Cresce la preoccupazione in Canada per un nuovo caso di aviaria: rischio di una nuova pandemia?
Dalle prime informazioni che abbiamo pare che il giovane paziente abbia sviluppato un'infezione polmonare ed è ora in condizioni critiche con Sindrome da Distress Respiratorio Acuto, una forma di insufficienza respiratoria potenzialmente letale.
In Nord America cresce la preoccupazione per un caso di influenza aviaria, registrato in British Columbia, nel territorio canadese. Un giovane è stato ricoverato in ospedale, a Vancouver, con gravi sintomi respiratori.
Le successive analisi hanno evidenziato che il paziente sembrerebbe indicare che questo tipo di influenza sta diventando più capace di attaccare le cellule umane.
Caso di influenza aviaria
Dalle prime informazioni che abbiamo pare che il giovane paziente abbia sviluppato un'infezione polmonare ed è ora in condizioni critiche con Sindrome da Distress Respiratorio Acuto, una forma di insufficienza respiratoria potenzialmente letale.
I tentativi di sequenziamento genetico del virus che ha infettato il ragazzo indicano che a farlo ammalare sia stato un tipo di H5N1 con un mix di caratteristiche prese da vari lignaggi di virus dell'aviaria attualmente circolanti nel pollame e negli uccelli acquatici selvatici della regione.
Cresce la preoccupazione in Canada per il nuovo caso di aviaria
Rispetto ai virus dell'aviaria che circolano negli uccelli in Canada, e dalle successive interpretazioni dei dati di sequenziamento, quello che ha infettato il ragazzo possiede due possibili mutazioni che potrebbero rafforzare la capacità del virus di infettare cellule umane, e una mutazione che potrebbe permettere al patogeno di replicarsi più facilmente nelle nostre cellule e non solo in quelle dei pennuti.
Inoltre sembra che il ragazzo, prima dell’aggravarsi dei sintomi respiratori, avesse sviluppato dei sintomi oculari. Da questo caso emerge come il virus dell'aviaria sembra quindi aver acquisito una migliore capacità di infettare le vie aeree dopo aver contagiato il paziente.
Il che, da un lato, indica che il virus potrebbe essersi evoluto all'interno dell'individuo per affinare le sue competenze nella materia uomo. Dall'altro, suggerisce che la forma mutata del virus non è quella che inizialmente ha infettato il ragazzo.
Rischiamo una nuova pandemia?
Per il momento, secondo le autorità sanitarie canadesi, non ci sono indicazioni del fatto che il paziente possa aver trasmesso il virus ad altre persone, e non sono state riscontrate altre infezioni nei contatti stretti, fra familiari, amici e operatori sanitari.
Non ci sono dunque segni di una migliore trasmissibilità del virus dell'aviaria da persona a persona, anche se gli esperti temono che questo patogeno possa acquisire una maggiore familiarità con le cellule umane, specialmente durante la stagione influenzale, durante la quale potrebbe scambiare materiale genetico con i virus dell'influenza umana.
Per questo motivo l’attenzione sanitaria del caso rimane molto alta, non soltanto nel Canada, ma anche nel resto del Nord America.