Un nastro trasportatore di freddo estremo si sta dirigendo verso l'Eurasia: raggiungerà l'Italia entro fine febbraio?

Il vortice polare sta per coricarsi verso le medie latitudini, favorendo la discesa di masse d’aria molto fredde verso il vecchio continente nei prossimi giorni, riportando gelo e neve in gran parte d’Europa.

Aria molto fredda verso l'Europa.
Secondo le ultimissime proiezioni dei modelli GFS e ECMWF un vero e proprio blocco di aria molto fredda, in discesa dalla Calotta Artica, invaderà tutta l’Europa centro-orientale, riportando il gelo e la neve su molte nazioni.

Come abbiamo visto nei precedenti articoli stiamo assistendo ad un importante cambio di circolazione, indotto dall’instabilizzazione del vortice polare. Come prima conseguenza di questo nuovo assetto delle correnti abbiamo la discesa di una massa d’aria fredda verso l’Europa centro-orientale, pronta a riportare condizioni climatiche tipiche dell’inverno.

Tale refolo freddo, inoltre, venerdì raggiungerà le nostre regioni centro-settentrionali, sfilando fra Mar Ligure e Tirreno, per invorticarsi in depressione a carattere freddo, pronta a scivolare nel weekend verso le regioni meridionali, apportando condizioni di maltempo.

Nel weekend freddo e maltempo al centro-sud

La depressione che si svilupperà venerdì, fra Mar Ligure e alto Tirreno, sabato 15 febbraio scivolerà molto rapidamente verso sud, causando condizioni di maltempo, anche marcato, su gran parte del meridione, con piogge, rovesci e temporali, anche a carattere prevalentemente grandinigeno.

Freddo e neve.
Al momento solo il modello americano GFS ipotizza un possibile coinvolgimento più diretto dell’Italia, entro la parte finale della seconda decade di febbraio, con le regioni meridionali maggiormente coinvolte.

L’irrompere dell’aria fredda, inoltre, favorirà un abbassamento della quota neve sull’Appennino, tanto che fra sabato e domenica la neve si potrà abbassare fino a quote collinari, soprattutto lungo il medio-basso versante tirrenico.

Nel pomeriggio di sabato piogge, rovesci e temporali diverranno diffuso su bassa Campania e Calabria tirrenica, con neve sull'Appennino in calo fin verso i 900/1000 metri di quota, anche sui rilievi della Sicilia.

Bel tempo al Nord, ma clima molto freddo

Sulle regioni settentrionali, invece, si apriranno ampie schiarite, con porzioni di cielo sereno o poco nuvoloso, in estensione alla Toscana sabato, e al resto del centro-nord, dove la colonna troposferica si presenterà più stabile.

Ma nonostante le schiarite al Nord bisognerà fare attenzione all’afflusso di aria fredda continentale da Est, che farà precipitare le temperature, su valori al di sotto degli zero gradi.

Al primo mattino e dopo il tramonto ci saranno gelate diffuse su tutta la Val Padana, con temperature largamente negative. Insomma il freddo sarà davvero molto pungente.

Aria molto fredda raggiungerà l’Italia entro la fine della seconda metà di febbraio?

Come abbiamo visto più volte, l’afflusso di aria calda sul Polo Nord ha destabilizzato la figura del vortice polare, che di tutta risposta si coricherà verso le medie latitudini, favorendo la discesa di masse d’aria molto fredde verso sud.

Anomalie temperatura.
Ecco le anomalie di temperatura attese sull'Est Europa nei prossimi giorni.

Secondo le ultimissime proiezioni dei modelli GFS e ECMWF un vero e proprio blocco di aria molto fredda, in discesa dalla Calotta Artica, invaderà tutta l’Europa centro-orientale, riportando il gelo e la neve su molte nazioni.

Praticamente nevicherà dalla Russia fino ai Balcani, con molte capitali dell’Est che diverranno bianche. Il freddo, inoltre, sarà accompagnato da venti molto gelidi nord-orientali, che creeranno un notevole effetto raffreddamento da vento.

È vero che secondo gli scenari dei global models il freddo non interesserà da vicino l’Italia. Ma dai calcoli probabilistici si stanno aprendo degli scenari molto freddi, che vedono una parte del nostro territorio nazionale coinvolto. In modo particolare le regioni adriatiche e il Sud.

Al momento solo il modello americano GFS ipotizza un possibile coinvolgimento più diretto dell’Italia, entro la parte finale della seconda decade di febbraio, con le regioni meridionali maggiormente coinvolte.

Se tale scenario verrà confermato dai prossimi aggiornamenti freddo e neve, fino a quote molto basse, potrebbero investire diverse regioni del nostro Paese, per quella che potrebbe essere l’ondata di freddo più intensa di questa stagione invernale.