Cambiamenti climatici, ecco come cambierà la mortalità per temperature estreme in Italia da oggi al 2050
I cambiamenti climatici influenzano la mortalità da temperature non ottimali, con effetti opposti. Aumenta la mortalità per il caldo, ma cala per il freddo. Qual è il bilancio fra questi due aspetti, e cosa succederà in futuro?

Ogni anno nel mondo si verificano milioni di morti premature legate a temperature estreme. La maggior parte sono imputabili non al caldo ma al freddo, il rapporto tra freddo e caldo è di circa 9:1. Tuttavia negli ultimi anni la situazione sta cambiando, soprattutto in conseguenza delle ondate di calore estive.
La domanda chiave dunque è: cosa succederà in futuro con i cambiamenti climatici? Aumenteranno le morti dovute al caldo? In quali aree geografiche? E quante se ne salveranno per via del minor freddo?
Le cause: il paradosso delle temperature estreme
Nell’immaginario comune la causa della mortalità da temperature estreme è il colpo di calore nel caso del caldo e l’assideramento per il freddo.
Nella realtà le cose stanno diversamente, infatti si parla più correttamente di eccesso di mortalità legata a temperature non ottimali.
Queste situazioni causano problemi di salute indiretti specie in soggetti fragili, accentuando ad esempio malattie cardiovascolari, respiratorie, renali o metaboliche. Persone che, senza queste forzanti, sarebbero vissute ancora anche anni.
Esiste, in letteratura medica, una specifica curva a U che definisce l’ottimale termico, il punto in cui il rischio di morte è minimo. Punto che cambia secondo le zone climatiche. Per esempio a Londra è 18°C, a Pechino 25°C.
A temperature inferiori o superiori all’ottimo, il rischio mortalità cresce. La popolazione infatti si adatta sia fisiologicamente che nel modo di vivere, di costruire e climatizzare le case e nelle abitudini
Le cose stanno cambiando
L'aumento delle temperature globali aumenta il rischio di decessi legati al caldo, ma riduce il rischio di decessi legati al freddo. Per valutare l’incidenza reale dei cambiamenti climatici sulla mortalità da temperature non ottimale occorre fare un bilancio fra questi due aspetti. Attualmente, la riduzione dei decessi legati al freddo ha leggermente superato l'aumento di quelli legati al caldo.
According to this study, countries in blue will see a significant reduction in the national death rate due to non-optimal temperatures by 2050, while countries in dark red will see a major increase by then. Generally the trends are amplified in most nations for 2100. pic.twitter.com/9TEBMOrxUQ
— Ryan Katz-Rosene, PhD (@ryankatzrosene) April 8, 2025
Uno studio pubblicato su Lancet da Qi Zhao e altri ricercatori ha analizzato la distribuzione e l'andamento dei decessi correlati alle temperature dal 2000 al 2019. Risulta così che i decessi correlati al caldo sono aumentati negli ultimi decenni, ma il numero di decessi correlati al freddo è diminuito in modo maggiore.
Il calo non può essere attribuito interamente ai cambiamenti climatici, entrano in gioco anche fattori socioeconomici e sanitari.
Cosa succederà in futuro?
Come cambieranno le cose dipende naturalmente da quanto aumenteranno le temperature globali. Ormai persi gli 1.5°C, riusciremo almeno a stare entro i +2°C sul periodo preindustriale o finiremo a +3°C o perfino oltre? Inoltre, quanto si riuscirà ad adattarsi e a prevenire con misure socio sanitarie l’impatto dell’aumento delle temperature?

A questi dubbi ha cercato di dare risposta Human Climate Horizons (HCH), una collaborazione tra il Climate Impact Lab e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, che ha realizzato una mappa degli scenari climatici futuri in tutto il mondo. Il risultato è molto articolato con grandi differenze globali.
Il caldo estremo aumenterà i decessi nelle zone tropicali, in particolare in Medio Oriente e nell'Asia meridionale. Viceversa, in molti paesi, specie ad alte latitudini, si prevede un calo dei tassi di mortalità.
I ricercatori stimano che in Spagna si registrerà un lieve calo dei decessi fino a +2 °C, ipotizzati al 2050, dopodiché si avrebbe un aumento netto. In Sudafrica e Brasile, si avrebbe un calo fino al 2050, ma i decessi sono in aumento entro la fine del secolo.
Scenari in Italia
Per l’Italia al 2050 si registrerebbe un calo di mortalità per temperature non ottimali di -5.6 decessi ogni 100000 abitanti, ma al 2090 l’effetto benefico del minor freddo viene superato dall’aumentare del caldo estremo e la mortalità salirebbe a +1.34 per 100000 abitanti.
Secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine e condotto dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, i cambiamenti climatici potrebbe causare un aumento notevole delle morti dovute al caldo eccessivo in tutta Europa, con l'Italia tra i paesi più colpiti.
Le stime indicano un tasso medio di mortalità per caldo di 191,3 ogni 100.000 abitanti, fra più alti in Europa, ed entro il 2099 le morti per caldo potrebbero aumentare di ben 2,3 milioni, con città italiane come Roma, Napoli e Milano tra le più a rischio.
Riferimenti della notizia
Global, regional, and national burden of mortality associated with non-optimal ambient temperatures from 2000 to 2019: a three-stage modelling study, Zhao, Qi et al. The Lancet Planetary Health, Volume 5, Issue 7, e415 - e425
How many people die from extreme temperatures, and how this could change in the future. OurWorldInData, https://ourworldindata.org/part-two-how-many-people-die-from-extreme-temperatures-and-how-could-this-change-in-the-future