Corsa per Marte? La Cina promette di arrivarci entro il 2031 e la NASA scommette su una collaborazione con SpaceX
Marte è sicuramente il pianeta più studiato, che riscuote grande interesse in numerose agenzie spaziali. La NASA è in prima linea nello studio del pianeta rosso e per farlo avvierà una collaborazione con SpaceX.
Marte, l’obiettivo di innumerevoli missioni spaziali, continua a destare grande interesse in quasi tutte le agenzie spaziali del mondo. Alla corsa per lo studio e la scoperta di questo pianeta si aggiunge anche la Cina, che punta a raggiungere il pianeta rosso entro il 2031, nel frattempo invece la NASA, che lo ha già raggiunto decenni fa, intrattiene nuove collaborazioni per portare avanti i suoi studi su Marte.
La politica generale dell’agenzia spaziale statunitense è quella del “faster, cheaper, better”, ovvero “più in fretta, a minor prezzo, meglio” negli anni ha spinto sempre più la NASA ad intrattenere collaborazioni con aziende private, in particolare con SpaceX.
Faster, cheaper and better
Nello specifico l’agenzia vorrebbe riportare sulla Terra rocce e campioni di suolo marziano nel minor tempo possibile e al minor prezzo, soprattutto dopo che il piano originale ha visto i costi salire a 11 miliardi di dollari.
A inizio 2025 l’amministratore Bill Nelson ha rilasciato importanti dichiarazioni, a meno di due settimane dal suo ritiro come capo della NASA, cha avverrà in coincidenza con l’insediamento del presidente eletto Donald Trump, che ha già nominato il sostituto di Nelson, il miliardario Jared Isaacman.
Nelson ha dichiarato di aver interrotto il piano originale per il ritorno dei campioni marziani a causa, appunto, dei costi crescenti e del ritardo che avrebbe portato a ricevere questi campioni non prima del 2040.
Per tentare di abbattere i costi e di ottenere questo “assaggio” di Marte lo scorso anno la NASA ha chiesto al settore industriale e ad altri esperti di proporre opzioni migliori per poter garantire l’arrivo sulla Terra entro gli anni 2030 dei campioni già raccolti dal rover Perseverance e attualmente contenuti in tubi di titanio delle dimensioni di un sigaro.
È lo stesso Nelson ad aver dichiarato:
Al momento la NASA sta quindi considerando due diverse opzioni che hanno un costo tra i 6 e i 7 miliardi di dollari (molto inferiore agli 11 del piano originale), mantenendo comunque sia il numero di veicoli spaziali che il numero di lanci.
Il rientro verrà affidato a SpaceX?
La scelta dell’opzione migliore spetterà poi al nuovo capo dell’agenzia, Jared Isaacman che tra le altre cose è già stato in orbita a proprie spese ben 2 volte.
Sempre Nelson specifica:
Dovranno quindi essere effettuati ancora studi di ingegneria che delineeranno i dettagli di ciascuna opzione.
Nel frattempo il rover Perseverance dal suo atterraggio avvenuto nel 2021 ha già raccolto oltre due dozzine di campioni e ne ha ancora altri da raccogliere nel prossimo futuro.
Non ci resta quindi che attendere la decisione della nuova guida della NASA per scoprire in che modo questi campioni verranno portati sul nostro pianeta.