Così è la stella luminosa che si trova al centro della splendida nebulosa NGC3132
Il video montato da Meteored è un viaggio, relativamente breve in termini astronomici, di appena 2000 anni luce, in direzione della costellazione australe delle Vele. Lì si trova una vera perla, la nebulosa planetaria NGC3132.
Questo viaggio virtuale di pochi secondi ci fa scoprire una vera perla, ci conduce verso un oggetto celeste di particolare bellezza, una nebulosa planetaria. Questa è designata col numero 3132 del New General Catalog (NGC 3132), ma è anche nota come la nebulosa “Anello del Sud”, per distinguerla da una nebulosa molto simile visibile nei cieli boreali.
Quando gli astronomi nei secoli scorsi con i loro piccoli telescopi per la prima volta osservarono questa tipologia di corpi celesti, la somiglianza della loro forma con le immagini dei pianeti gassosi più grandi, quali Giove e Saturno ad esempio, suggerì il nome di nebulosa planetaria. Oggi sappiamo che con i pianeti non hanno nulla in comune.
La nebulosa NGC 3132 è una delle nebulose planetarie più vicine alla Terra, dicevamo circa 2000 anni luce.
Le immagini ad alta risoluzione spaziale ottenute con potenti telescopi, come quelle ottenute da Hubble e in questo articolo riportate, mostrano appunto una nebulosità, al cui centro splende una stellina molto brillante. Tuttavia, le apparenze possono ingannare!
La vera protagonista e artefice di tanta bellezza non è infatti la stella brillante, ma piuttosto la sua timida e molto più debole compagna, visibile un po’ più in alto a destra sempre dentro la nebulosa (come indicato dalla freccia rossa nella fotografia di sopra).
Ma esattamente cosa stiamo osservando?
Ma cos'è esattamente una nebulosa planetaria? Una nebulosa planetaria è un guscio di polveri e gas emesso da una stella morente, guscio che si sta rapidamente espandendo.
Gas e polveri sono ben visibili alle osservazioni telescopiche in quanto sono illuminati dalla radiazione ultravioletta emessa dalla stella centrale ormai morta, chiamata nana bianca e la cui temperatura superficiale arriva fino ai 100.000 gradi.
La stellina, responsabile della formazione della nebulosa planetaria è una nana bianca, ossia una stella che ha raggiunto gli stadi finali della sua evoluzione ed è “morta” espellendo via gli strati più esterni. Questi strati una volta espulsi continuano ad allontanarsi, rendendo sempre maggiori le dimensioni della nebulosa. E la stella più brillante al centro?
Stelle gemelle: una invecchia mentre l'altra rimane giovane
La stella più brillante al centro della nebulosa è una stella tipo spettrale A (con temperatura superficiale tra 8000 e 10000 gradi Kelvin). Questa stella si trova ancora nella fase più lunga e stabile della sua evoluzione.
Si tratta di una coppia di stelle molto particolare. Sono stelle gemelle, nate contemporaneamente, ma una delle due, la nana bianca, a motivo della sua massa iniziale maggiore ha in un certo senso bruciato le sue tappe evolutive, invecchiando rapidamente e arrivando a morire, mentre la stella gemella, di massa iniziale inferiore ha lentamente vissuto solo una parte della sua vita.
Un giorno, ma tra centinaia di milioni o forse miliardi di anni, anche la stella brillante concluderà la sua vita producendo una sua propria nebulosa, ma tra così tanto tempo che quella ora visibile si sarà magari dispersa nello spazio.
Si, infatti, la nebulosa è proprio un esempio di disseminazione dello spazio interstellare. Il gas e le polveri espulse e formanti il guscio sono ricche di elementi pesanti, chiamati metalli, cioè elementi che sono stati sintetizzati all’interno della stella dalle reazioni di fusione termonucleare.
Attraverso il fenomeno di nebulosa questi metalli diventeranno materia prima per la formazione delle nuove generazioni di stelle, la cui composizione chimica risulterà via via sempre più ricca di metalli.