Alla scoperta della "Podarcis raffonei", la rarissima lucertola delle Eolie
Le isole minori rappresentano degli ecosistemi ancora incontaminati che, se ben conservati, possono riservare delle incredibili sorprese, dal punto di vista naturalistico. L’arcipelago vulcanico delle Eolie ne è un esempio.
Le isole minori rappresentano degli ecosistemi ancora incontaminati che, se ben conservati, possono riservare delle incredibili sorprese, dal punto di vista naturalistico. L’arcipelago vulcanico delle Eolie ne è un esempio. Proprio qui, in queste isole, lontane dalla terra ferma, si sono conservate delle specie di animali endemiche, molto particolari.
Una di queste è senza ombra di dubbio la Podarcis raffonei, meglio nota come lucertola delle Eolie. Si tratta di una specie endemica esclusiva delle Isole Eolie. Attualmente è presente in sole quattro stazioni geograficamente isolate tra loro. Le aree in cui vive sono: l’isola di Vulcano (in particolare la zona di Vulcanello), e tre piccoli isolotti: Strombolicchio, La Canna di Filicudi e lo Scoglio Faraglione di Salina.
L’esemplare di Strombolicchio
Gli esemplari presenti a Strombolicchio sono una cinquantina circa e sono sopravvissuti nel tempo nonostante il bombardamento della parte sommitale del piccolo isolotto, avvenuta a fine Ottocento, per la realizzazione del faro. Questi esemplari che vivono a Strombolicchio sono di taglia maggiore rispetto alle altre popolazioni e sono caratterizzati da un colore più scuro.
Questa lucertola somiglia alla lucertola siciliana e, come lei, raggiunge la lunghezza massima di 25 cm compresa la coda. La differenza sta nella colorazione che è di un verde più scuro nella lucertola delle Eolie.
Perché è a forte rischio estinzione?
La lucertola delle Eolie è uno dei vertebrati più minacciati di estinzione del territorio italiano, e sicuramente il primo tra i rettili, è stata inclusa tra le specie criticamente minacciate (CR) nella Lista Rossa dell’IUCN.
Purtroppo la maggior parte delle popolazioni sarebbero andate incontro, in epoca verosimilmente recente, a locali estinzioni per effetto dei processi di esclusione competitiva che si sono verificati a seguito della colonizzazione dell’arcipelago da parte della lucertola campestre, Podarcis siculus.
La competizione con la lucertola campestre, proveniente dalla terra ferma e giunta sulle isole attraverso il traffico marittimo, rischia seriamente di minacciare la specie, rappresentando un pericolo molto concreto.
L’areale dove resiste la specie
L'areale attuale di questa specie è ristretto alle isole Eolie, ed è frazionato in quattro stazioni isolate e relativamente distanti tra loro, situate in aree frammentate dell'isola di Vulcano (in particolare la zona di Vulcanello) e su tre piccoli isolotti: Strombolicchio (scoglio dell'isola di Stromboli), La Canna (Filicudi) e Scoglio Faraglione (Salina).
Si ritiene che un tempo l’area dove viveva la lucertola delle Eolie fosse ben più ampio dell'attuale e che abbracciasse l'intero arcipelago eoliano. Esso si sarebbe progressivamente ridotto per la competizione con la comune lucertola campestre (Podarcis sicula), introdotta probabilmente dall'uomo intorno al 7.000 A.C. Le due specie attualmente convivono solo sull'isola di Vulcano.
Nelle stazioni di Vulcano popola habitat di macchia arbustiva. Sullo scoglio di Strombolicchio occupa le aree sommitali dove la vegetazione è più densa, mentre sullo scoglio de La Canna la specie si è adattata a vivere su substrati rocciosi con scarsa copertura vegetale.