Clima, gli ultimi quattro mesi sono stati "eccezionalmente caldi"

Da giugno a settembre, un record di temperatura dopo l'altro: conferme anche dal sistema europeo Copernicus. "Gli ultimi quattro mesi sono stati eccezionalmente caldi". Intanto, sulle Alpi si riducono sempre più le temperature sotto zero.

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Settembre 2019 è stato il quarto mese di fila con record di temperatura a livello globale.

Pochi giorni fa, il sistema europeo di rilevazioni satellitari Copernicus ha pubblicato i dati climatici di settembre, annunciando che nel settembre del 2019 sono state registrate temperature da record a livello globale. Ne abbiamo parlato in questo articolo, pochi giorni fa.

Non è però l'unico dato da tenere d'occhio: settembre è stato un mese da record, ma anche agosto, luglio e giugno 2019 (con i record "pazzeschi" toccati in Francia) lo erano stati. In sostanza, sono ormai quattro mesi di fila che le temperature medie si piazzano ben al di sopra della media, rompendo record.

Ultimi 4 mesi del 2019: "eccezionalmente caldi nel pianeta"

"In tutto il globo gli ultimi quattro mesi sono stati eccezionalmente caldi" si legge nel comunicato di Copernicus. Giugno 2019 è stato il più caldo di sempre, almeno da quando vengono raccolti dati, seguito poi dai mesi di luglio e agosto.

Paragonato al periodo di riferimento climatologico trentennale, dal 1981 al 2010, il settembre del 2019 risulta di 0,57 gradi al di sopra della media.

Temperature sopra la media sono state registrate a settembre negli USA centrali ed orientali, nell'altopiano della Mongolia, in parte dell'Artico. Nel continente europeo le temperature sono state sopra la media in buona parte del territorio. Ed il mese di ottobre potrebbe continuare su questo trend. Proprio nei giorni scorsi si registravano massime ben al di sopra della media del periodo in Italia ed altre aree d'Europa, una situazione che è durata per diversi giorni.

Secondo Jean-Noel Thepaut, direttore di Copernicus, le ultime registrazioni di temperature sono "un allarmante promemoria sulla natura a lungo termine del riscaldamento globale" e le continue emissioni di gas serra nell'atmosfera porteranno a nuovi record di temperatura nel prossimo futuro.

Intanto sulle Alpi fa sempre più caldo: ghiacciai in ritirata

Intanto i dati del CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, mostrano una situazione allarmante anche per l'arco alpino. Sulle Alpi si stanno riducendo sempre più i giorni "sottozero": in alta quota, tra i 1.500 metri ed i 2.500 metri, dagli anni '70 ad oggi i giorni con temperature minime sotto lo zero sono calati del 10%.

Nell'estate appena finita, lo abbiamo riportato nei nostri articoli, in occasione delle ondate di calore che hanno interessato l'Italia e l'Europa si sono registrate minime sopra gli zero gradi anche alle quote più alte, sopra i quattromila metri. Gli effetti sui ghiacciai alpini sono evidenti, con una rapidissima riduzione.

A settembre è scattato l'allarme per il possibile distacco del fronte del ghiacciaio del Planpincieux, mentre è pieno di evidenze sulla rapida riduzione delle superfici ghiacciate alpine. Un serissimo problema per il futuro dei nostri fiumi e per la disponibilità idrica di queste zone.