Stop al maltempo, freddo lontano e torna il brodino anticiclonico
La pressione sull’Italia tende ad aumentare e nei prossimi giorni il tempo si manterrà stabile e piuttosto mite. Da domenica, complice l’aria calda in quota, tornano inversioni, foschie e parziali banchi di nubi basse.
Per un po’ di tempo le depressioni eviteranno l’Italia dopo i recenti eventi di maltempo che hanno interessato in momenti diversi molte regioni italiane. Ora si assiste ad un cambio di regime nella circolazione generale che favorirà alle nostre latitudini un prevalente dominio anticiclonico.
La natura dei campi di alta pressione che interesseranno la penisola sarà tuttavia mediterranea con contributi abbastanza miti subtropicali in quota. Questo schema sarà dettato dal braccio di ferro tra le grandi strutture bariche atlantiche che darà vita alternativamente ad espansioni anticicloniche tra il nord Africa e l’Europa centrale e ad espansioni longitudinali dell’anticiclone delle Azzorre.
Quello che certamente non è nelle corde di questo quadro atmosferico sono i contributi freddi settentrionali e l’arrivo di sistemi perturbati organizzati sui mari italiani.
Ci attende quindi un periodo abbastanza prolungato di stabilità anche se, nel periodo dell’anno in corso, questo genere di configurazioni non permette cieli sereni ovunque a causa dell’innesco delle inversioni termiche e del ristagno di umidità (ed inquinanti) nei bassi strati dell’atmosfera.
Fino a sabato 31 ottobre sole e temperature miti quasi ovunque
Analizzata la situazione cerchiamo di descrivere il tempo che farà nei prossimi giorni, operazione in questo caso abbastanza semplice anche se in alcuni casi le condizioni locali giocano un ruolo importante.
Giovedì 29 cielo tra poco nuvoloso e parzialmente nuvoloso su tutte le regioni per transito di velature d’alta quota e formazione di banchi nuvolosi nei bassi strati, in particolare lungo il versante tirrenico compreso tra la Liguria di levante e la Calabria fino a lambire il litorale della Sicilia nordorientale. Su queste zone non esclusa a tratti qualche debole pioviggine. Sporadiche deboli precipitazioni potrebbero interessare anche i rilievi confinari delle Alpi orientali.
Venerdì 30 parziali annuvolamenti bassi tra sud Sardegna, Sicilia e Calabria, sulle altre regioni cielo in genere poco nuvoloso a parte la possibile presenza in alta quota di sottili velature, forse più consistenti sulle regioni centrali. Temperature massime comprese tra 15 e 20 gradi.
Sabato 31 ancora bel tempo quasi ovunque ma con tendenza a formazione di foschie più dense, locali nebbie notturne e parziali banchi di nubi basse nella pianura Padana centroccidentale, in temporaneo dissolvimento nelle ore più calde della giornata. Al nord tenderanno anche ad aumentare le velature d’alta quota a partire da occidente. Tanto sole sulle altre regioni con clima mite.
Aumentano umidità e smog nei bassi strati
Con domenica 1 novembre la disposizione ed il profilo termico dell’alta pressione favoriranno un graduale incremento dell’umidità nei bassi strati dell’atmosfera, in particolare su alcuni settori.
Su gran parte della pianura Padana foschie dense e locali nebbie o stratificazioni nuvolose basse insisteranno nelle ore più fredde attenuandosi solo parzialmente nelle ore centrali della giornata.
Fenomeni analoghi potranno manifestarsi, magari in maniera minore, sulla Toscana e lungo il litorale tirrenico fino alla Calabria. Sul resto del territorio nazionale da segnalare solo degli annuvolamenti medio-alti a ridosso delle Alpi confinarie e la prevalenza di sole altrove.
Orizzonti freddi e ancora brodino anticiclonico?
Le precoci nevicate che hanno imbiancato le Alpi a quote inusualmente basse prima del giro di boa della metà del mese, hanno illuso che spera sempre nelle svolte fredde. Quegli eventi non sono rappresentativi rispetto al verso che prenderà la stagione fredda 2020/21, anzi forse appaiono oggi come un paio di episodi freddi importanti nel mezzo di fasi ben più calde.
Analizzando gli scenari a medio e lungo termine l’impressione è che a parte qualche possibile pioggia, prima al nord il 4 e poi al sud il 6 novembre, ed un leggero calo termico associato, non siano al momento in cantiere grandi svolte.
Potrebbe in realtà cambiare un po’ l'assetto anticiclonico con massimi al suolo in trasferimento sull’Europa centrorientale, manovra che porterebbe ancora sostanziale stabilità atmosferica ma nessuno scossone termico particolare.