Questo sabato attenzione alla profonda ciclogenesi che si svilupperà vicino la Sicilia, rischio di un medicane?

Il minimo depressionario atteso nel weekend sui mari attorno l’Italia scivolando verso sud, su mari ancora caldi in superficie, potrebbe davvero evolversi in una ciclogenesi con caratteristiche tropicali?

Una perturbazione atlantica, piuttosto estesa, sta entrando sul Mediterraneo, dispensando le prime piogge e i primi temporali, anche intensi, fra Spagna, Marocco e Algeria, dove si sono verificati anche dei locali nubifragi.

Questo fronte, ben supportato davanti da un ampio flusso prefrontale caldo e molto umido, stavolta riuscirà ad interessare anche le regioni meridionali, dove nei prossimi giorni sono attesi fenomeni, anche estremi.

Attenzione al prossimo fine settimana

L’ampia saccatura che penetra sul bacino del Mediterraneo verrà tagliata, nella sua parte più meridionale, da un modestissimo cuneo anticiclonico, che dal vicino Atlantico si spinge verso la Bretagna, favorendo lo sviluppo di una giovane depressione nel Sud della Francia.

Al contempo, nei bassi strati, fra il Tirreno e il Canale di Sicilia, si andrà a formare una nuova depressione a mesoscala, che nel corso del prossimo weekend potrebbe scivolare verso sud, riorganizzandosi, fra domenica e lunedì, in una nuova e più profonda depressione.

Con lo scivolamento della depressione verso sud, vicino costa tunisina, su un tratto di mare ancora piuttosto caldo in superficie (valori attorno i +24°C +25°C), si potrebbe assistere a un processo di “warm seclusion”.

ciclone
I venti intensi attesi in Sicilia in questo fine settimana durante lo sviluppo di questa ciclogenesi.

Tale processo si verifica quando l’arretramento del fronte caldo e dell’aria calda pre-frontale, ad esso associato, sul settore post-frontale, porta all’isolamento di una vasta bolla di aria calda, che viene circondata lungo i suoi lati dalle masse d’aria fredde post-frontali, dominanti sul settore occidentale e settentrionale della circolazione ciclonica extratropicale.

Si viene così ad isolare un nucleo di aria calda proprio nei pressi del minimo depressionario, facendo assumere al sistema le tipiche caratteristiche “ibride”, sub-tropicali, o nei casi più rilevanti più propriamente tropicali.

Rischio di un “Medicane”?

In questo caso la depressione, nel weekend, potrebbe evolvere in un ciclone ibrido di carattere subtropicale. Un TLC (ricordiamo essere acronimo di tropical like Cyclone), con il “cuore caldo” che comparirebbe solo nei bassi strati (850 hPa), mentre alle quote superiori prevale ancora l’aria più fredda, anche se durante l’evoluzione della “tropical transition” il “cuore caldo” può ampliarsi e estendersi verso l’alto (fino a 700 hPa).

Alcuni modelli, inoltre, vedono come un nucleo di vorticità positiva (valori molto elevati) nella media troposfera (500 hPa) combacerebbe perfettamente con il minimo (e l'occhio) della circolazione depressionaria. Una caratteristica dei sistemi ibridi, o più tropicali.

Nei cicloni più propriamente tropicali la convezione è molto più profonda, con imponenti cumulonembi temporaleschi che possono agevolmente superare i 14 km di altezza, vista la maggior quantità di calore latente assorbita dalla superficie marina, in un ambiente già di per sé molto umido nei bassi strati.

La ciclogenesi che dovrebbe sorgere nel prossimo weekend, al momento, non pare che riuscirà ad approfondirsi in maniera tale da raggiungere lo status di "medicane", eppure nel weekend produrrà venti forti, soprattutto sul Canale di Sicilia e basso Ionio, con velocità fino a oltre 60/70 km/h.

Cosa accadrà in Sicilia?

Tutto dipenderà dall’esatta traiettoria che seguirà questo ciclone, subito dopo la fase di ibridazione. Se passerà vicino la Sicilia l’isola rischia di dover fare i conti con una severa fase di maltempo, soprattutto in termini di piogge consistenti, temporali e venti molto forti, dai quadranti sud-orientali.

Le zone maggiormente colpite dovrebbero essere quelle della costa occidentale venerdì sera, poi toccherà alla costa meridionale e tutto il settore orientale, da Capo Passero fino a Fiumefreddo e Taormina, dove le precipitazioni potrebbero insistere fino alla giornata di lunedì 21 e martedì 22 ottobre.