Questo strato di nubi dalla Russia alla Germania indica che l'inverno è sempre più imminente

Questo strato di aria fredda che inizia a sedimentarsi vicino al suolo preparerà il terreno per le prime nevicate di stagione su diverse nazioni dell'Europa continentale.

freddo, inverno.
Iniziano a vedersi le prime prove d'inverno in diversi Stati dell'Europa continentale.

Dando uno sguardo alle ultime animazioni del satellite visibile si nota molto chiaramente come sulle pianure e i bassopiani dell’Europa orientale sia presente un esteso velo bianco che dagli Oblast’ della Russia sud-occidentale e dalla Bielorussia si prolunga fino all’Ucraina centro-occidentale, raggiungendo la Polonia e la Germania centro-settentrionale.

Non si tratta di neve, ma bensì di un esteso tappeto di nubi basse, o molto basse, alcune anche con base prossima al suolo che origina densi banchi di nebbia.

Come quelle osservate fra l’Ucraina e la Polonia, dove è presente un tappeto di strati e stratocumuli, quasi immobile, che arriva a lambire il suolo.

Come si origina questo tappeto di nubi basse?

Prima di spiegare come si è originato questo enorme tappeto di nubi basse bisogna ricordarsi che in questo periodo dell’anno l’alta pressione non è sempre sinonimo di bel tempo e clima soleggiato, causa il fenomeno dell’inversione termica (dovuto ai cieli sereni) e la stagnazione dell’umidità nei bassi strati che agevola la formazione delle solite foschie e banchi di nebbia notturni lungo le pianure e le vallate delle regioni del nord e in parte di quelle del centro.

satellite Meteored
Ecco l'esteso tappeto di nubi basse che dal sud-ovest della Russia europea si estende fino alla Polonia e alla Germania.

Specie in presenza di una ventilazione dai quadranti meridionali che trasporta aria piuttosto mite e umida al di sopra del “cuscinetto di aria fredda continentale” che nel frattempo se deposita vicino il terreno.

Generalmente le formazioni nebbiose, durante la mattinata, venendo riscaldate dai primi raggi di sole, cominciano a sollevarsi dando luogo a cieli in genere nuvolosi o molto nuvolosi per la persistenza di una densa nuvolosità bassa (strati) che causano grigiori, dando all’atmosfera un aspetto umido e uggioso, come avviene sovente in Val Padana, quando la circolazione dei venti nei bassi strati rimane ferma.

Le forti inversioni termiche dell’anticiclone sull’Est Europa

L’imponente anticiclone in sviluppo fra la Russia europea e il bassopiano della Siberia occidentale sta favorendo la formazione di intense “inversioni termiche” un po’ su tutte le pianure e i bassopiani dell’Europa orientale, prodotte principalmente dall’irraggiamento notturno del suolo (rapida perdita di calore del terreno) che interessa gli strati più bassi della troposfera.

Quando il cielo è sereno, in una condizione anticiclonica, con venti deboli o assenti (velocità inferiore ai 4 km/h), e poco o nullo rimescolamento delle masse d’aria. In tali condizioni il terreno irradia calore verso la media atmosfera, liberandolo rapidamente verso l’alto.

Tale situazione agevola un forte raffreddamento del terreno, favorendo la formazione di uno strato di aria fredda che ristagna presso il suolo, a circa 100-200 metri di altezza, mentre sopra tale quota affluisce o si deposita aria decisamente più calda, molto più leggera.

Questo strato di aria fredda e stabile, essendo più pesante, rimane a livello del suolo e con la condensazione dell’umidità origina le temute nebbie d‘irraggiamento, molto note in inverno nelle pianure europee, dalla Francia fino alla Russia.

La caratteristica di queste nebbie

Tali nebbie raggiungono un massimo di intensità al primo mattino per poi scomparire durante le ore più calde della giornata. Inoltre questo fenomeno assume maggior evidenza in inverno e in presenza di cieli sereni o poco nuvoloso, con scarsa ventilazione nei bassi strati.

satellite
La nuvolosità bassa abbraccia gran parte dell'Europa centro-orientale, fino a raggiungere i territori di Germania e Francia.

Durante il giorno, nel periodo invernale, i raggi solari spesso non riescono a riscaldare per bene il suolo, sia per l’aumentata inclinazione d’inverno che per la ridotta durata del giorno o per la presenza di uno strato di neve fresca sul terreno (“Albedo”).

Per questi motivi l’aria a contatto con il terreno, al calar del sole, di conseguenza si raffredda molto rapidamente, raggiungendo temperature inferiori rispetto agli strati atmosferici sovrastanti.

La temperatura risulta quindi più bassa in pianura che nelle aree collinari o in montagna. Ma in realtà per avere un’inversione bastano differenze di appena +2°C +3°C in appena 200-300 metri di altezza.

Di frequente si salda con l’inversione dinamica superiore, associata quest’ultima all’effetto adiabatico dei moti discendenti caratteristici di un’area anticiclonica.

Di solito durante la formazione dell’inversione termica si può osservare come l’andamento termico negli strati d’aria prossimi al suolo rimanga pressoché costante e inalterato per lunghi periodi di tempo, preparando il terreno per le prime nevicate di stagione, fino al piano, su questi Paesi.

In questo caso parte delle nubi basse e delle nebbie presenti fra l’Ucraina, la Polonia e la Germania, continueranno a stazionare in loco fino all’inizio della prossima settimana, causando atmosfere uggiose in una larga parte di territorio continentale, dal sud-ovest della Russia fino alla Danimarca e all’Olanda.