Alla scoperta del cosiddetto "pesce vampiro" presente anche sul Mediterraneo
Questo pesce, definito anche come “pesce vampiro”, è un parassita. Non dispone di mascella nè di ossa e il suo corpo è simile a quello dei serpenti, fatto di cartilagine. Assomiglia, come fisionomia, all’anguilla.
La lampreda è un pesce che vive sia in acqua dolce che salata. Sembra essere comparsa sulla Terra più di 500 milioni di anni fa, e la sua conformazione è rimasta pressoché invariata da allora.
Questo pesce, definito anche come “pesce vampiro”, è un parassita. Non dispone di mascella nè di ossa e il suo corpo è simile a quello dei serpenti, fatto di cartilagine. Assomiglia, come fisionomia, all’anguilla.
Le prime tracce di questi animali risalgono a più di 500 milioni di anni fa, quando la superficie terrestre era coperta per la maggior parte di acqua e non esistevano ancora animali terrestri.
La conformazione delle lamprede si è conservata nel tempo. Basti pensare che ancora oggi questo animale non dispone di mascella, né ossa e presenta un corpo cartilagineo serpentinato.
Le caratteristiche uniche di questo pesce
Una delle sue principali caratteristiche è la sua bocca a ventosa dalla forma circolare, con denti aguzzi e lingua affilata. Fin dalla sua origine la lampreda si è distinta per essere un parassita.
Ma oggi la presenza dell’uomo e l’inquinamento di fiumi e mari sta mettendo a rischio la sua tanto lunga sopravvivenza. Visto il suo aspetto poco rassicurante sulla lampreda sono nate tantissime leggende, alcune nate durante il periodo medioevale.
Tra le tante si credeva un tempo che avessero nove occhi. I successivi studi scientifici hanno poi sfatato ogni insinuazione errata. Gli occhi sono due e che le restanti aperture circolari in fila altro non sono che le branchie.
La lampreda è presente anche in Europa?
La lampreda è distribuita in diverse aree dell’Europa, a cominciare dall’Atlantico settentrionale, e nella zona nord-occidentale del Mediterraneo, vicino le coste francesi.
In Italia la lampreda è maggiormente diffusa lungo le foci dei grandi fiumi che sfociano sul Tirreno. Ma la si trova anche in prossimità della foce del Po, ed in altre aree dell’Adriatico.
La lampreda, invece, non è presente invece nel Mediterraneo centro-orientale, nel mar Nero, nel mar Caspio e nei rispettivi sistemi fluviali, incluso il Danubio.
Pesce parassita
La lampreda di mare è un vero e proprio parassita. Può attaccare benissimo pesci e mammiferi di grande taglia come foche, delfini, balene e squali, attaccandosi grazie alla sua bocca a ventosa alla loro pelle.
Si nutre quasi esclusivamente di sangue, da qui il suo soprannome “pesce vampiro”. Oltre a quello però, mangiano anche tessuto e carne. La preda inoltre, è completamente all’oscuro di ciò, trovandosi a morire per la grave perdita di sangue.
La bocca di questo animale è contornata da denti acuminati riuniti in piastre ossee. Ai lati della testa ben sette aperture permettono la fuoriuscita dell'acqua pompata per la respirazione branchiale.
A proposito della riproduzione
Le pinne sono assenti, ad eccezione delle due pinne dorsali e dell'anale. Da studi recenti si è appreso che trascorre nel mare circa un terzo della vita (tra 4 e 7 anni). I denti degli adulti sono taglienti fino al raggiungimento della maturità sessuale, quando la lampreda minore smette di nutrirsi.
Alla nascita questi pesci rimangono allo stadio larvale per ben 6 anni. Solo dopo aver raggiunto la maggiore età iniziano a sbucare denti e occhi. Le femmine sono più lunghe e più pesanti dei maschi, ma diventano più piccole durante la frega. Gli adulti si accoppiano solo una volta nella vita, nel corso superiore dei fiumi, per poi morire.