece ha una rivoluzione lentissima, compiendo un’orbita attorno al Sole in 165 anni. Come la Terra, anche Nettuno ha l’asse di rotazione inclinato rispetto al piano della sua orbita, per cui anch’esso sperimenta l’alternarsi di stagioni, ciascuna delle quali dura 40 anni (contro i tre mesi delle stagioni terrestri).
Secondo gli attuali modelli di formazione ed evoluzione dei pianeti del sistema solare, il pianeta Nettuno si sarebbe formato dalla nube protoplanetaria del Sole circa 4.5 miliardi di anni fa nei pressi del Sole e dopo circa mezzo miliardo di anni dalla sua formazione sarebbe migrato allontanandosi fino ad occupare la sua attuale posizione, 30 volte più distante dal Sole rispetto alla Terra.
L’esopianeta nettuniano HD86728b
Nella famiglia molto variegata degli esopianeti, esiste una tipologia di pianeti chiamati “Nettuniani” in quanto presentano caratteristiche fisiche simili a quelle di Nettuno ed Urano, simili dimensioni ed atmosfere di idrogeno ed elio.
Ad oggi si contano 1987 esopianeti nettuniani su un totale di 5811 (questa tipologia supera di poche unità la tipologia dei giganti gassosi).
HD86728b è il primo esopianeta ad essere stato confermato nel 2025. Secondo la convenzione nella nomenclatura degli esopianeti, esso porta il nome della sua stella madre, la stella HD86728, seguito dalla lettera b (le successive lettere c, d, ..verranno assegnate ai successivi pianeti che dovessero essere in futuro scoperti attorno a questa stella).
La stella HD86728 è una stella simile al nostro Sole, a circa 50 anni luce dalla Terra ma più vecchia, con un’età tra i 6 e i 9 miliardi di anni. Il pianeta le si trova molto vicino per cui è al di fuori della cosiddetta fascia di abitabilità.
Questo esopianeta ha una massa circa 10 volte la massa della Terra e si trova ad una distanza dalla sua stella circa 1/10 della distanza Terra-Sole. Impiega circa 31 giorni per completare un’orbita attorno a HD86728.
Il pianeta era stato precedentemente scoperto e classificato come candidato esopianeta da un team guidato da Lea Hirsch del Kavli Center for Particle Astrophysics and Cosmology, alla Stanford University, (Stanford, CA) nel 2021. La conferma che HD86728b sia effettivamente un pianeta è avvenuta da parte del team di Arvind Gupta dello NSF’s NOIRLab con base a Tucson (USA) in un articolo apparso a inizio anno sulla rivista Astronomical Journal.
La conferma è stata possibile con il metodo delle velocità radiali, in seno al progetto NETS (NEID Earth Twin Survey). Per questo studio sono state effettuate numerose osservazioni di velocità radiale con lo spettrografo NEID montato sul telescopio WIYN21 da 3.5m al Kitt Peak National Observatory (Tucson), ma anche con altri spettrografi, tra cui, ad esempio, lo spettrografo HIRES del telescopio Keck I.
Riferimento allo studio:
"The NEID Earth Twin Survey. I. Confirmation of a 31-day planet orbiting HD 86728" A.F. Gupta et al. 2025, AJ 169 1