Il tempo in Italia per la prima settimana di Febbraio: sole e smog, ma aria fredda si avvicina. L’inverno ci riprova?
Il “maltempo anticiclonico” non molla: alle belle giornate fa da contraltare l’inquinamento nelle città e la siccità nevosa in montagna. Qualcosa però potrebbe cambiare, quando torneranno freddo e neve?
Nella giornata di ieri le località più calde d’Italia sono state Aosta e Lampedusa, entrambe con massima di 17°C. Mentre nella splendida isola più a sud del nostro paese ci si possono aspettare questi valori, la città ai piedi delle Alpi stupisce e ci da l’idea dell’anomalia in corso. Aria molto calda sormonta la nostra penisola soprattutto in quota, come testimonia la quota dello zero termico che peraltro come vedremo fra poco si innalzerà ulteriormente.
La pianura padana risente meno del caldo anomalo, filtrato dalle inversioni termiche che causano anche il ristagno degli inquinanti. Ieri la centralina ARPA Lombardia di Milano città studi ha rilevato una concentrazione di PM10 di 90 mg/m3, il limite di legge da non superare per più di 35 giorni all’anno è 50. Quanto durerà ancora l’anticiclone?
Situazione sinottica
L’anticiclone subtropicale non solo non cede ma addirittura tende a rafforzarsi di nuovo con massimo di 1035 hPa sulla Francia. Sull’Italia le correnti in quota sono in parte nordoccidentali a componente anticiclonica. La presenza di un gradiente barico fra Alpi e Valpadana causerà anche lievi effetti di föhn, principalmente shallow (sollevato). Questa componente in alcune zone farà innalzare le temperature massime, ma peggiorerà ulteriormente la qualità dell’aria.
Per vedere cenni di cedimento bisogna consultare mappe oltre le 120 ore, di cui dettagliamo in seguito.
Splendido fine settimana in montagna, fra sole e smog altrove
Sabato e domenica le mappe delle precipitazioni non vedono alcun fenomeno su tutt’Italia. Quelle delle nubi, indicano nebbia nelle ore notturne in Valpadana e innocue pittoresche velature da nubi alte domenica al nordest, frammiste a scie di condensazione. Qualche nube stratificata sulle coste tirreniche.
Il sole dominerà il centro sud e sarà forte e splendente su tutte le montagne, Alpi e Appennino. Ottimo dunque per attività sportive invernali, ma purtroppo l’Appennino è senza neve naturale. In alcuni comprensori si scia comunque grazie alla neve artificiale, informatevi in loco al riguardo.
Smog alle stelle nelle città del nord e anche del centro, localmente anche al sud aria inquinata e insalubre.
Temperature minime prossime a 0°C al nord per inversione termica, da 10°C a localmente 14-16°C al nordovest, con picchi di 18°C sabato. Al centro minime fra +2 e +4°C nelle conche, 6-8°C in Sardegna, massime 14-16°C. Al sud minime di 5-8°C e massime 15-18°C.
Da lunedì a giovedì “maltempo anticiclonico”
Ancora quattro giorni di tempo stabile, non ci sentiamo di definirlo tempo buono perché prosegue la siccità nevosa, anche sulle Alpi non nevica da settimane. Col passare dei giorni il cielo si farà meno soleggiato, invecchiando l’anticiclone al nord si formeranno strati di nubi basse, in grado di originare qualche pioviggine fra mercoledì e giovedì, sia in pianura padana che sulle coste liguri e di alta Toscana.
La qualità dell’aria peggiora ulteriormente, non è confidando nella pioggia e vento che si risolve il problema smog o incolpando la configurazione meteo ed orografica. Urgono azioni drastiche che vadano alla fonte del problema inquinamento e clima.
Al centro sud maggiore soleggiamento che al nord, ma anche in questa parte d’Italia le giornate verso metà settimana si fanno in parte più grigie.
Poche variazioni nelle temperature, non fa freddo per la stagione e appunto in montagna e alcune zone del centro sud aria di primavera.
Cenni di cambiamenti verso il weekend 10-11 febbraio
Da venerdì 9 febbraio si notano tentativi di ingresso di perturbazioni atlantiche e poi anche di aria fredda. Probabile che il cielo si faccia più coperto, fra venerdì e sabato potrebbero tornare le piogge al nord e al centro, anche se non paiono ben organizzate. Speranze di neve per le Alpi, anche se a quote di media montagna, da dettagliare.
Qualche modello a tratti ipotizza perfino scenari interessanti con aria fredda e anche perturbata. Per scaramanzia non diciamo altro, anche perché le mappe di ensamble e i prodotti probabilistici sono ancora nel regno dell’incertezza sull’evoluzione.
Vi invitiamo a seguire i nostri aggiornamenti e ad evitare annunci clamorosi che poi rischiano di venire smentite dai fatti.