Proverbio meteorologico del mese: se marzo non marzeggia, aprile non rinfresca. Sarà davvero così?

A San Benedetto la Rondine sotto al tetto, Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello, e tanti altri. Marzo è il mese ideale per mettere alla prova i proverbi meteo: cosa dice la tradizione popolare e cosa prevedono invece i modelli per le prossime settimane?

Un tempo, quando la vita era scandita dai ritmi del sole e delle stagioni e il lavoro era prevalente nei campi e nell’agricoltura, l’unico mezzo per cercare di prevedere il tempo erano l’osservazione del cielo, la tradizione e i proverbi.

Oggigiorno grazie alla climatologia e ai moderni modelli sappiamo che molti di quei proverbi non erano fondati, e possiamo prevedere il tempo in modo molto dettagliato e preciso. Eppure alcuni di questi hanno un loro fondamento, e non ultimo fanno parte della tradizione e della cultura.

Andiamo alla scoperta di alcuni del mese di marzo in relazione sia alla climatologia storica sia a cosa ci dicono i modelli numerici per i prossimi giorni.

Se marzo non marzeggia, aprile non rinfresca

Questo proverbio raccoglie in un detto un’antica credenza popolare riguardo la dinamica della primavera. Marzo era noto fin dal passato come mese instabile, capace di alternare i primi tiepidi soli di primavera a improvvisi sbalzi termici forieri di freddo, piogge e anche nevicate associate a bufere a basse quote. Di recente a marzo è nevicato in pianura nel 2018 a inizio mese e nel 2010 attorno al 9-10. Nel 2020, in pieno lockdown covid, qualche fiocco comparve addirittura a fine mese.

Se l’aspetto "pazzerello" del mese viene meno, ovvero se trascorre mite e senza i classici sbalzi, allora secondo la credenza popolare aprile rischia di essere altrettanto anomalo, con un caldo precoce persistente.

Le statistiche non confermano questa credenza, mentre i modelli di questi giorni ci dicono che nella seconda decade di marzo 2025 dovrebbero tornare le perturbazioni atlantiche, ma non il freddo.

Una rondine non fa primavera

È questo uno dei proverbi più noti del mese di marzo, mese in cui il giorno 1 inizia la primavera meteorologica e con l’equinozio, quest’anno sarà giovedì 20 marzo alle 10:01 italiane, quella astronomica.

L’arrivo delle rondini non è necessariamente sintomo che è arrivata la primavera come spesso la pensiamo e immaginiamo, ovvero belle giornate, cielo limpido e soleggiato, temperature già dolci. La primavera può infatti presentare spesso improvvisi colpi di coda dell’inverno, magari alternati proprio ad anticipi di tepore.

Stormi di rondini riposano dopo la lunga migrazione sui cavi elettrici, con pittoreschi cumuli in sviluppo sullo sfondo: è un sintomo di primavera?

Nella fattispecie in questi giorni viviamo senz’altro un periodo di giornate stabili e soleggiate in gran parte d’Italia, e questo potrebbe magari favorire la prima timida comparsa di rondini provenienti dalle loro lunghe migrazioni.

Al momento non si preannunciano colpi di coda dell’inverno, ma dal fine settimana il sole lascerà spazio a nubi e a correnti meridionali umide e perturbate specie verso le regioni del nord e del centro, dove torneranno le piogge.

Non illudiamoci dunque, le prime rondini sono solo un segnale che siamo a marzo, mese che in passato ha presentato anche importanti irruzioni di aria fredda, gelate e anche nevicate.

Altri proverbi del mese di marzo

Sono tanti i proverbi del mese, fra questi ricordiamo “Marzo al mattino ha il sole, a mezzogiorno l'acquazzone”, e si riferisce alla comparsa, frequente, dei primi rovesci convettivi. Al momento non sembrano però concretizzarsi queste condizioni.

Vari proverbi poi coinvolgono il vento, frequente e talora gagliardo nel primo mese di primavera. Si usa dire per esempio: Marzo viene col sole e se ne va col vento.

Effettivamente quest’anno marzo è arrivato col sole, e con le già citate perturbazioni arriverà anche il vento, da scirocco e da libeccio. Non rari però a marzo anche venti freddi e impetuosi di bora e di tramontana, o l’irrompere del caldo vento di föhn. Vedremo se ci saranno sorprese in questa direzione nella seconda metà del mese.

Non solo l'Italia ma anche gran parte dell'Europa centrale e orientale nei prossimi giorni saranno coinvolte in una importante ondata di caldo primaverile. Di notte però in pianura al nord e al centro il termometro si avvicinerà allo zero.

Un proverbio sul vento si spinge perfino a primavera inoltrata, Marzo ventoso, aprile piovoso, maggio erboso. Certo è vero che se marzo è variabile ventoso e aprile presenta piogge consistenti a maggio l’erba cresce rigogliosa, ma spiace deludere chi ci crede, questa credenza non ha alcun fondamento con la climatologia.

Ma è veramente arrivata la primavera?

La risposta è si sul calendario meteorologico, e le prossime giornate vedranno anche l’aspetto più gradevole e atteso della primavera. La giornata più mite sarà giovedì 7 marzo, con temperature massime anche sui 15-16°C al nord, 16-18°C al centro sud, localmente sfiorati i 20°C.

La marcata escursione termica dovuta all’aria secca e limpida porterà però di notte i termometri vicini allo zero al nord e localmente nelle conche del centro, anche con qualche brinata.

Le citate perturbazioni in arrivo dal fine settimana porteranno poi a vedere un lato più autunnale, ma non raro della primavera.

Al momento invece non si prospettano colpi di coda dell’inverno, ma consigliamo di non riporre la giacca a vento e anche l’equipaggiamento invernale, sorprese sono sempre possibili in questa situazione, perfino nevose, ma ricordatevi che come da proverbio, la neve marzolina dura dalla sera alla mattina!