Una piccola depressione subtropicale si è formata sul basso Adriatico
La piccola depressione ha assunto caratteristiche sub-tropicali già dalla serata di lunedì 10, rimanendo posizionata in mare aperto, con una attività convettiva asimmetrica e disorganizzata.
Nelle scorse ore una piccola circolazione depressionaria sub-tropicale (la prima di stagione) si è andata a sviluppare poco a largo delle coste pugliesi del barese. Già dal tardo pomeriggio di lunedì 10 ottobre questo minimo depressionario, identificabile come un modesto “cut/off”, è rimasto stazionario sulle tiepide acque superficiali del basso Adriatico (valori sui +21°C) per diverse ore.
Tanto da sviluppare una discreta attività temporalesca, in buona parte indotta da una “invasione di aria stratosferica”, molto fredda e particolarmente secca, che ha contribuito a rafforzare l’attività convettiva, nei pressi del minimo depressionario, soprattutto nell’area poco ad est di quest’ultimo, con conseguente intensificazione dell’outflow, soprattutto sul lato sinistro della depressione.
Fattori di sviluppo dei cicloni sub-tropicali sul Mediterraneo
La sovrapposizione di questo flusso freddo e molto secco nell’alta troposfera rappresenta in molti casi il vero fattore d’innesco di questi cicloni, che nella fase dell’approfondimento, durante il passaggio sopra le calde acque del Mediterraneo, cominciano ad assorbire un ingente quantità di calore latente, risucchiato dall’intensificazione dei moti convettivi (correnti ascensionali) interni alla circolazione depressionaria, favorendo la formazione di un “warm core” (con temperature di oltre i +1°C +2°C rispetto all’ambiente circostante).
Fase d’intensificazione della depressione sub-tropicale
Nel corso della nottata, fra lunedì 10 e martedì 11 ottobre, attorno al piccolo centro depressionario si è sviluppata una spiccata attività convettiva, che comunque si è presentata del tutto disorganizzata e asimmetrica, con alcuni “mcs” in formazione lungo il quadrante orientale e settentrionale della piccola depressione.
Mentre il quadrante meridionale, a causa dell’intrusione di aria più fresca e secca in discesa da Nord e N-NW, rimaneva libero dalla nuvolosità e da attività convettiva. Bande di stratocumuli erano presenti poco più ad ovest del minimo barico, e indicavano la discesa di masse d’aria un po’ più fresche, ma anche secche, lungo il lato sinistro della nascente depressione sub-tropicale.
Le evidenze delle immagini satellitari, sia al canale infrarosso che al visibile, indicavano le piene caratteristiche sub-tropicali del piccolo sistema depressionario a mesoscala.
Alcuni dati sulla piccola depressione
La depressione già dalla serata di lunedì 10 ottobre risultava staccata e autonoma rispetto all’ondulazione “baroclina” che l’ha generata il giorno precedente. Inoltre era caratterizzata da una discreta attività convettiva, del tutto asimmetrica, attiva soprattutto sul quadrante orientale e settentrionale, che ha dispensato intense precipitazioni temporalesche sul basso Adriatico. Da tale approfondimento dell’attività convettiva si è venuta a sviluppare pure una estesa banda di outflow, molto ben evidenziata dalle moviole satellitari.
Pur in mancanza di dati ufficiali, visto l’assenza di stazioni meteorologiche sinottiche o boe oceanografiche nelle vicinanze, in base alle simulazioni dei modelli matematici e alle osservazioni satellitari possiamo dedurre che nel momento di massima intensità la piccola depressione tropicale presentava un minimo barico al suolo, stimato sui 1012-1011 hPa, con venti medi sostenuti attorno al suddetto minimo sui 37/40 km/h, con qualche raffica un più intensa sul quadrante nord, dove era attiva una sostenuta ventilazione orientale.
Dove andrà ad impattare nelle prossime ore?
Rimane ancora incerta l’evoluzione del sistema per le prossime ore, anche se con molta probabilità la piccola depressione sub-tropicale, già in fase di graduale indebolimento e colmamento, scivolerà sul Canale d’Otranto, avvicinandosi alle coste meridionali albanesi, nei dintorni di Valona, ulteriormente indebolita.
La depressione, pur scivolando verso il Canale d’Otranto, non influenzerà più di tanto il tempo lungo le coste del Salento, se non attraverso una rotazione e temporanea intensificazione del vento da N-NW e NW lungo le coste del leccese e del brindisino.