Come sarà il mese di aprile? Ecco l'ultima linea di tendenza del modello di riferimento di Meteored
Come ogni mese, attraverso l’interpretazione del modello di riferimento di Meteored, cercheremo di vedere come potrebbe essere il mese di aprile in Italia, sotto il profilo meteorologico e climatologico.
Come ogni mese, attraverso l’interpretazione dei modelli matematici a lungo raggio, cercheremo di vedere come potrebbe essere il mese di aprile in Italia, sotto il profilo meteorologico e climatologico.
In questo articolo prenderemo come riferimento il modello di Meteored, basato sui dati forniti dal centro di calcolo europeo ECMWF, con le previsioni stagionali e mensili.
Ricordiamo sempre che queste previsioni stagionali, chiamate per l’appunto "tendenze", sono di tipo sperimentale e presentano incertezze, ma sono comunque degli strumenti di elevato valore scientifico e rappresentano quello che sarà il futuro della meteorologia.
L’analisi della prima decade di aprile
Secondo le ultime elaborazioni del nostro modello di riferimento, basato sui dati forniti dal centro di calcolo europeo ECMWF, la prima decade di aprile sarà dominata da importanti anomalie positive di geopotenziale, sia sull’Atlantico settentrionale, che sull’Europa orientale e settentrionale.
Avremo quindi precipitazioni al di sopra della media climatica su questi Paesi, inclusa l’Italia. In modo particolare le regioni più settentrionali, meglio esposte a questo tipo di fronti.
Al contempo avremo un clima più caldo della media climatologica in gran parte dell’Europa meridionale, e sull’Italia, a causa delle frequenti avvezioni di aria calda subtropicale continentale, provenienti dalla regione sahariana. Le anomalie termiche positive saranno più accentuate al meridione e sulle Isole Maggiori.
Cosa ci aspetta per la seconda decade di aprile?
Anche se i segnali non sono molto chiari, pare che verso la metà di aprile si assisterà ad un progressivo incremento dei valori di geopotenziale sul bacino centrale del Mediterraneo, con un ritorno dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Italia, che assicurerà dei periodi con tempo maggiormente stabile e soleggiato.
Mentre il flusso perturbato atlantico scorrerà a latitudini più settentrionali. Per l’Europa meridionale, e quindi pure per l’Italia, ciò si tradurrà in una diminuzione della piovosità, specialmente al meridione.
L’arrivo dell’anticiclone subtropicale oceanico, sommato alla crescente radiazione solare tipica di metà aprile, e all’arrivo di aria calda e umida dal vicino Atlantico (dove sono presenti forti anomalie termiche positive per gli elevati valori delle acque oceaniche), rischia di favorire lunghi periodi con temperature sopra le medie.
Questa di certo non sarà una buona notizia per le aree del nostro Paese, vedi soprattutto la Sicilia, colpite dalla siccità. Le temperature più elevate della media climatologica faranno aumentare l’evaporazione, riducendo in anticipo il volume delle poche riserve idriche rimaste. Insomma, non certo una buona notizia in vista dell’estate.
Novità per la terza decade?
I segnali per la terza decade di aprile non sono molto chiari finora. Sembrerebbe che per quel periodo la più grande anomalia positiva di geopotenziale e di pressione vada a centrarsi sull’Europa centro-settentrionale, favorendo qualche timida infiltrazione di aria più fresca dall’area balcanica e danubiana.
Nonostante ciò l’ultima parte del mese potrebbe vedere una piovosità al di sotto della media climatologica su quasi tutto il territorio nazionale. Va detto che in questo periodo dell’anno, in prossimità dei rilievi e sulle aree più interne, durante le ore centrali del giorno, si farà strada la cosiddetta attività termoconvettiva, con i primi temporali di calore di stagione.