Le costellazioni, quando la scienza incontra il mito

Le costellazioni fin da tempi antichissimi hanno attirato l’attenzione di studiosi, scienziati e popoli, ma dove finisce il loro significato scientifico e dove inizia il mito? Scopriamolo assieme.

Stelle
La sfera celeste e le sue 88 costellazioni

Il cielo e le stelle che ne fanno parte hanno da sempre destato l’interesse dei popoli attraversando trasversalmente tutte le società e attirando l’attenzione di numerosi studiosi.

Nel corso dei millenni i risvolti scientifici dell’astronomia si sono mischiati a miti e legende legate alle stelle e alle costellazioni.

Ma quindi cosa sono le costellazioni?

La sfera celeste è convenzionalmente suddivisa in 88 parti, appunto le costellazioni, con lo scopo di mappare le stelle, ma questi raggruppamenti sono delle entità esclusivamente prospettiche, senza alcun reale significato.

Questo perché in realtà, nello spazio tridimensionale, le stelle che formano una costellazione possono essere molto più distanti di stelle appartenenti a costellazioni diverse, che magari solo apparentemente ci appaiono molto lontane.

Quindi parlare di una costellazione ha senso solo ed esclusivamente dal punto di vista della Terra, cambiando prospettiva cambierebbe anche la loro posizione apparente e questi raggruppamenti non avrebbero più alcun senso.

Nel corso del tempo si sono definite molteplici costellazioni, alcune ufficiose, ovvero allineamenti di stelle che formano semplici figure geometriche, detto asterismo, altre ufficiali, riconosciute dall’Unione Astronomica Internazionale (IAU).

Queste ultime sono 88 e hanno dei confini ben precisi, in modo che ogni punto della sfera celeste appartenga ad una e una sola costellazione.

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Una piccola curiosità: le costellazioni visibili dall’emisfero boreale, ossia quelle visibili al di sopra dell’equatore, essendo legate a quelle tradizionali dell’Antica Grecia, hanno nomi che richiamano figure mitologiche, come Pegaso, Perseo e Andromeda; mentre quelle visibili dall’emisfero australe, essendo state battezzate in età illuministica, hanno nomi spesso legati ad alcune invenzioni più o meno recenti, come Bussola, Bilancia e Compasso.

Di queste 88 già 36 (ad oggi 38 perché la costellazione Nave Argo attualmente è stata divisa in tre differenti costellazioni) erano state battezzate in tempi remoti da Tolomeo (vissuto negli anni 100 d.C.). Poi in tempi più recenti si sono aggiunte delle ulteriori costellazioni per riempire gli spazi vuoti lasciati dai tracciati tolemaici e per aggiungere anche quelle visibili da latitudini al di sotto dell’equatore.

Tra queste ci sono 12 costellazioni che intersecano l’eclittica, ovvero il percorso apparente che compie il Sole nel corso di un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste, e che compongono lo Zodiaco. Le costellazioni dello Zodiaco quindi nel corso di un anno vengono “attraversate” (ricordiamo, solo apparentemente) dal Sole.

Le costellazioni possono essere poi raggruppate secondo due principi. Il primo è un criterio storico e di importanza che le divide in 3 gruppi: il primo è composto dalle costellazioni dello Zodiaco, il secondo è quello delle costellazioni elencate da Tolomeo nel suo “Almagesto” e il terzo invece è formato dalle costellazioni definite in epoca moderna.

Il secondo criterio è invece quello che le suddivide in base alla loro posizione, in questo caso abbiamo quindi le costellazioni boreali, quelle equatoriali e quelle australi.

Miti e leggende legati alle costellazioni

I vari miti e leggende legati quindi alle costellazioni sono stati semplicemente il frutto della fantasia degli antichi che spesso tentavano di spiegare fenomeni astronomici e naturali in base alla posizione delle stelle che a loro sembravano una rappresentazione di eroi e dei che governavano la loro vita e quello che gli accadeva.

Da qui ebbero vita anche le varie storie mitologiche, come quella di Andromeda, sacrificata per essere mangiata da un mostro marino per placare la collera di Poseidone, o quella della costellazione del Leone che rievoca l’uccisione del leone di Nemea.

Con le conoscenze attuali siamo però in grado di capire che la disposizione delle stelle non ci racconta storie leggendarie né influisce sui fatti della nostra vita, comunque il cielo stellato rimane ancora un meraviglioso spettacolo in grado di farci perdere in incredibili fantasie.