L'enorme e sorprendente cratere formato da un meteorite caduto sulla Terra circa 50.000 anni fa in Arizona
Nel corso dei millenni i vari pianeti del nostro sistema solare sono stati colpiti ripetutamente da altri corpi celesti, anche la nostra Terra. Nel caso del nostro pianeta molti di questi, troppo piccoli, si sono disintegrati nell’attraversare la nostra atmosfera ma non tutti, come quello precipitato in Arizona.
La Terra, così come gli altri pianeti del nostro sistema solare, porta i segni di un passato tutt’altro che tranquillo. Il Sole, al centro di tutto il nostro sistema planetario, attrae e porta a ruotargli attorno oltre ai corpi maggiori, come i ben noti 8 pianeti, anche una moltitudine di corpi minori. Oggetti celesti di piccola dimensione che però possono diventare pericolosi per i delicati equilibri dei vari pianeti.
Gli impatti astronomici possono essere devastanti
L’estinzione dei dinosauri, o perlomeno la causa che al momento riteniamo più probabile, ci racconta di come questi corpi celesti minori possano essere addirittura letali per alcune forme di vita. Infatti la teoria più accreditata vede come causa dell’estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene proprio l’impatto di un asteroide nel Golfo del Messico 66 milioni di anni fa.
La caduta di questo oggetto sul nostro pianeta portò dei cambiamenti ambientali tali da portare all’estinzione di numerose specie, non solo dei dinosauri.
Dalla sua formazione, oltre 4 miliardi di anni fa, la Terra è entrata più e più volte in contatto con asteroidi e meteoriti. La maggior parte di questi, se di modeste dimensioni, finiscono per distruggersi completamente o quasi nell’attraversare la nostra atmosfera. Alcuni però, i più massivi, riescono a penetrare e questi sono in grado di lasciare cicatrici indelebili.
È questo il caso del cosiddetto Meteor Crater, un cratere largo circa 1,2 km e profondo 170 metri, con un bordo rialzato che arriva ad un’altezza di 45 metri rispetto al terreno circostante, che si trova in Arizona, negli Stati Uniti. Questa enorme cavità è stata formata dall’impatto di un asteroide di circa 46 metri di diametro precipitato sulla Terra quasi 50.000 anni fa.
Si tratta del primo cratere meteorico terrestre di cui si sia accertata l’origine. Successivamente la lista di “cicatrici astronomiche” del nostro pianeta è arrivata a quasi 200 elementi.
In precedenza questo enorme cratere era stato ritenuto di origine vulcanica o dovuto all’esplosione di gas sotterranei, solo nel XX secolo, grazie agli studi del geologo Daniel Moreau Barringer prima e del geologo Eugene Shoemaker dopo, si ottennero le prove della vera origine di questa cavità, ovvero quella dell’impatto astronomico.
Un impatto dalla violenza incredibile
L’impatto di questo asteroide è stato devastante, si stima che l’energia da esso sviluppata sia stata oltre 600 volte quella della bomba di Hiroshima.
Ai tempi della sua formazione, durante il Pleistocene, l’altopiano del Colorado era decisamente meno caldo e più umido di come si presenti ai giorni d’oggi, ed infatti il fondo del cratere in passato ha ospitato un lago ormai prosciugato.
Vista la violenza dell’impatto i frammenti del meteorite originario sono ricaduti in un raggio di oltre 10 km.
Questo è sicuramente uno dei crateri meteoritici più imponenti e caratteristici del nostro pianeta, ma anche la Luna e gli altri pianeti del nostro sistema solare presentano segni simili che ci raccontano di un passato tumultuoso e dal cui studio possiamo ricavare notevoli informazioni sul nostro passato ma anche spunti su cui riflettere per il nostro futuro.