Come vivere 100 anni? Questi sono i 4 fattori chiave individuati di recente dagli esperti

Il numero dei centenari nel mondo è quasi quadruplicato in soli 20 anni. Sebbene la genetica contribuisca alla longevità, i fattori modificabili sono responsabili di oltre il 60% del successo dell’invecchiamento.

longevità
Fattori modificabili che non dipendono dalla genetica sono responsabili di oltre il 60% dell’invecchiamento di successo.

Il numero di centenari in tutto il mondo è aumentato da 151.000 nel 2000 a 573.000 nel 2021. Le persone vivono più a lungo e si prevede che sempre più persone raggiungeranno i 100 anni nei prossimi anni. I centenari sono un esempio di invecchiamento di successo, poiché spesso soffrono di meno malattie croniche e mantengono l’indipendenza nella vita quotidiana fino ai 90 anni. Sebbene la genetica contribuisca alla longevità, i fattori modificabili sono responsabili di oltre il 60% di casi di invecchiamento di successo.

Quali tipi di fattori contribuiscono specificamente a vivere fino a 100 anni?

Per rispondere a questa domanda, un gruppo di scienziati guidati da Zhaoli Dai-Keller e Perminder Sachdev (entrambi dell’Università di Sydney) ha analizzato lo stile di vita e le abitudini di salute dei centenari e quasi centenari (tra i 95 e i 99 anni). La recente revisione comprendeva 34 studi osservazionali pubblicati a partire dal 2000. In una nota per The Conversation, gli autori presentano i 4 fattori chiave che, a loro avviso, contribuiscono ad una longevità estrema.

1- Dieta varia con consumo controllato di sale

I centenari e quasi centenari avevano una dieta equilibrata e variata. I ricercatori anno scoperto che, in media, queste persone consumavano dal 57% al 65% del loro apporto energetico dai carboidrati, dal 12% al 32% dalle proteine e dal 27% al 31% dai grassi. La loro dieta comprendeva alimenti di base (come riso e grano), frutta, verdura e cibi ricchi di proteine come pollame, pesce e legumi, con un consumo moderato di carne rossa.

Questo modello alimentare, simile alla dieta mediterranea, è associato a minori rischi di declino della funzione fisica e di morte. Inoltre, la maggior parte dei centenari preferiva anche una dieta povera di sale. Coloro che consumavano una maggiore quantità di sale avevano un rischio 3,6 volte maggiore di compromissione della funzione fisica rispetto a coloro che non avevano una preferenza per il sale.

2- Minor consumo di farmaci

I centenari non sono esenti da malattie croniche, ma tendono a svilupparle molto più tardi rispetto alla media degli adulti. Più della metà delle persone coinvolte nello studio ha manifestato problemi comuni come ipertensione (pressione alta), demenza o declino cognitivo.

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Oltre il 75% dei centenari e quasi centenari che hanno partecipato allo studio viveva in zone rurali.

Gli scienziati hanno scoperto che le persone che hanno partecipato allo studio assumevano una media di farmaci ridotta. I farmaci più comunemente usati includevano farmaci per la pressione sanguigna e farmaci per malattie cardiache. Anche se il tipo o la quantità di farmaci prescritti potrebbe non essere sotto il controllo del paziente, è importante che i medici prescrivano i farmaci solo quando necessario, informino pienamente i pazienti sui benefici e sui rischi e rivedano periodicamente i piani di trattamento.

3- Dormire bene

La qualità e la quantità del sonno influenzano il sistema immunitario, gli ormoni dello stress e le funzioni cardiometaboliche, come l’obesità, l’ipertensione e il diabete. Dormire bene è associato ad una vita più lunga e ad un ridotto rischio di malattie croniche. Il 68% dei centenari, infatti, è soddisfatto della qualità del proprio sonno. La durata ottimale del sonno è compresa tra le sette e le otto ore per notte. Alcuni suggerimenti per dormire meglio sono: mantenere una routine del sonno regolare, creare un ambiente riposante, fare attività fisica regolare e gestire lo stress.

4- Ambiente di vita

Oltre il 75% dei centenari e quasi centenari che hanno partecipato allo studio viveva in zone rurali. Questo modello si riflette nelle “zone blu”, aree note per la loro alta concentrazione di centenari, come Okinawa in Giappone, la Sardegna in Italia, la penisola di Nicoya in Costa Rica e Ikaria in Grecia. Ciò può essere in parte correlato alla connessione tra natura, salute e benessere.

Altri fattori importanti

Gli autori commentano in The Conversation di non aver analizzato tutti i fattori legati allo stile di vita associati alla longevità. La ricerca mostra anche che non fumare, evitare l’alcol o bere moderatamente, rimanere fisicamente attivi e mantenere le connessioni sociali sono tutti fattori importanti per aumentare le possibilità di una persona di vivere fino a 100 anni.

Riferimento alla notizia:

Dai, Z., Lee, S.Y., Sharma, S. et al. A systematic review of diet and medication use among centenarians and near-centenarians worldwide. GeroScience (2024). https://doi.org/10.1007/s11357-024-01247-4