Questo giovedì una profonda depressione attraverserà l'Italia con 3 fenomeni meteo di alto impatto
Un blocco di aria fredda punterà dritto verso l’Europa centro-occidentale, con conseguenze pure per l’Italia, dove nei prossimi giorni si verificherà un importante ondata di maltempo.
Osservando le immagini satellitari si nota molto chiaramente la nuvolosità a ciottoli, che indica la discesa di un blocco di aria piuttosto fredda, che dall’Artico norvegese si sta tuffando fino al cuore dell’Europa.
L’aria fredda punterà dritto verso l’Europa centro-occidentale, con conseguenze pure per l’Italia, dove nei prossimi giorni si verificherà un notevole abbassamento delle temperature, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali.
Arriva il maltempo su molte regioni
Nella giornata di mercoledì 20 novembre 2024 la parte più fredda del sistema frontale interesserà l’Italia, con una avvezione di aria fredda, polare marittima, che produrrà anche parecchia instabilità lungo il medio-basso Tirreno.
Il contrasto dell’aria fredda con le ancora tiepide acque del Tirreno produrrà instabilità convettiva, con rovesci e temporali, anche grandinigeni, pronti a dirigersi verso le coste del medio e basso Tirreno, fino alla Sicilia settentrionale.
Se i modelli confermeranno quanto elaborato oggi, molto probabilmente la neve si potrebbe spingere fino a quote collinari sulle regioni settentrionali. Sull’Appennino le nevicate si manterranno sopra i 1200/1400 metri, a quote un po’ più alte sui rilievi del Sud.
Rischio nevicate fino a bassissima quota, ecco le aree coinvolte
Fra venerdì 22 e sabato 23 novembre 2024 una nuova e forse più intensa perturbazione, di stampo invernale, potrebbe attraversare l’Italia, da Nord a Sud, causando maltempo anche severo in diverse regioni italiane.
Oltre alle piogge, ai rovesci e ai possibili temporali, questa perturbazione potrebbe apportare nuove nevicate, anche intense, fra Alpi e Appennini, fino alle regioni meridionali e sulla Sicilia.
Se i modelli confermeranno quanto elaborato oggi, molto probabilmente la neve si potrebbe spingere fino a quote collinari sulle regioni settentrionali.Sull’Appennino le nevicate si manterranno sopra i 1200/1400 metri, a quote un po’ più alte sui rilievi del Sud.
Attenzione ai venti forti e alle mareggiate
Il veloce approfondimento del minimo al suolo sul mar Ligure occidentale rafforzerà notevolmente il “gradiente barico orizzontale” sui mari che circondano l’Italia, con un sensibile infittimento di isobare che produrrà una rapida intensificazione dei venti al suolo su tutte le nostre regioni e sui mari che le circondano.
La ciclogenesi sul mar Ligure, in sviluppo fra mercoledì 20 e giovedì 21 novembre, tenderà a contrapporsi ad un promontorio anticiclonico, con massimi di 1027 hPa, posizionato ad ovest del Portogallo.
Tale contrapposizione fra le opposte figure bariche innescherà una forte ventilazione occidentale, dapprima di libeccio e di ponente poi, che dal Mar di Corsica e di Sardegna si dipanerà al Mar Ligure e al Tirreno, raggiungendo forza 7/8 della scala Beaufort, con raffiche capaci di toccare temporaneamente anche i 90-100 km/h se non anche ben oltre tale soglia sulle Bocche di Bonifacio, alto Tirreno e coste toscane. A Capo Corso probabili punte sino a oltre 150 km/h.
Durante la serata di mercoledì venti da O-SO intensi spireranno su tutto il Tirreno, attivando mareggiate lungo le coste tirreniche, specie su quelle toscane. Oltre ai venti forti bisognerà fare molta attenzione anche ai mari che fra la serata di mercoledì e la mattinata di giovedì si potranno presentare agitati, se non molto agitati.
Sull’alto Tirreno avremo marosi alti fino a 4-5 metri a largo, mentre il medio-basso Tirreno diventerà agitato in nottata, con lo sviluppo di onde alte fino a più di 3-4 metri.