Tra pochi giorni freddo e gelo in parte d'Europa e forse in Italia, la causa: uno strano anticiclone sulla Scandinavia
Nel corso dei prossimi giorni in Europa assisteremo ad un radicale cambio di circolazione, causa lo sviluppo di un esteso promontorio anticiclonico, che dall’Atlantico si allungherà fino alle pianure russe, con valori barici elevatissimi.
Nel corso dei prossimi giorni in Europa assisteremo ad un radicale cambio di circolazione, causa lo sviluppo di un esteso promontorio anticiclonico, che dall’Atlantico si allungherà fino alle pianure russe.
Tale impianto anticiclonico, dal tipico sapore invernale, nei prossimi giorni riverserà su gran parte d’Europa aria molto fredda, di diretta estrazione artica e polare continentale, causando un brusco calo termico su un’ampia porzione del vecchio continente.
Aria molto fredda invaderà l’Europa
Dopo la mitezza degli ultimi giorni in Europa, caratterizzata da temperature ben al di sopra della media, il radicale cambio di circolazione, aprirà le porte del freddo, in discesa dalla regione artica e dalla Russia.
In pratica passeremo dalle miti correnti occidentali, provenienti dall’Atlantico, ad aria via via più fredda, in arrivo dalla Russia, attraverso una ventilazione orientale, attiva sul margine più meridionale del blocco anticiclonico pronto a istaurarsi sull’area russo-scandinava.
Tale anticiclone sarà supportato in quota da un intenso forcing dinamico, pronto ad avvettare aria calda in quota che potrebbe spingersi verso la stratosfera artica, alimentando il riscaldamento stratosferico atteso entro fine mese. Sulla Russia europea l'anticiclone sarà molto potente, tanto da raggiungere valori barici di oltre 1058 hPa.
Gran parte dei modelli numerici evidenziano come questo nuovo schema circolatorio favorirà un esteso calo delle temperature su gran parte dell’Europa orientale e centrale, con il ritorno del freddo e del gelo su buona parte del continente.
Praticamente entro la fine della seconda decade di febbraio in buona parte d’Europa le temperature crolleranno, riportandosi al di sotto delle medie climatologiche. Neve e gelo torneranno ad essere i grandi protagonisti, mentre fra Russia e Scandinavia il gelo diverrà intenso entro fine mese.
Freddo e neve alla conquista dell’Europa
Questo promontorio, estendendosi con le proprie propaggini più occidentali fino al Baltico e alla Scandinavia, riuscirà a spingere parte dell’aria molto fredda, d’estrazione polare continentale, ora presente fra l’area degli Urali e la Russia europea, verso tutta l’Europa orientale, fino ai Paesi Baltici e alla Scandinavia.
Quest’aria molto fredda, in scorrimento sul bordo meridionale dell’anticiclone termico, raggiungerà tutta l’Europa centro-orientale, sotto forma di una moderata ventilazione dai quadranti orientali.
L’aria fredda, di natura continentale, inoltre, muovendosi verso ovest, interagirà con le più umide e miti correnti provenienti dal vicino Atlantico, originando così nubi di tipo avvettivo che apporteranno nevicate in svariati Paesi dell’Europa orientale e centrale.
Ripercussioni sull’Italia
Questa configurazione agevola l'isolamento di depressioni a carattere freddo o gocce fredde fra l’Europa occidentale e il Mediterraneo, pronte ad attivare umidi flussi sciroccali sulle nostre regioni meridionali che apporteranno importanti ondate di maltempo. Specie fra Sardegna orientale e versanti ionici, dove si prevedono precipitazioni al di sopra della media.
In queste zone il maltempo potrebbe tornare a colpire duramente nei prossimi giorni e settimane, mentre sul resto d’Italia prevarrà la protezione dell’alta pressione, sotto correnti orientali più fredde.