Vigilia di Natale "gelata" e con neve a quote molto basse: questa è la previsione del modello di Meteored
Una prima intensa perturbazione atlantica, accompagnata da venti molto forti, caratterizzerà il weekend che precederà il Natale, subito seguita da una nuova perturbazione fredda che il giorno della Vigilia interesserà queste aree.
In questi giorni un robusto promontorio anticiclonico dinamico, di origine subtropicale oceanica, sta interessando l’Italia, apportando condizioni di tempo stabile e maggiormente soleggiato. Va detto che però l’alta pressione, durante il periodo invernale, non è sempre sinonimo di bel tempo.
Ad esempio in pianura e nelle aree vallive la scarsa ventilazione e l'aria umida che stagna per giorni al suolo, favoriscono formazione di banchi di nebbia durante le ore più fredde, localmente persistenti anche di giorno.
Generalmente le formazioni nebbiose, durante la mattinata, venendo riscaldate dai primi raggi di sole, cominciano a sollevarsi dando luogo a cieli in genere nuvolosi o molto nuvolosi per la persistenza di una densa nuvolosità bassa (strati) che causano grigiori, dando all’atmosfera un aspetto umido e uggioso, come avviene sovente in Val Padana, quando la circolazione dei venti nei bassi strati rimane ferma.
Attenzione al peggioramento del weekend
Il promontorio anticiclonico dovrebbe persistere fino alla giornata di giovedì 19, quando una perturbazione nord atlantica farà irruzione da nord-ovest, determinando un brusco peggioramento del tempo, soprattutto sulle regioni del centro e del meridione.
Secondo le ultime proiezioni meteorologiche, il Mediterraneo centrale sarà interessato nei prossimi giorni da una forte maestralata, un fenomeno tipico di questa stagione che porta venti intensi da nord-ovest, con conseguenze rilevanti su molte aree del nostro Paese.
L’attivazione di questa maestralata potrebbe essere legata alla formazione di un vortice depressionario sui mari dell’Italia meridionale, alimentato da aria fredda di origine polare-marittima in discesa verso sud.
Contestualmente, una robusta area di alta pressione sull’Atlantico settentrionale agevolerà il richiamo di venti nord-occidentali verso il Mediterraneo centrale. Questo assetto barico tipico di una maestralata comporterà condizioni di tempo instabile, in particolare sulle regioni esposte del centro-sud e fra Sardegna e Sicilia.
Venti molto forti e mareggiate nel weekend di Natale
Il fine settimana che precederà l’arrivo del Santo Natale sarà piuttosto turbolento per molte regioni italiane.
Anche i mari circostanti saranno particolarmente agitati o molto agitati, fino a localmente grossi. Pertanto si prevedono mareggiate significative lungo le coste esposte del Mar di Sardegna, del Mar Tirreno e del Canale di Sicilia.
Tali condizioni meteomarine avverse produrranno sospensioni nei collegamenti tra le Isole maggiori e minori a causa delle condizioni avverse del mare. In modo particolare i collegamenti con le isole minori potrebbero subire delle interruzioni.
Nuova ondata di freddo per Natale?
Analizzando le ultime uscite modellistiche del mattino quasi tutti i principali centri di calcolo internazionali prefigurano per il periodo natalizio la presenza di un robusto anticiclone sull’Europa centrale e buona parte dell’Italia specie centro settentrionale.
Le regioni del medio-basso Adriatico e del Sud rimarrebbero lungo il margine più meridionale di questa campana anticiclonica, dove scorrono correnti d’aria fredda, in uscita dai Balcani (che nel frattempo si ammanteranno di neve dopo il passaggio della perturbazione del weekend).
Secondo l’analisi del centro di calcolo europeo ECMWF, punto di riferimento del modello di Meteored, queste correnti fredde settentrionali potrebbero favorire l’arrivo di una nuova e veloce ondata di freddo all’estremo Sud, con la possibilità di nevicate fino a bassa quota fra Abruzzo, Molise, Puglia, mentre piogge e nevicate in montagne sarebbero probabili fra Calabria e Sicilia settentrionale.
Tali fenomeni, inoltre, verrebbero agevolati da una Ionio low, vicino alle coste di Calabria e Sicilia, che renderebbe le precipitazioni maggiormente più probabili all’estremo Sud.
Rischio gelate per Natale, ecco le aree più interessate
E’ vero che sul resto d’Italia prevarrà l’anticiclone, pronto ad avvettare aria molto mite in quota, che renderà il clima parecchio caldo per il periodo in montagna. Ma attenzione, perché lungo le valli e sulle pianure il fenomeno dell’inversione termica renderà il clima un po’ rigido, durante la notte e al primo mattino.
Al Nord il giorno di Natale sono attese deboli gelate al piano e sulle aree vallive, con brinate e possibili galaverne. Ma gelate deboli sono previste, al primo mattino, pure sulle pianure del Centro, mentre al meridione avremo minime che oscilleranno fra i +4°C e i +10°C.