I fiori "invadono" l'Antartide: perché non è una buona notizia?
Una rivista specializzata pubblica i risultati di un'indagine sulla fioritura accelerata delle specie autoctone nel "continente bianco". Ecco cosa è stato scoperto e perché è preoccupante.
La rivista Current Biology ha pubblicato lunedì 14 febbraio i risultati di un'indagine condotta da un gruppo di scienziati delle università italiane dell'Insubria e di Torino e del British Antarctic Survey. Lo studio documenta l'accelerazione della presenza e della fioritura di Deschampsia antarctica (D. antarctica) e Colobanthus quietensis (C. quitensis), le due specie autoctone di angiosperme antartiche, presenti sull'isola di Signy nell'arcipelago delle Isole Orcadi, a sud dell'Antartide, nel decennio tra il 2009 e il 2018.
L'andamento del riscaldamento dell'aria in questa regione, ripreso dopo l'evento climatico del 2012 caratterizzato da un forte raffreddamento —secondo l'ipotesi sviluppata da questi ricercatori— ha determinato una dinamica vegetale in cui predomina l'espansione di queste piante. I dati del campionamento a Signy rivelano che tra il 1960 e il 2009, la D. antarctica ha aumentato il numero di siti di occorrenza da 147 a 300, mentre solo tra il 2009 e il 2018 questa cifra è praticamente raddoppiata, raggiungendo 635. La C. quietensis nel decennio dal 2009 è stata rilevata in 54 siti, a differenza di quanto accaduto tra il 1960 e il 2009, quando passò da 26 a 35 siti.
Quando si esprimono questi dati in metri quadrati (m²), e tenendo conto che un esemplare di D. antarctica occupa 0,01 m² e uno di C. quietensis solo 0,005 m², è notevole che a Signy, per il periodo di studio tra il 2009 e il 2018, il primo ha aumentato di 346 m² l'area occupata mentre C. quintes da parte sua nel 2018 è arrivata a occupare 10,7 m², in contrasto con i 2,23 m² che occupava nel 1960.
Perché aumentano i fiori in Antartide?
La diminuzione delle colonie di leoni marini in quest'area, che si stima sia avvenuta a causa della mancanza di cibo disponibile, sembra contribuire alla rapida espansione di queste piante negli ultimi anni. Ma questa non è l'unica causa del fenomeno.
Tenendo presente che l'attività umana nel "continente bianco" è regolata dal Sistema dei Trattati Antartici, oggi si può dire che si tratta dell'ambiente più puro del nostro pianeta, in cui l'impatto antropico è praticamente nullo. Tuttavia, il comportamento delle specie botaniche autoctone mette in guardia sul costante aumento della temperatura nell'ultimo decennio in Antartide, una regione che inevitabilmente fa parte dell'ambiente terrestre.
Questa “esplosione” di colori è preoccupante
La fioritura accelerata che sta avvenendo in Antartide provocherà cambiamenti nell'acidità del suolo, e quindi nella sua composizione chimica. Ciò avrà conseguenze sulla crescita dei licheni -organismi viventi che spesso possono essere utilizzati come bioindicatori- e influenzerà il microbiota del luogo. Questi cambiamenti, insieme alla scomparsa del permafrost, potrebbero lasciare il posto a modificazioni accelerate nei fragili ecosistemi antartici.
Numerose indagini indicano il riscaldamento globale come la causa dei drastici cambiamenti che stanno avvenendo nel continente più meridionale. La perdita irreversibile di biodiversità dovuta alla migrazione di alcune specie e la rapida espansione di altre, e la conseguente alterazione degli equilibri dell'ecosistema, sembra aver iniziato a pesare su questa remota regione. Solo una visione (e azione) globale dei fenomeni che interessano il pianeta oggi ci permetterà di preservarlo così bello come lo conosciamo oggi per le generazioni future. Quello che sta accadendo in Antartide è un avvertimento che non dobbiamo ignorare.