Il tempo a maggio in Italia: le piogge ed i temporali potrebbero finire in questa data, secondo l'esperto Daniele Ingemi
Lo scivolamento sul bacino centrale del Mediterraneo di una depressione chiusa in quota, caratterizzata da un nocciolo di aria artica in media troposfera, piuttosto fredda per il periodo, sta determinando una importante fase di maltempo sull’Italia.
Lo scivolamento sul bacino centrale del Mediterraneo di una depressione chiusa in quota, caratterizzata da un nocciolo di aria artica in media troposfera, piuttosto fredda per il periodo, sta determinando una importante fase di maltempo sull’Italia.
Come abbiamo visto in questo articolo, il maltempo nelle prossime ore andrà a coinvolgere un po’ tutto il nostro Paese, con piogge, rovesci e fenomeni di stampo temporalesco, anche accompagnati da possibili grandinate e forti raffiche di vento.
Quando terminerà l’ondata di maltempo?
Sul finire di settimana la goccia fredda in quota, dopo essere scivolata sui mari dell’Italia meridionale, passando a sud della Sicilia, si assisterà ad una timida rimonta dell’anticiclone delle Azzorre, supportato in quota da masse d’aria più tiepide, in risalita dall’entroterra nord africano.
Questo si avvertirà già da giovedì 9 maggio sulle regioni del centro-nord, e da venerdì 10 su buona parte del nostro territorio nazionale, con una maggiore stabilità della colonna troposferica.
Ciò sarà in larga parte indotto dall’afflusso in quota di aria moderatamente fredda, legata ad una più ampia circolazione depressionaria in azione sulla Scandinavia.
L’aria più fredda in quota, scorrendo sopra lo strato di aria più tiepida e umida presente al suolo, assieme all’intensa radiazione solare di maggio, potrà favorire lo sviluppo di intensi temporali di calore. Specie fra Alpi, Prealpi e Appennini, con successivi possibili sconfinamenti sulle aree pianeggianti e costiere sottostanti.
Come evolverà il tempo nella seconda decade di maggio?
Durante la seconda decade di maggio il quadro circolatorio sull’area europea subirà importanti cambiamenti, tanto che sul Nord Europa avremo delle anomalie negative di pressione e di geopotenziale, anche piuttosto marcate.
Mentre più ad ovest, sull’Europa occidentale, si rivedranno delle anomalie di pressione e geopotenziale sopra la media. Ciò deporrà a favore di flussi freschi dai quadranti settentrionali sull’Italia, che potranno causare diverse fasi d’instabilità, soprattutto sull’area appenninica e al centro-sud, con tanti temporali di calore e temperature tutto sommato in linea con le medie, o poco sotto.
Mentre le regioni del centro-nord vedranno un tempo maggiormente stabile, anche se non mancheranno pure qui le fasi d’instabilità, con la formazione di temporali, anche piuttosto intensi lungo la Val Padana.
Cambiamenti in terza decade?
Per l’ultima parte del mese si evidenzia la possibilità di assistere a geopotenziali ancora bassi sull’Europa centro-settentrionale, mentre sull’area del Mediterraneo i valori di pressione torneranno nuovamente ad aumentare, aprendo ad una fase di clima più secco e stabile al meridione e sulle Isole Maggiori, con conseguente aumento delle temperature.
Sulle regioni settentrionali, invece, la presenza ravvicinata di circolazioni depressionarie fra Mar del Nord e Penisola Scandinava, potrebbe favorire diversi episodi di maltempo, con precipitazioni ben al di sopra della media climatologica su diverse regioni del Nord.
Sulle regioni centro-settentrionali, in particolare sul Nord-Ovest e lungo i versanti del medio e alto Tirreno, le precipitazioni potrebbero risultare pure abbondanti, seppur in contesti di temperature poco sopra le medie del periodo.
Come potrebbe esordire il mese di giugno?
Ancora, data pure la notevole distanza temporale, non ci sono dei segnali molto chiari su come potrebbe esordire il mese di giugno. Ma dalle prime anticipazioni del modello di riferimento di Meteored, basato sui dati del centro di calcolo europeo ECMWF, il mese di giugno potrebbe iniziare con una anomalia di pressione positiva sull’area del Mediterraneo.
Questo comporterà un tempo stabile e prevalentemente soleggiato su buona parte del Paese, a dispetto delle regioni settentrionali, dove invece le continue infiltrazioni di aria fresca e umida dal vicino Atlantico potranno favorire delle fasi d’instabilità, anche piuttosto marcata.