Si intensifica il gradiente termico fra il Polo e le medie latitudini, autunno ai nastri di partenza?

L’autunno meteorologico nell’emisfero boreale è iniziato l'1 settembre, mentre per quello astronomico bisognerà attendere il 21 settembre. Analizzando le mappe che ci indicano l’evoluzione della circolazione atmosferica nell'emisfero nord, notiamo già i primi segnali che sanciscono il passaggio verso la stagione autunnale.

autunno
Questo progressivo raffreddamento della zona artica, tradizionale per il mese di settembre, sta contribuendo ad inspessire il “gradiente barico”, “gradiente termico” ed il “gradiente di geopotenziale”, fra le latitudini artiche e la fascia temperata, fra nord America, Europa e Asia centro-settentrionale, imprimendo una maggiore dinamicità atmosferica.

L’autunno meteorologico sull’emisfero boreale è iniziato lo scorso 1 settembre, mentre per quello astronomico ancora bisognerà attendere fino al 21 settembre. Analizzando le mappe emisferiche, che ci indicano l’evoluzione della circolazione atmosferica lungo l’intero emisfero nord, notiamo già i primi segnali che sanciscono il passaggio verso la stagione autunnale, quel cambio di stagione che ci accompagna direttamente all’inverno, dopo alcuni mesi di lenta transizione.

Al momento però non possiamo parlare dell’instaurazione di un vero e proprio pattern atmosferico autunnale, malgrado il progressivo raffreddamento della regione artica.

Ma ci stiamo andando molto vicini, specie in sede atlantica, con un considerevole rinvigorimento dell’attività del vortice polare troposferico e della depressione islandese, sempre più attiva sull’Atlantico settentrionale, con profondi vortici depressionari colmi di aria fredda polare marittima che si riversa sull’Atlantico nord-occidentale.

Ecco come il raffreddamento dell’Artico abbassa di latitudine il flusso perturbato

Tutto dipende dal pattern atmosferico dominante sopra il mar Glaciale Artico e dalle reazioni del vortice polare ai consueti attacchi degli imponenti anticicloni sub-tropicali presenti fra il Pacifico settentrionale (anticiclone delle Aleutine) e il nord Atlantico (anticiclone delle Azzorre).

Proprio in questi giorni, come abbiamo già avuto modo di analizzare negli articoli precedenti, sull’Artico è piombato il primo freddo autunnale, con le temperature sprofondate sotto la soglia dei +1°C +0°C a livello del mare.

maltempo, autunno
Il rafforzamento del flusso perturbato a latitudini più meridionali tenderà a stirare il promontorio anticiclonico delle Azzorre verso l’Europa centrale, situazione potenzialmente ideale per importanti episodi di maltempo sul Mediterraneo.

Merito della scomparsa degli ultimi raggi del sole sotto la linea dell’orizzonte che agevola un drastico raffreddamento delle masse d’aria sopra l’intera regione artica, mentre il temporaneo rinvigorimento della struttura vorticosa del vortice polare troposferico renderà il tempo particolarmente instabile, con frequenti annuvolamenti pronti a dare luogo a nevicate fino a livello del mare, fra le isole dell’Artico canadese e russo.

Le temperature si stabilizzeranno al di sotto della soglia dello zero termico. Valori che oltre ad arrestare il processo di fusione del ghiaccio marino, tipico del periodo estivo, agevoleranno una sua rapida formazione nei tratti di mare appena liberati.

Questo progressivo raffreddamento della zona artica, tradizionale per il mese di settembre, sta contribuendo ad inspessire il “gradiente barico”, “gradiente termico” ed il “gradiente di geopotenziale”, fra le latitudini artiche e la fascia temperata, fra nord America, Europa e Asia centro-settentrionale, imprimendo una maggiore dinamicità atmosferica che si traduce in un abbassamento, di latitudine, del flusso zonale principale, sempre più vigoroso e con “Jet Streaks” (massimi di velocità del “getto”) più frequenti in prossimità delle nascenti circolazioni depressionarie.

Torna di scena il getto polare

Anche il “getto polare”, a causa dell’infittimento del “gradiente di geopotenziale” in quota fra il mar Glaciale Artico e le medie latitudini, sta diventando sempre più forte, presentando massimi di velocità, con “Jet Streaks” più diffusi fra il Pacifico settentrionale, il Canada e l’Europa settentrionale.

autunno
Proprio in questi giorni, come abbiamo già avuto modo di analizzare negli articoli precedenti, sull’Artico è piombato il primo freddo autunnale, con le temperature sprofondate sotto la soglia dei +1°C +0°C a livello del mare.

Entro fine mese il ramo principale del “getto polare”, dopo essersi rafforzato sopra il nord America, all’altezza dell’Atlantico dovrebbe arretrare verso latitudini più meridionali, comprimendo verso i paesi dell’Europa centro-settentrionale il flusso zonale principale, con le annesse depressioni e sistemi frontali atlantici.

Ci saranno importanti episodi di maltempo?

Il rafforzamento del flusso perturbato a latitudini più meridionali tenderà a stirare il promontorio anticiclonico delle Azzorre verso l’Europa centrale, situazione potenzialmente ideale per importanti episodi di maltempo sul Mediterraneo.

Le tendenze a lungo termine lasciano ipotizzare che per il definito avvio della stagione autunnale, intesa come pattern, bisognerà ancora attendere ancora per qualche settimana. Al momento alcuni indicatori ci lasciano supporre che il cammino verso l’arrivo dell’autunno quest’anno sarà meno complicato del previsto.