Una massa d'aria calda molto rara per questo periodo si sta spostando verso diversi paesi d'Europa e verso la Russia
La massa d'aria eccezionalmente calda partita dai deserti del Sahara occidentale ha raggiunto la Russia europea, dove i termometri hanno superato la soglia dei +20°C.

Una intensa avvezione di aria calda sta attraversando gran parte dell’Europa orientale, portando con sé temperature insolitamente elevate per il mese di marzo.
Si tratta di una massa d’aria calda di origine subtropicale continentale, che dai deserti del Marocco e dell’Algeria si è messa in movimento verso l’Europa, aspirata da una estesa saccatura (con leggera componente negativa) che dal Mare di Barents si prolunga fino alla Francia e al Mediterraneo centro-occidentale.
Le origini del fenomeno
L’estensione spaziale della saccatura ha fatto in modo che questa massa d’aria molto calda, di origini africane, si sia estesa a tutta l’Europa meridionale e orientale, attraverso l’attivazione di sostenuti venti meridionali.
Ora questa stessa massa d’aria, dopo aver attraversato Grecia e Balcani, sta risalendo verso nord-est, trasportata da venti miti meridionali, e sta investendo un’area geografica sempre più estesa, fino alla Russia europea, con l’isoterma di +5°C a 850 hPa che si è spinta fino alle porte di Mosca.
Superati i primi +20°C in varie città
Nei Balcani, in Romania e in Ucraina, il termometro segna valori ben al di sopra delle medie stagionali. A Belgrado, la capitale serba, la temperatura ha raggiunto i +20°C, mentre a Bucarest, in Romania, si sono toccati i 18°C con cieli sereni e un’atmosfera quasi estiva.

Più a nord, a Kiev, in Ucraina, le massime oscillano tra i +15°C e i +16°C, un dato che contrasta nettamente con le nevicate e il gelo che spesso caratterizzano queste regioni fino a primavera inoltrata. In alcune località rurali di questi paesi, dove l’effetto delle isole di calore urbane è meno pronunciato, si registrano comunque anomalie termiche di +8°C +10°C sopra la norma.
La Russia sotto l’ondata di caldo
Il fenomeno assume contorni ancora più sorprendenti man mano che ci si sposta verso la Russia. A Mosca, domani, 13 marzo 2025, la temperatura massima potrebbe superare i +13°C, un valore eccezionale per la capitale russa in questo periodo dell’anno.
Normalmente, a marzo, Mosca è ancora immersa in un clima invernale, con temperature che oscillano tra i -5°C e i +5°C, spesso accompagnate da neve o pioggia gelata. Un balzo termico di questa portata rappresenta quindi un evento raro.
Ancora più a sud, nelle regioni meridionali della Russia come Rostov sul Don, Volgograd e Krasnodar, le temperature previste sono comprese tra i +15°C e i +25°C. In alcune aree rurali del Caucaso settentrionale, non è escluso che si possano superare questi valori, anche grazie all’effetto favonico dei venti meridionali, di caduta dall’importante massiccio montuoso.
Lo zampino dell’indebolimento stagionale del vortice polare
Uno degli elementi chiave è il progressivo indebolimento stagionale del vortice polare, che quando perde forza, permette all’aria fredda di scendere verso sud e, allo stesso tempo, all’aria calda di risalire verso nord.

In questo caso, il vortice polare sembra aver subito una temporanea destabilizzazione, favorendo l’intrusione di masse d’aria subtropicali in aree insolitamente settentrionali. A ciò si aggiunge la presenza dell’anticiclone, che amplifica l’effetto riscaldante con moti discendenti che comprimono la massa d’aria in loco.
Gli inverni europei, negli ultimi decenni, sono diventati progressivamente più miti, con ondate di caldo fuori stagione che si verificano con una regolarità sempre maggiore.
Secondo alcuni studi, l’Europa orientale potrebbe essere particolarmente vulnerabile a queste oscillazioni, a causa della sua posizione geografica tra le masse d’aria continentali fredde e quelle più calde provenienti dal Mediterraneo e dai deserti del Medio Oriente.
Quanto durerà?
Questa parentesi di caldo anomalo, tuttavia, non sembra destinata a protrarsi a lungo. Già dal prossimo weekend una nuova incursione di aria fredda proveniente dal Polo Nord attraverserà l’Europa orientale e la Russia occidentale, riportando le temperature su valori più in linea con la stagione.
A Mosca, ad esempio, si prevede un calo fino a +0°C o addirittura sottozero entro il weekend, con il possibile ritorno di nevicate leggere. Nelle regioni più meridionali, come i Balcani e la Romania, il raffreddamento sarà meno drastico, ma comunque sufficiente a interrompere questa insolita “primavera anticipata”.