Sicilia e Calabria in allerta per precipitazioni fino a 300 mm, le prossime saranno le ore più critiche
Questa configurazione di blocco, meglio nota con il termine di “rex blocking” creerà i presupposti per piogge di carattere torrenziale, specialmente sulle coste della Calabria ionica, lungo il versante orientale della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, dove fino a lunedì 21 potrebbero cadere oltre 200/300 mm.
Dopo le forti piogge e gli allagamenti che negli ultimi giorni hanno duramente colpito la Liguria e la Toscana, causando notevoli criticità, nelle prossime ore la situazione si farà critica all’estremo Sud, e sulla Sicilia, dove si isolerà una depressione a mesoscala, capace di apportare una severa fase di maltempo.
Questo minimo relativo, supportato in quota da un nucleo di vorticità positiva, nel pomeriggio odierno, dalle coste della Tunisia meridionale si sposterà verso il Canale di Sicilia, apportando condizioni di maltempo, con piogge, temporali, oltre a un rinforzo dei venti forti dai quadranti sud-orientali sullo Ionio.
Aria molto umida spinta dallo scirocco
L’approfondimento di questa circolazione depressionaria convoglierà verso le nostre regioni più meridionali, ed in modo particolare la Sicilia e la bassa Calabria, intensi e umidi venti di scirocco e levante che dal tratto di mare ad ovest di Creta e dalle coste libiche si dipaneranno molto velocemente in direzione delle coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica.
Al “forcing” di natura orografica, creato da Iblei, Etna, Peloritani, che già oggi produrrà le prime precipitazioni sulla Sicilia orientale e bassa Calabria ionica, si sommeranno gli effetti del significativo “forcing” dinamico in quota, prodotto dalla stessa circolazione ciclonica, che risalirà lo Ionio.
Oltre alle piogge a tratti abbondanti questa depressione nel corso della giornata di sabato tenderà a contrapporsi a quell’imponente promontorio anticiclonico di blocco, presente sull’Europa centro-orientale, con massimi che superano i 1036 hPa fra Ucraina occidentale e Bielorussia.
Sarà proprio la presenza di questo solido promontorio anticiclonico di blocco, con elevati valori pressori nei bassi strati, a comprimere ulteriormente il “gradiente barico orizzontale”, già di per sé significativo, sullo Ionio, dando la genesi ad un intenso flusso da SE e E-SE, che per brevi ore raggiungerà lo status di burrasca sullo Ionio centro-meridionale, in mare aperto.
L’esempio di una configurazione tipica in regime di “rex blocking”
Questa configurazione di blocco, meglio nota con il termine di “rex blocking”, enfatizzerà l’infittimento isobare sullo Ionio, creando i presupposti per piogge di carattere torrenziale, specialmente sulle coste della Calabria ionica, lungo il versante orientale della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, dove fino a lunedì 21 potrebbero cadere oltre 200/300 mm.
Proprio fra oggi e domani, fra Sicilia e Calabria si svilupperà una linea di convergenza venti molto pericolosa. All’interno di quest’area di discontinuità si potranno sviluppare correnti ascensionali molto intense, in grado di produrre imponenti temporali, capaci di produrre autentici nubifragi, se non addirittura locali situazioni ideali per delle alluvioni lampo.
Nelle prossime ore il grosso dei fenomeni si sposterà verso la Sicilia centrale e orientale, con fenomeni a tratti localmente intensi, anche sotto forma di nubifragio, che potrebbero causare locali criticità.
In queste circostanze non sono da escludere eventi meteorologici estremi, come alluvioni lampo, a causa dello sviluppo di pericolosi temporali stazionari lungo questa linea di convergenza venti, capaci di insistere per molte ore nella medesima zona.
Ciò produrrà fenomeni di erosione, ruscellamento selvaggio delle acque e piene instantanee di piccoli corsi d’acqua e torrenti. In modo particolare le fiumare, che con eventi precipitativi estremi si possono riempire in modo fulmineo, trasformandosi in fiumi in piena.
La situazione diverrà pericolosa anche a causa del sostenuto flusso sciroccale da gradiente, attivo sullo Ionio, che trasporterà dal Golfo della Sirte verso le coste ioniche di Sicilia e Calabria, alti valori di Cape, fino a oltre 1500/2000 j/kg.
Questi alti valori di Cape nei bassi strati renderanno la colonna troposferica molto instabile, già dagli strati più bassi, favorendo lo sviluppo di moti ascensionali capaci di spingersi in profondità fino al limite della tropopausa dinamica. Sintomo di sviluppo di temporali, anche violenti.