Il tempo in Italia questa settimana: alta pressione incontrastata, forse un cambiamento per inizio febbraio
Tempo stabile per questa fine del mese, forse un accenno di cambiamento in seguito. Intanto persiste un clima mite con nebbie e foschie sempre più diffuse e persistenti. Il dettaglio
Eccoci dunque arrivati alla fine di gennaio, come già largamente anticipato questi giorni da tradizione dovrebbero essere i più freddi dell’anno. Noti come i giorni della Merla, il 29 il 30 ed il 31 di questo gennaio 2024 avranno, però, poco di tradizionale.
Veniamo da un fine settimana dal sapore primaverile, specie per i litorali tirrenici e le isole maggiori, dove le massime hanno toccato i 18/20°C. Oggi le temperature sono in lieve calo, ma comunque ben lontane da valori prettamente invernali, in un contesto oltretutto di sole prevalente, salvo che per la Pianura Padana.
Guardando l’Italia dallo spazio si nota la presenza di fitte nebbie infatti sulla pianura settentrionale, specie la parte centro orientale, che avranno difficoltà a diradare nel corso della giornata. Riescono in questo le bolle di calore di grandi centri abitati, come Milano, che intravedono dunque quello stesso cielo azzurro che risulta ben visibile dal resto della penisola.
Qualche nube in più sulle estremità meridionali di Puglia e Calabria, associata ad un minimo di pressione in transito tra Mar Nero e Grecia.
L’Italia si trova infatti ai bordi orientali di una solida area di alta pressione che ha i suoi massimi più ad ovest, tra penisola iberica e nord Africa, e che permette ad aria più fresca di scivolare sul suo confine ad est. Pensate che il sud della Spagna ha visto nei giorni scorsi valori diurni intorno ai 25°C.
I massimi di questa alta pressione nelle prossime ore si sposteranno ancora un po’ più ad ovest e verso nord, permettendo ad una perturbazione di lambire il nord Italia e nel complesso questa posizione di marginalità permetterà alle temperature sul nostro territorio di rimanere più contenute rispetto al fine settimana appena trascorso.
In dettaglio poco da segnalare dal punto di vista dello stato del cielo, fino a giovedì 1 febbraio il tempo sarà stabile da nord a sud e caratterizzato da cielo sereno o poco nuvoloso. Certo le foschie e le nebbie come sempre in questi regimi stabili tenderanno ad essere sempre più diffuse e persistenti, e con esse anche umidità ed inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera.
Venerdì 2 il nostro territorio verrà solo lambito da una perturbazione, i cui effetti saranno dunque piuttosto marginali. Ci aspettiamo neve sui versanti esteri delle Alpi centro orientali, e qualche nube in più associata a qualche piovasco potrà trovarsi su medio e basso Adriatico prima, e sul basso Tirreno intorno allo stretto di Messina poi.
Sarà un passaggio molto veloce, già sabato 3 sarà tornato il bel tempo ovunque, e in più i venti attivati dal passaggio della bassa pressione potranno anche aver ripulito un po’ l’aria da umidità e inquinanti, favorendo anche la dissipazione di buona parte di nebbie e foschie.
I modelli attualmente vedono la possibilità di un cambiamento per l’inizio della settimana successiva, un peggioramento del tempo tra Liguria e Toscana con qualche pioggia poi in estensione alle regioni limitrofe, ma sembra un peggioramento piuttosto debole e circoscritto.
Temperature: forti anomalie in montagna
Rispetto a questo rimandiamo ai prossimi aggiornamenti, intanto in chiusura un focus sui valori di temperature attesi in settimana: nella pianura al nord il persistere delle nebbie purtroppo manterrà i valori molto bassi anche di giorno, difficilmente sopra i 3°C.
Meglio in Piemonte, specie a sud, dove raggiungono gli 8°C, 10/12°C sull’alta pianura padana orientale e lungo le coste dell’alto Adriatico; intorno ai 15°C infine sulle coste Liguri.
Al centro sud rimane più fresco il versante adriatico con massime anche qui tra i 10 ed i 12°C, mentre sono i più caldi i litorali tirrenici e le isole maggiori, con valori massimi largamente compresi tra i 14 ed i 17°C, anche superiori localmente su Sardegna e Sicilia.
Da segnalare le temperature in montagna, che per via dell'inversione termica si assestano tra i 4 e gli 8°C ancora intorno ai 1500 metri tra Alpi e Appenino centro-settentrionale.
Minime abbastanza rigide tra nord e zone interne del centro sud, su cui al primo mattino si prevedono valori prossimi allo zero o negativi. Meglio in generale lungo costa con valori compresi in larga parte tra 6 e 10°C.