Un blocco di aria fredda sta per irrompere sul Mediterraneo: rischio forte maltempo e prime nevicate a bassa quota

La prossima sarà una settimana davvero molto movimentata, caratterizzata da un tempo sempre più dinamico, freddo e di stampo invernale. Ecco dove cadrà la prima neve di stagione.

In queste ore in gran parte d’Italia stiamo vivendo una pausa soleggiata, indotta da un promontorio anticiclonico interciclonico, che si è spostato sul bacino centrale del Mar Mediterraneo. Ma questa parentesi di stabilità, ovviamente, avrà le ore contate.

Già da domani, domenica 17 novembre 2024, si assisterà alla progressiva intensificazione del flusso di correnti sud-occidentali, che ammasserà un po’ di nuvolosità lungo i versanti tirrenici.

Qui entro la serata di domani si potranno verificare i primi piovaschi, o delle piogge a carattere sparso, dalla Toscana alla Campania. Segno di un inevitabile peggioramento del tempo.

Settimana fredda e molto dinamica

Il peggioramento atteso domani spianerà la strada ad una settimana caratterizzata da un tempo sempre più dinamico, freddo e di stampo invernale.

Sull’Italia transiteranno diverse perturbazioni, seguite da aria fredda d’estrazione polare marittima, che oltre a determinare un calo delle temperature, porteranno un bel po’ di maltempo, da Nord a Sud, con il ritorno della neve fino a quote basse, fra Alpi e Appennini.

maltempo, instabilità
Il peggioramento atteso domani spianerà la strada ad una settimana caratterizzata da un tempo sempre più dinamico, freddo e di stampo invernale.

Tutto a causa della presenza di una profonda circolazione depressionaria sul Nord Europa, che fra mercoledì e giovedì si approfondirà sensibilmente, pilotando aria molto fredda fino al cuore dell’Europa, favorendo il ritorno dei primi fiocchi di neve di stagione su molti Paesi dell’Europa continentale.

Ma una parte di quest’aria fredda si riverserà sul bacino del Mediterraneo, dopo aver aggirato le Alpi, propagandosi ai mari che circondano l’Italia. La prima intensa perturbazione raggiungerà l’Italia martedì 19 novembre, portando piogge e rovesci sparsi sulle regioni tirreniche, fino alle zone interne di Marche, Abruzzo e Molise.

Qualche rovescio nel corso della giornata dovrebbe interessare pure la Sardegna e la Sicilia settentrionale. Qualche fiocco di neve si vedrà sull’Appennino, anche sotto i 1500 metri.

Mercoledì entra aria fredda, temperature in netta diminuzione e nevicate

Nella giornata di mercoledì 20 novembre 2024 la parte più fredda del sistema frontale interesserà l’Italia, con una avvezione di aria fredda, polare marittima, che produrrà anche parecchia instabilità lungo il medio-basso Tirreno.

Il contrasto dell’aria fredda con le ancora tiepide acque del Tirreno genererà parecchia instabilità convettiva, con rovesci e temporali, anche grandinigeni, pronti a dirigersi verso le coste del medio e basso Tirreno, fino alla Sicilia settentrionale.

neve
Se i modelli confermeranno quanto elaborato oggi, molto probabilmente la neve si potrebbe spingere fino a quote collinari sulle regioni settentrionali. Sull’Appennino le nevicate si manterranno sopra i 1200/1400 metri, a quote un po’ più alte sui rilievi del Sud.

L’intrusione dell’aria fredda causerà nevicate, inizialmente a quote più elevate, pronte a spingersi fino ai fondovalle della Valle d’Aosta e dell’Alto Adige, dove la neve potrebbe imbiancare diverse località.

Possibile nuova ondata di maltempo nel prossimo weekend

Fra venerdì 22 e sabato 23 novembre 2024 una nuova e forse più intensa perturbazione, di stampo invernale, potrebbe attraversare l’Italia, da Nord a Sud, causando maltempo anche severo in diverse regioni italiane.

Oltre alle piogge, ai rovesci e ai possibili temporali, questa perturbazione potrebbe apportare nuove nevicate, anche intense, fra Alpi e Appennini, fino alle regioni meridionali e sulla Sicilia.

Se i modelli confermeranno quanto elaborato oggi, molto probabilmente la neve si potrebbe spingere fino a quote collinari sulle regioni settentrionali. Sull’Appennino le nevicate si manterranno sopra i 1200/1400 metri, a quote un po’ più alte sui rilievi del Sud.