Settimana bollente sull'Italia: fino a +44°C in Sicilia, quando finirà il caldo?
La spinta del promontorio anticiclonico africano sul Mediterraneo sta determinando la prima persistente ondata di calore di stagione sulle nostre regioni, con temperature pronte a raggiungere valori elevatissimi sulle Isole.
La spinta del promontorio anticiclonico africano sul Mediterraneo sta determinando la prima persistente ondata di calore di stagione sulle nostre regioni. Come abbiamo già visto in questo articolo, il caldo sarà davvero intenso, soprattutto nei prossimi giorni sul Meridione e sulle nostre Isole Maggiori.
In diverse località di Sardegna e Sicilia la colonnina di mercurio potrebbe sfondare i +40°C +42°C, con picchi localmente prossimi ai +44°C sulla Sicilia orientale, fra giovedì e venerdì.
Perché l’anticiclone africano si è spinto sull’Italia?
L’affondo di una saccatura in pieno oceano, davanti le coste di Francia, Spagna e Portogallo, a cui si associano diversi minimi depressionari, che dall’area a nord delle Azzorre si spingono verso il Regno Unito, sta favorendo più ad est la “dilatazione” dell’alta pressione africana, fin verso il bacino del Mediterraneo, con la bolla di aria calda e molto secca ad esso collegata.
Ciò sta provocando il richiamo di masse d’aria roventi, di origine subtropicale continentale, che dalla regione sahariana algerina si spingono fino al cuore del mar Mediterraneo, determinando un brusco innalzamento delle temperature.
A cosa è dovuto il caldo?
Inoltre queste masse d’aria, in origine molto calde, spostandosi verso i mari italiani tenderanno a scaldarsi ulteriormente, a seguito dei processi di compressione adiabatica, esercitati dallo stesso anticiclone africano, per mezzo delle cosiddette “subsidenze atmosferiche”. In parole povere, dentro la vasta circolazione anticiclonica, si innescano dei lenti moti discendenti in seno alla colonna d’aria (chiamati appunto “subsidenze”) che comprimono l’aria verso il basso, deumidificandola e scaldandola ulteriormente.
Questo spiega perché l’alta pressione africana tende sempre a far aumentare di botto le temperature, determinando queste fastidiose ondate di calore. Se poi sommiamo a tutte queste dinamiche l’intenso soleggiamento estivo al suolo, praticamente ininterrotto per tutto il giorno, e venti molto deboli al suolo (per il livellamento barico), ecco che le temperature possono agevolmente superare i +35°C +37°C. Fino a oltre i +40°C nelle aree dell’entroterra, riparate dal soffio delle più tiepide brezze di mare.
Da domani caldo in aumento al Sud
Da domani il caldo purtroppo inizierà a fare veramente sul serio al Sud, specie sulle Isole Maggiori e al centro-sud. In regioni come la Sardegna, la Sicilia si potranno superare i +40°C, con punte fino a +42°C +43°C sulle aree più interne.
Sul resto del Sud peninsulare le temperature massime potranno toccare e superare la fatidica soglia dei +36°C +38°C, anche +40°C nell’area del Tavoliere, nelle vallate più interne di Basilicata e Calabria. Farà molto caldo anche su buona parte del centro, dove i termometri supereranno i +36°C +37°C. Anche sulle zone più interne dell’Emilia le temperature massime potrebbero superare i +35°C +36°C.
Le giornate più estreme, per il Meridione, saranno quelle di venerdì 14 e sabato 15 luglio, quando il grosso dell’ondata di calore si spingerà verso le Isole Maggiori e il resto del Sud peninsulare, contribuendo ad “arroventare” il clima in molte aree. Basti pensare che se le proiezioni dei modelli saranno confermate le temperature potrebbero sfondare i +40°C +42°C, con picchi localmente prossimi ai +44°C sulla Sicilia orientale, in particolare fra piana di Catania, entroterra siracusano e nisseno.
Giovedì calo termico al Nord e Temporali
Sulle regioni settentrionali, con molta probabilità, già da giovedì 13 le temperature massime potrebbero subire un calo temporaneo, iniziando dall’area alpina e prealpina, mentre venerdì 14 luglio il calo delle temperature potrebbe estendersi fino a Toscana e Marche, con possibilità di brevi ma intense manifestazioni temporalesche, che dall’area prealpina si spingeranno verso l’alta Pianura Padana, interessando le aree a nord del Po.
Attenzione ad alcuni di questi temporali, che potrebbero risultare veramente forti, ed essere accompagnati da intense fulminazioni, forti colpi di vento e grandinate, anche di media taglia. Quindi parliamo di sistemi temporaleschi in grado di arrecare danni nelle zone direttamente interessate.
Come già anticipato questo abbassamento delle temperature al Nord sarà solo una breve parentesi, dato che dal fine settimana le temperature torneranno nuovamente a risalire, con il ritorno di un clima afoso nelle grandi città.
Quando potrebbe terminare questa onda di calore?
Purtroppo ancora non si vedono importanti segnali di cambiamento, l’onda di calore potrebbe perdurare ancora a lungo, soprattutto al centro-sud, con temperature fino a oltre +38°C +40°C sulle aree dell’entroterra anche all’inizio della prossima settimana.
Dei piccoli segnali confortanti si iniziano a vedere, invece, per le regioni settentrionali che potrebbero vedere un progressivo ridimensionamento del caldo verso metà della prossima settimana. Il graduale abbassamento termico pero non sarà del tutto indolore, difatti non sono esclusi dei passaggi temporaleschi, anche intensi.