Questa domenica una enorme massa d'aria artica raggiungerà il nord degli USA: queste sono le temperature previste
Nei prossimi il Nord America sarà interessato da una intensa ondata di gelo che colpirà, in modo anche pesante, sia il Canada che buona parte degli Stati contigui degli Stati Uniti. In alcune aree del Paese si potranno registrare temperature polari, fra le più basse degli ultimi decenni.
Nei prossimi il Nord America sarà interessato da una intensa ondata di gelo che colpirà, in modo anche pesante, sia il Canada che buona parte degli Stati contigui degli Stati Uniti. In alcune aree del Paese si potranno registrare temperature polari, fra le più basse degli ultimi decenni.
Si tratta di uno scenario preoccupante, che sta mettendo in allarme i meteorologi americani, visto che l’ondata di freddo, oltre ad essere intensa, coinvolgerà decine di milioni di cittadini.
L’impatto di questa ondata di freddo attesa nel weekend
Secondo le previsioni, tra il 18 e il 22 gennaio 2025, circa il 75% del territorio nordamericano sperimenterà condizioni climatiche estremamente rigide.
In particolare, tra domenica 19 e martedì 21 gennaio, masse d'aria gelida provenienti dall’Artico canadese si sposteranno verso sud, interessando prima gli Stati del Midwest e successivamente pure il Nord-Est degli Stati Uniti.
Questa ondata di freddo sarà accompagnata da nevicate intense e da venti intensi, generalmente da Ovest-Nord/Ovest e Nord-Ovest, che accentueranno il gelo, rendendo il wind chill particolarmente estremo.
L’irrompere delle masse d’aria gelide, dall’Artico canadese, si accompagnerà allo sviluppo di un profondo ciclone extratropicale, che dal Montana si sposterà verso il Quebec, incentivando il maltempo, con forti nevicate, pronte ad assumere carattere di “blizzards” (neve e vento forte accompagnata da temperature sotto i -16°C).
Atteso fino a mezzo metro di neve in queste aree
Dalle simulazioni dei modelli numerici si evince come gli accumuli di neve fresca, durante il prossimo fine settimana, potrebbero raggiungere spessori considerevoli, tra 20 e 40 cm nel Midwest e nel Nord-Est, con punte di 60 cm nelle aree suburbane di Washington D.C., trasformando il paesaggio urbano in un manto bianco difficile da gestire.
Si raccomanda di seguire gli aggiornamenti meteorologici e di adottare tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza personale e collettiva.
È importante notare che, nonostante l'intensità di questa ondata di gelo, fenomeni di questo tipo non sono inusuali per il Nord America durante i mesi invernali. Tuttavia, l'entità e l'estensione geografica di questo evento lo rendono particolarmente degno di nota.
La dinamica di questa ondata di gelo
L’aria gelida che sta per invadere gli States è direttamente collegata all’attività del vortice polare troposferico, che presenta un lobo attivo (quello canadese) a ridosso della Baia di Baffin, sull’Artico canadese orientale, con isoterme gelide, anche di -35°C a circa 1300 metri di altezza.
Nei prossimi giorni questo “lobo canadese” del vortice polare verrà intaccato dall’afflusso di masse d’aria decisamente più miti, provenienti dalle medie latitudini del Pacifico occidentale, convogliate fino all’Alaska da una depressione che si posizionerà sul Mare di Bering.
Tale richiamo di aria molto mite, verso l’Alaska, intaccherà il “lobo canadese” del vortice polare, costringendo quest’ultimo ad allungarsi verso sud, con la diretta conseguenza di far scivolare verso il Canada e gli Stati Uniti l’enorme blocco di aria gelida presente alle latitudini artiche.