Nelle prossime ore queste città italiane saranno a rischio per cattiva qualità dell'aria: milioni di persone esposte
L'alta pressione sta portando stabilità meteo sull'Italia, ma condizionerà la qualità dell'aria favorendo l'accumulo di inquinanti nelle aree urbane, ed in particolare nella Pianura Padana. Attenzione nei prossimi giorni, perché milioni di persone saranno esposte a qualità dell'aria insalubre.
Nei primi giorni di questa settimana, l'alta pressione resterà ben salda sul territorio dell'Italia, garantendo tempo stabile. La stabilità anticiclonica in inverno porta però anche altri fenomeni, come nebbie e foschie dense, che infatti in questi giorni sono tornate ad essere diffuse nelle aree della Pianura Padana e nelle valli interne del Centro.
Un altro effetto della presenza di un anticiclone sull'Italia è l'accumulo degli inquinanti nell'aria, con un forte deterioramento della qualità dell'aria specie nelle aree urbane. Ed è proprio la situazione che vivremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni: nella Pianura Padana ed altre aree densamente popolate ed urbanizzate, l'accumulo di inquinanti nell'aria sarà importante, toccando livelli di guardia.
Le nostre mappe dell'indice di qualità dell'aria, mostrano livelli definiti "insalubri" in numerose aree della Pianura Padana, specie nel tardo pomeriggio e sera, quando l'accumulo di inquinanti raggiunge il picco.
Anche se con una gravità minore rispetto alle aree di pianura del Nord, livelli elevati di insalubrità ci saranno anche nelle grandi aree metropolitane del centro-sud, come Roma e Napoli.
Livelli di inquinamento elevati
Il biossido di azoto (NO2) è un inquinante atmosferico, di origine prevalentemente antropica, le cui fonti principali sono il traffico stradale, i riscaldamenti delle case, nonché le emissioni di alcune industrie e di grandi impianti di combustione.
Pertanto, in situazioni anticicloniche è necessario monitorare costantemente l'evoluzione della qualità dell'aria. Dalle mappe emerge che tra domani e giovedì - giorno in cui è atteso un importante peggioramento meteo con lo stop all'anticiclone, sono previste concentrazioni che potrebbero talvolta superare i 60 µg/m³ nelle grandi aree metropolitane del Nord, in particolare a Torino e Milano.
Le concentrazioni di questo inquinante supereranno i 25 µg/m³, la soglia limite giornaliera stabilita dall'Oms per delimitare una qualità dell'aria sfavorevole, in numerose altre città ed aree metropolitane del Nord, ed anche a Roma e Napoli.
Anche le concentrazioni di PM2,5 aumenteranno in queste aree
La presenza di NO2 contribuisce alla formazione e modificazione di altri inquinanti atmosferici, come l'ozono e le particelle sospese (PM10 e PM2,5). Proprio quest'ultimo presenterà livelli elevati in alcune zone dell'Italia nei prossimi giorni.
Le particelle PM2.5 possono accumularsi nel sistema respiratorio e sono associate a numerosi effetti negativi sulla salute, come un aumento delle malattie respiratorie e una diminuzione della funzionalità polmonare.
Il limite di 15 μg/m3 di media giornaliera di PM2,5 fissato dall'OMS sarà ampiamente superato in grandi aree del Nord, ma anche nelle grandi aree metropolitane del Centro-Sud.