Spazio, è stata scoperta la più grande coppia di getti emessi da un buco nero
Un gruppo di ricerca internazionale ha scoperto una coppia di enormi getti di gas e particelle emessi da un buco nero. È la più grande mai osservata e si estende per ben 23 milioni di anni luce.
Sono presenti anche due ricercatori italiani dell’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica) nel team internazionale di ricerca che ha scoperto la più grande coppia di getti emessi da un buco nero. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature ed è un record: mai prima d’ora si erano osservati dei getti così enormi, lunghi addirittura 23 milioni di anni luce.
Una dimensione simile equivale al diametro di ben 140 galassie come la nostra Via Lattea e, siccome è la più grande struttura di questo tipo nota finora, è stata soprannominata Porfirione, come il gigante della mitologia greca.
Nuovo record ad appena 2 anni dal precedente
Il record precedente era di Alcioneo, un enorme sistema individuato nel 2022 lungo circa 16 milioni di anni luce, ovvero circa 100 volte la Via Lattea.
La scoperta è stata fatta grazie al telescopio radio LOFAR (LOw Frequency ARray), un grande radiotelescopio situato nei Paesi Bassi e gestito da ASTRON, ovvero l’istituto olandese per la radioastronomia e la ricerca scientifica. Si tratta di una rete di 51 antenne omnidirezionali che hanno come obiettivo lo studio di alcune delle frequenze più basse osservabili dalla Terra.
Una volta individuato Porfirione gli scienziati hanno potuto localizzare la galassia da cui proviene grazie al GMRT (Giant Metrewave Radio Telescope) in India e ai dati del progetto DESI (Dark Energy Spectroscopic Instrument) del Kitt Peak National Observatory in Arizona. Infine è stato utilizzato l’Osservatorio W. M. Keck per dettagliare ulteriormente le caratteristiche di Porfirione.
Grazie a questo studio internazionale si è scoperto che la galassia da cui provengono i giganteschi getti è circa 10 volte più massiccia della Via Lattea e si trova a 7,5 miliardi di anni luce da noi. I getti quindi risalgono a un’epoca in cui il nostro universo aveva 6,3 miliardi di anni, meno della metà della sua attuale età che è pari a 13,8 miliardi di anni.
È sempre grazie alle osservazioni effettuate tramite il telescopio Keck, alle Hawaii, che si è scoperto che a originare questi enormi getti di gas e particelle è un buco nero supermassiccio attivo in modalità radiativa. In questa modalità il buco nero nel momento in cui attira a sé e riscalda il materiale circostante emette energia sotto forma di radiazioni e getti.
Un'energia sconvolgente che si propaga nell'universo
Secondo questo lavoro l’energia che alimenta questi getti è equivalente a quella di migliaia di miliardi di stelle come il Sole.
In realtà insieme a Porfirione sono state scoperte oltre diecimila altre megastrutture e questo, unito al fatto che nelle zone più remote dell’universo ci sia una grande abbondanza di buchi neri in modalità radiativa, lascia supporre che ci siano ancora molti altri getti così mastodontici che attendono solo di essere scoperti.
Ovviamente quindi i ricercatori proseguiranno con lo studio di queste megastrutture, sia per capire quante ce ne siano effettivamente nell’universo, che per capire come questi getti diffondono raggi cosmici, calore, atomi pesanti e campi magnetici nello spazio intergalattico, influenzando quindi il loro ambiente circostante.
Riferimenti allo studio:
Oei, M.S.S.L., Hardcastle, M.J., Timmerman, R. et al. Black hole jets on the scale of the cosmic web. Nature 633, 537–541 (2024). https://doi.org/10.1038/s41586-024-07879-y