Il tempo in Italia nell’ultima settimana di settembre: evoluzione in bilico fra cicloni e anticicloni, chi prevarrà?
Tre ex uragani sull’Atlantico, un vasto anticiclone sull’Europa, un fronte freddo taglia l’Italia e un ciclone si isolerà al sud. E’ una situazione complessa ed evolutiva, ma ci sono sorprese per fine settembre e fine ottobre. E’ veramente tempo di cambio armadio?
Assaggi di timido autunno al nord, scampoli di estate tardiva al sud: questo il risveglio di oggi in Italia. Una lunga perturbazione spicca da satellite fra Sardegna, centro e nord Italia fino a incerniarsi nell’ex uragano Lee trasformato in ciclone extratropicale nel mare del Nord.Piogge intense hanno colpito la Liguria e l'Emilia occidentale, con picchi oltre i 200 mm e il fiume Taro segnalato in piena.
Restiamo stupiti dalle massime di ieri al sud, con Catania che ha addirittura raggiunto i 38°C, e ancora massime da “giorno caldo” con 30°C o più al nord, in Romagna a causa dei venti da SW che inducono il fenomeno di föhn locale detto Garbino.
Vediamo ora cosa ci aspetta nella transizione fra settembre e ottobre.
Sinottica: 3 ex-uragani nell’Atlantico, quali conseguenze?
Se osserviamo attentamente la mappa in superficie di analisi odierna si notano ben tre uragani in transizione a cicloni extratropicali. Il citato sopra Lee, ex Margot di cui già abbiamo parlato prossimo alle isole Azzorre, Nigel ancora classificato uragano sul lontano Atlantico.
I primi due vanno estinguendosi, Nigel diventerà un profondo ciclone extratropicale corrispondente alla depressione Islandese, restando molto a nord e non influenzerà la nostra penisola né gran parte dell’Europa.
Nel fianco centro occidentale del nostro continente infatti si rafforza un robusto anticiclone, mentre sull’Italia dal fronte freddo ora in azione si isolerà una depressione in evoluzione nei prossimi giorni fra il centro sud Italia e la Grecia.
Protagonista al nord e buona parte del centro sarà invece l’anticiclone, che a fine mese potrebbe estendersi a tutto il mediterraneo con caratteristiche subtropicali e nuovamente in parte tardo estive.
Fine settimana variabile perturbato
Situazione molto dinamica nel fine settimana, non mancheranno piogge e temporali, ma non saranno continui e diffusi e nelle fasi di intervallo avremo anche schiarite.
Sabato conviene seguire spesso il radar per regolarsi nell’evoluzione delle piogge, concentrandoci a metà giornata notiamo rovesci al nord in particolare in Liguria, buona parte della Lombardia, Alpi centrali. Piogge occasionali al nordest, variabilità nel Piemonte occidentale e Val d’Aosta.
Al centro ventoso, il maestrale spazza le nubi dalla Sardegna e la tramontana rende variabile con schiarite Toscana, Umbria e probabilmente anche le Marche. Rovesci transitano veloci sul Lazio e parte di Abruzzo e Molise, allontanandosi nel pomeriggio verso il sud.
Temporali infatti raggiungono nel pomeriggio le regioni meridionali, anche forti fra Campania, Calabria e occasionalmente Sicilia tirrenica. Più irregolari su Puglia e Basilicata.
Domenica migliora al nordovest ma piogge per ritornante da est fra sud del Veneto, Emilia orientale e Romagna per poi portarsi sulle regioni centrali adriatiche e quindi anche al sud, ma in modo irregolare. Sulle regioni tirreniche e Sardegna variabilità ventosa.
Netto calo delle temperature specie al nord, i valori però non scendono a livelli decisamente autunnali ma semplicemente rientrano nella media stagionale.
Inizio settimana torna il sole al centro nord, ciclone al sud
Nei primi giorni della settimana al nord torna tempo stabile e anche soleggiato, lunedì e martedì notti molto fresche, con minime anche sui 10°C, massime sui 25°C ma in rialzo mercoledì a 27-28°C.
Anche al centro e Sardegna belle giornate, con qualche nube a tratti ma senza alcuna pioggia, fresco nei primi giorni della settimana ma a metà settimana possibile locale ritorno di valori prossimi ai 30°C in zone interne e nelle grandi città.
Al sud invece l’influenza del ciclone che si isola dal fronte freddo porterà tempo instabile con rovesci e qualche temporale nelle estreme regioni meridionali, in particolare Puglia meridionale, Basilicata, in Calabria Tirrenica e Sicilia orientale e settentrionale. Più stabile nel nord della Puglia e Campania.
Da giovedì a domenica prevarrà l’anticiclone?
Gli ultimi giorni di settembre e domenica primo ottobre pare prendere deciso sopravvento l’anticiclone Europeo, che potrebbe trasformarsi in parte a matrice subtropicale. Il tentativo di abbassamento del flusso atlantico sembra destinato a fallire, e dunque fine mese e in tendenza i primi di ottobre sembrano volgere al tempo stabile, con foschie e umido al nord che limiteranno la risalita termica complice anche l’abbreviarsi del di rispetto alla notte dopo l’equinozio.
Al centro e al sud probabile ritorno di tarda estate, con giornate tiepide per non dire calde. Invero, segnaliamo che alcuni scenari prospettano un passaggio perturbato verso il fine settimana al centro nord, ma sembra poco probabile e destinato a fallire.
Come sarà inizio ottobre?
Le mappe a medio termine lontano e le tendenze substagionali ECMWF vedono il flusso atlantico restare molto a nord delle Alpi, al più lambendo a tratti il nordest con le code indebolite delle perturbazioni. Il campo termico appare sopra la media, e le precipitazioni tendenzialmente scarse.
L’autunno procederà probabilmente a piccoli passi, l’aria si farà più fresca solo per ragioni astronomiche ma le temperature probabilmente saranno miti o tiepide per la stagione, al centro sud perfino in parte caldo tardivo. Le grandi piogge autunnali sembrano rimandate a data da destinarsi, altrettanto i primi veri freddi autunnali.