Clima, giugno più caldo di sempre a livello globale: "com'è possibile se in Italia ha fatto più fresco?"
I dati climatici sull'inizio del giugno 2023: è il più caldo di sempre. Ma in Italia alcune persone mettono in dubbio i dati: "ha fatto più fresco". Ecco perché i dati climatici, che sono medie calcolate su ampie aree geografiche, possono creare perplessità scontrandosi con la nostra percezione.
Gli ultimi dati climatici hanno sorpreso molti: "il mondo ha appena vissuto l'inizio di giugno più caldo mai registrato", ha affermato Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus Climate Change Service, e secondo i dati dell'ERA5, la rianalisi atmosferica di quinta generazione del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), la temperatura media globale dell'aria superficiale durante i primi giorni del mese di giugno 2023 è stata la più alta mai registrata durante questo mese, come abbiamo spiegato in questo articolo.
In Italia molte persone sono rimaste sorprese da questi dati, mostrando perplessità perché tra maggio e giugno le temperature nel paese sarebbero state più fresche. Molte persone hanno commentato sulle reti sociali l'articolo pubblicato su Meteored, che riproponiamo qui sopra, scrivendo alla redazione e lamentandosi dell'articolo. C'è chi scrive "impossibile, a giugno ha piovuto molto e ha fatto più fresco della media", chi parla di dati errati, chi mostra perplessità in modo ironico.
Non è la prima volta che questo accade: succede anche in altri paesi del mondo. Quando i dati globali parlano di un mese più secco o più caldo della media, e a livello locale si è vissuta la situazione opposta, le persone tendono ad essere perplesse.
Giugno più caldo di sempre? Un concetto da tenere presente: si parla di media
Il fatto è che quando si parla di dati climatici, si utilizza il concetto di media, una media riferita ai dati climatici di tutto il pianeta, o di una certa area geografica, (un'area che è però sempre molto più grande rispetto al luogo in cui si vive).
I dati sulle temperature di inizio giugno di cui parla lo studio, si riferiscono alle temperature medie di tutto il pianeta. Significa che in media, in tutto il mondo, ha fatto più caldo rispetto al normale. È una media, quindi ci sono state molte zone della Terra con temperature più calde, ma questo non esclude che in altre i valori siano stati più bassi.
Il fatto che in Italia siano state settimane leggermente più fresche, non mette assolutamente in dubbio i dati sulla media globale.
La percezione rispetto al passato, ed i dati registrati
C'è poi un altro errore che si fa quando si basa una osservazione climatica sulla percezione personale, e non su quello che registriamo con gli strumenti. Gli ultimi anni sono stati i più caldi da quando realizziamo registrazioni, quindi se queste ultime settimane ci sono sembrate fresche...in realtà sono state più fresche rispetto agli ultimi anni, che erano già di per sé i più caldi della storia.
Caldo intenso in arrivo: "normale, è estate"
Intanto, i modelli meteo confermano per i prossimi giorni una fase di caldo intenso con l'arrivo della prima ondata di caldo dell'estate 2023. Anche in questo caso arrivano a Meteored alcuni commenti, critici ed ironici. "Chiaro, siamo quasi a luglio", si legge in un commento.
I dati climatici mostrano però da anni una tendenza all'aumento delle fasi di caldo intenso in Italia ed Europa. Il caldo intenso in estate sta aumentando, con episodi di alte temperature più frequenti e più duraturi.
Anche in questo caso, sono i dati registrati grazie ad anni ed anni di osservazioni scientifiche che ci danno questa informazione, che non è quindi basata sulla percezione personale, ma su un rigoroso studio scientifico del nostro clima.