Alluvioni, è maltempo da cambiamenti climatici? Ecco perché questi cicloni scaricano sempre più pioggia

Alluvioni a ripetizioni in Emilia Romagna e in altre regioni italiane. Si susseguono depressioni mediterranee simili a eventi alluvionali storici, ma sembrano sempre più violenti. Qual è il ruolo dei cambiamenti climatici? L'analisi del team di climatologi e scienziati ClimaMeter ne da la risposta, ed è sorprendente.

Oltre all'esondazione dei fiumi, molti danni sono avvenuti in garage e cantine seminterrati e in sottopassaggi, elementi da ripensare anche in base al piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Tante le automobili irrimediabilmente danneggiate, non solo quelle elettriche ma anche le termiche subiscono danni irreparabili se sommerse.

Due alluvioni in Emilia Romagna nell’autunno 2024, dopo che era stata flagellata nel maggio 2023. Poi alluvioni autunnali hanno colpito il ponente ligure, la Calabria, la Sicilia, alcune aree della Toscana. A queste si aggiungono allagamenti e danni vari da temporali per esempio in Lombardia, Veneto, Marche.

I cicloni mediterranei autunnali sono sempre più esistiti, ma la domanda sorge spontanea: a parità di situazione meteo, le precipitazioni sono in aumento?

L’analisi di ClimaMeter

Climameter è un sito internet gestito da un gruppo di scienziati che cerca di comunicare correttamente i cambiamenti climatici. Fra le attività, quella di dare una risposta rapida ai media e al pubblico subito dopo eventi meteo estremi. Alluvioni, tempeste, ondate di caldo, ecc. vengono analizzate con metodo scientifico e con appositi modelli, e i risultati messi subito a disposizione, in attesa comunque di essere approfonditi e pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

Riguardo i recenti eventi, un gruppo di scienziati tra cui Erika Coppola dell’ICTP, Flavio Pons dell’IPLS, ente di ricerca Francese, Tommaso Alberti dell’INGV italiano, e Davide Faranda del CNRS francese, ha studiato le recenti alluvioni italiane per capire in che misura il cambiamento climatico abbia amplificato i fenomeni estremi osservati.

Gli eventi analizzati

Il team di ricercatori ha preso in considerazione l’ondata di maltempo che ha colpito l'Italia nordoccidentale, Emilia Romagna, ma anche Francia meridionale. La più colpita è stata l’Emilia Romagna, la città di Bologna ha avuto precipitazioni di oltre 160 mm in 12 ore, valore che può sembrare basso rispetto ai 200-300 mm di eventi della Liguria di qualche giorno prima, ma che per la climatologia e geografia del capoluogo emiliano romagnolo sono da evento storico e notevolmente impattanti sul territorio.

Sono esondati i torrenti Ravone, che scorre sotto alcuni quartieri della città, tombato oltre un secolo fa, il Savena, Zena e il fiume Idice. A Cadelbosco di Sopra (RE), i residenti sono stati evacuati dopo l'esondazione del torrente Crostolo, un affluente del fiume Po in piena e che faticava a riceve l’acqua.

Forti temporali e piogge torrenziali hanno causato inondazioni anche in Liguria e Toscana, piogge intense sono state registrate anche in Campania, Puglia, Basilicata, nubifragi da evento estremo poi in Calabria e in Sicilia

Secondo gli autori, le anomalie della pressione a livello del mare ha mostrato un’importante anomalia negativa (ciclonica) di 2 hPa sul Mediterraneo centrale, con temperature notevolmente più alte della media sull'Italia, fino a 3 °C e soprattutto sui mari, fino a 1,5 °C.

Cosa dice l’IPCC

Il 6° rapporto di valutazione (AR6) del gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), nel volume 1 sulla scienza del clima afferma che variabilità e gli estremi del ciclo dell'acqua sono destinati ad aumentare più rapidamente della variazione media e nella maggior parte delle regioni tropicali ed extratropicali.

La frequenza e l'intensità delle precipitazioni estreme sono probabilmente aumentate nella maggior parte delle zone terrestri, tra cui l'Europa e nel Mediterraneo, e aumenteranno in futuro in relazione all’entità del riscaldamento.

Il rapporto sottolinea che l'impatto dei cambiamenti climatici sulle tempeste in Europa aggravato dall'innalzamento del livello del mare.

L’analisi e i risultati di ClimaMeter

Il metodo di analisi adottato dagli autori del report si basa sul confronto con eventi meteorologici simili osservati in passato.

Il team ha confrontato eventi come quello di ottobre 2024 con dati storici, osservando come queste ciclogenesi si sono evolute tra il periodo 1979-2001 e quello più recente, dal 2001 al 2023.

Depressioni come quella del 19 ottobre 2024, associata a un fiume atmosferico, secondo il team ClimaMeter scaricano mediamente 10 mm in 24 ore più che in passato.

Oggi, concludo Flavio Pons e i suoi colleghi, eventi simili portano in Italia fino a 10 mm di pioggia in più al giorno e venti più forti di circa 6 km/h rispetto al passato.

Questa differenza, affermano, non può essere spiegata solo dalla normale variabilità del clima, ma suggerisce un'influenza concreta del riscaldamento globale

Inoltre aumentano le precipitazioni in alcune aree urbane come Bologna, Palermo e Genova dove si registra un aumento delle piogge medie giornaliere di circa 3 mm rispetto al passato, effetto amplificato dall’aumento delle temperature e dalle variazioni nei cicli climatici naturali.

In pratica, ciò suggerisce che a questo evento ha contribuito il cambiamento climatico antropico, con un contributo della variabilità naturale.

Conclusioni: I cambiamenti climatici sono già qui.

Gli esperti di ClimaMeter concordano che eventi estremi come le recenti alluvioni sono resi più intensi dal cambiamento climatico. Aumentano infatti sia l‘intensità delle precipitazioni che quella dei venti durante i cicloni mediterranei, un trend che difficilmente cambierà senza azioni concrete per rallentare il riscaldamento globale.

Riferimento allo studio:

Coppola, E., Pons, F., Alberti, T., Portal, A., & Faranda, D. (2024). Italy Multiple Floods Mostly Strengthened by Human-driven Climate Change. ClimaMeter