Cile: un aereo ha catturato immagini incredibili di due galassie!
L'aereo-telescopio della NASA (SOFIA) dice addio al Cile dopo la sua missione di successo nell'emisfero sud. Il 18 marzo è arrivato alla sua base operativa temporanea, a Santiago del Cile, per osservare gli oggetti celesti che possono essere visti solo da queste latitudini.
Per la prima volta, venerdì 18 marzo, il più grande aereo telescopio del mondo è atterrato in Cile. La NASA e il suo partner di missione SOFIA, l'Agenzia Spaziale Tedesca (DLR), hanno deciso di prendere il Cile come base operativa per le loro esplorazioni spaziali in questo emisfero. L'aereo, un Boeing 747 all'avanguardia dotato di un telescopio in grado di osservare l'intero spettro infrarosso, ha segnato così la sua prima visita in Sud America.
Questa missione aveva un obiettivo strategico: nei suoi sette voli scientifici notturni di 10 ore, SOFIA si è concentrata sulla Grande Nube di Magellano e sulla Piccola Nube di Magellano, due galassie legate gravitazionalmente alla Via Lattea che, secondo l'agenzia spaziale statunitense, potrebbero fondersi con la nostra galassia tra diversi miliardi di anni. Nel suo breve sorvolo, il telescopio ha studiato principalmente questi gruppi stellari poiché sono facilmente osservabili dal Cile. Il team, composto da 20 persone, tra astronomi e ingegneri, ha utilizzato un unico strumento nella propria missione, il Far Infrared Field Imaging Spectrometer, noto anche come FIFI-LS, installato a bordo di SOFIA per osservare diversi bersagli celesti critici del sud emisfero.
Con osservazioni astronomiche su piccola scala della Grande Nube di Magellano, gli scienziati potrebbero capire meglio come si sono formate le stelle nell'universo primordiale, spiega la NASA. Le immagini ottenute saranno fondamentali per creare la prima mappa del carbonio ionizzato in questa galassia.
Addio SOFIA: Missione compiuta!
Lo scorso giovedì 31 marzo si è conclusa con successo la missione SOFIA (acronimo di Stratospheric Observatory For Infrared Astronomy), che è riuscita a catturare immagini uniche delle galassie vicine. "Abbiamo visto diversi oggetti, ma l'obiettivo principale era completare una mappa dell'emissione nell'infrarosso continuo della Nube di Magellano (...) e la cosa più importante è che si tratta di un programma guidato dalla professoressa Mónica Rubio dell'Università del Cile", ha commentato. Il dottor Edmond Harmon, capo della missione.
Harmon ha anche commentato che esiste la possibilità che l'aereo torni in Cile tra giugno o luglio, ma la decisione finale sarà presa dalla NASA nelle prossime settimane. Il Cile è famoso per avere i cieli più privilegiati del mondo: nel suo territorio si trovano i migliori radiotelescopi, con i quali si osservano i corpi celesti nello spazio profondo. Quindi è molto probabile che continuerà ad essere la base operativa di SOFIA nell'emisfero sud. Le immagini ottenute saranno disponibili entro pochi mesi sul sito ufficiale della NASA.